Recensione di "Silver - La porta di Liv" - Kerstin Gier
Creato il 16 dicembre 2014 da Annie_caffeine
@annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
so che in questi giorni i post si sono fatti più radi e così sarà almeno fino a Giovedì causa esami universitari che incombono.Tuttavia mi sto ritagliando un momentino oggi per fare spazio a questa recensione che dovevo assolutamente pubblicare.Oggi voglio parlarvi di Silver - La porta di Liv, secondo volume nell'omonima serie di Kerstin Gier che aspettavo ormai sin da quando era uscito il primo e che non vedevo l'ora di leggere.Il romanzo è uscito per Corbaccio lo scorso 6 Novembre e conta 329 pagine. Il prezzo è di € 16,40 per l'edizione in copertina rigida con sovracoperta, mentre l'ebook costa € 5,99.TRAMALiv è sconvolta: Secrecy, la misteriosa autrice del blog più frequentato della scuola, conosce i suoi segreti più intimi e non si fa scrupolo di raccontarli a tutti. Come è possibile? E cosa le nasconde l'affascinante Grayson, che è diventato il suo "fratellastro" da quando la mamma di Liv è andata a vivere con il padre di lui, trascinando anche lei e la sorellina Mia in questa nuova avventura? Ma soprattutto, quale presenza oscura si aggira di notte negli infiniti corridoi del mondo dei sogni di Liv, un mondo che, incredibilmente, condivide con altre persone? E cosa significano gli improvvisi episodi di sonnambulismo di Mia? Incubi, misteriose apparizioni e pericolose cacce notturne non favoriscono certo la tranquillità di Liv, che di giorno è alle prese con una famiglia allargata davvero complessa, grazie anche alla gemella di Grayson, la splendida e spocchiosissima Florence, e alla loro terribile nonna, che non fa mistero di non approvare Liv, Mia e la loro madre... per non parlare del cane e della bambinaia! Per fortuna che c'è Henry, il suo ragazzo non solo nei sogni, ma anche qui la situazione non è semplice. E per di più sembrano esserci in giro parecchie persone che hanno ancora dei conti in sospeso con la nostra eroina e non solo di notte...
LA MIA OPINIONEAspettavo questo romanzo perché, nonostante fossi rimasta soddisfatta del finale, sapevo che l'avventura di Live nel mondo dei sogni non poteva essere finita, anche se l'ultima volta stava per rimetterci la pelle.Ancora in prima persona è proprio lei a raccontarci di questa nuova avventura tra i corridoi del su mondo onirico.Dopo otto settimane da quando ha messo fuori gioco Anabel, Liv ritorna per raccontarci della sua nuova vita da ragazza di Henry, che fino ad ora secondo lei è abbastanza soddisfacente. Anche se i due non si vedono molto durante il giorno, hanno la possibilità di incontrarsi sempre nei rispettivi sogni e trascorrere lì del tempo insieme, anche se questo è costato a Liv un bel paio di occhiaie. Ma mentre lei ritiene che la sua storia d'amore vada quasi bene, al contrario Secrecy, la blogger che spiffera (si fa per dire) sul suo blog i segreti di tutti gli studenti della Frognal Academy, sembra avercela proprio con lei perché sta raccontando sul suo blog della vita sessuale (inesistente) di Liv. A questo si aggiunge il fatto che Henry è una persona piuttosto riservata e che tutti sembrano conoscere lui e la sua famiglia molto meglio di lei, dato che lui non gliene parla mai.Ai problemi amorosi purtroppo Liv deve sommare anche quelli derivanti dalla sua nuova vita a casa di Ernest, il fidanzato della madre, dato che con sua figlia Florence proprio non vanno d'accordo e con Grayson ci sono un po' di alti e bassi, anche se lui si comporta molto da fratello maggiore nei suoi confronti.I tutta questa confusione sentimentale e familiare, Liv deve scontrarsi anche con problemi nel suo mondo onirico, tra la comparsa del misterioso Senator Morte ed il fatto che Mia abbia continui episodi di sonnambulismo che la mettono in pericolo. Qualcuno sta mettendo in pericolo la vita di sua sorella e Liv è intenzionata a scoprire di chi si tratta, a tutti i costi.
Silver-La porta di Liv è un secondo romanzo un po' di passaggio. Ci ritroviamo alcuni personaggi che conoscevamo già ma anche qualche volto nuovo, che va ad arricchire il panorama già abbastanza vasto di quelli che erano stati introdotti nel primo romanzo.Essendo una sorta di romanzo di transizione, la Gier si concentra molto sui personaggi e le relazioni che intercorrono tra di loro (un po' come era già successo in Blue, secondo romanzo della Trilogia delle Gemme), permettendoci di conoscerli meglio e di osservare le dinamiche che li legano. Sicuramente l'attenzione è molto focalizzata sulla coppia Liv/Henry e sulle preoccupazioni di Liv, dato che nonostante le otto settimane insieme sente di conoscerlo poco, visto che lui non parla mai molto della propria vita e della sua famiglia. Il fatto di non aver mai conosciuto i suoi familiari e di non sapere molto di lui preoccupa Liv e la mette a disagio, ma ben presto scopriamo perché Henry non l'abbia mai voluta portare a casa sua per farle conoscere sua madre e i suoi fratelli.Dall'altra parte molte altre relazioni sono approfondite, quella tra Liv e Grayson in particolare, che diventano sempre più complici, mentre con Florence continua a non esserci simpatia.Ho sempre apprezzato molto i personaggi della Gier e anche in questo romanzo non ho potuto fare a meno di apprezzare Liv, con tutte le sue insicurezze e la sua ironia. Per quanto riguarda i personaggi secondari, sapete che Henry non mi è mai stato particolarmente simpatico e in questo volume della trilogia purtroppo i miei sentimenti verso di lui non sono cambiati: lo abbiamo conosciuto meglio e lui sicuramente si è aperto di più con Liv, ma non riesce a convincermi fino in fondo, pur essendo un ragazzo molto dolce. Ho sempre avuto il sentore che nasconda qualcosa e continuo a pensarlo.Sicuramente apprezzo molto di più Grayson, che si rivela un ragazzo dal cuore d'oro ancor di più di quanto avevamo visto nel primo volume, pronto ad essere il partner in crime di Liv e a buttasi a capofitto insieme a lei in nuovi sogni pur di proteggere Mia. Tra i personaggi nuovi sicuramente c'è la terribile madre di Ernest (della la Beocra) che pur essendo un po' l'arpia della situazione mi ha fatta ridere un sacco perché l'ho osservata attraverso gli occhi di Liv e anche un po' di Mia.Il romanzo, come sempre succede con i romanzi della Gier, si legge d'un fiato e sicuramente in tutto il corso del romanzo c'è la giusta dose di mistero. Purtroppo il tutto perde impatto e presa sul finale perché la rivelazione su chi manovrava i sogni di Mia non è stata così sconvolgente come mi aspettavo. Per tutto il mistero che girava intorno a questa figura, devo dire che la rivelazione in questione è stata un po' troppo prevedibile. In conclusione, un romanzo sicuramente piacevole, superiore a molti urban fantasy YA che si trovano in giro in questo periodo, ma un po' troppo "di passaggio".
Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!
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