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Recensione di Un quaderno di radici di Tiziano Fratus

Creato il 01 marzo 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori
Recensione di Un quaderno di radici di Tiziano Fratus

Recensione di Un quaderno di radici di Tiziano Fratus Informazioni sul libro

Titolo: Un quaderno di radici di Tiziano Fratus

Pubblicato da: Feltrinelli nel Febbraio 2015

Formato e pagine: eBook, Pagine 164

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Disponibile su:

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Fa un certo effetto addentrarsi in questo Quaderno di radici nel movimento massimo del pensiero poetico naturalistico e innovativo, in un perdersi di tronchi cavi, bocche e mani che si spinano nell'olocausto di parole che Tiziano Fratus traccia a più riprese vagliando gli strati di due tipi di corteccia, la corteccia degli alberi che lui stesso conosce benissimo avendo pubblicato più di 15 titoli legati alla natura e all'identità degli alberi monumentali tra qui "Homo Radix" appunti per un cercatore di alberi(2010) o "il manuale manuale del perfetto cercatore di alberi" (2013), e la corteccia umana di chi vive abitando la carta e la penombra.

Questa raccolta di versi esordisce con degli autoritratti notevoli dove l'autore s'identifica con l'essenza arcana di questi colossi di madre terra, "osserva questi uomini radice/che perdono l'uso della parola,/radicano sul pc e invecchiano[...]" Lui che dichiara nella sua poesia "Autoritratto di paesaggio con gelso" ha cominciato a respirare nel tronco cavo d'un gelso, è divenuto già da tempo un cercatore d'alberi secolari e continua a misurare, censire e fotografare anche con la poesia queste opere d'arte della natura.

Quella di Tiziano Fratus è una scrittura sovraccarica di significati, sostenuta e sensata ma senza mediazioni, che assolutizza il rapporto tra l'uomo e questi esseri arcaici. "Reclamo che il mio peso/ venga valutato in radici" si legge in una delle sue preghiere come un epitaffio per i posteri, coloro che verranno e potranno gustare i suoi testi a percepire non solo tutta la sua verve da navigato esploratore ma anche le sue acute riflessioni lasciate sgranare come un rosario parola dopo parola lungo ogni testo;

VI L'UOMO CHE CAMMINA

L'uomo che cammina
non ha ragione
per guardarsi indietro.

L'uomo che cammina
respira, annusa, spilla le dita
nell'alveare e lecca il miele.

L'uomo che cammina
adora le labbra senza trucco,
i sorrisi gratuiti raccolti lungo la vita.

L'uomo che cammina
ascolta il rumore della pioggia,
il frantumarsi delle foglie sotto la suola.

L'uomo che cammina
non ha parole per le polemiche
e le ripicche di qualsiasi genere.

L'uomo che cammina
ritiene grandezza e ricchezza problemi
per chi gode di scarsa immaginazione.

L'uomo che cammina
cammina e basta,
vive la vita per quel che è

Alcuni frammenti, gli accostamenti lessicali, le scelte verbali, si amalgamano l'un l'altro ad incidersi nella testa con rapidità già dalla prima lettura facendo emerge tutta la pura forza espressiva di un polso allenato alla versificazione vissuta. Viene descritta quest'indole umana in tutta la sua più cruda limpidezza a volte mettendo in risalto una lucidità brutale che ricorda molto i poemi rivoluzionari di Majakovski, infatti alcuni passaggi come gli haiku, affondano le radici intrecciando il passato con il moderno dando luogo a vere e proprie rivelazioni;

1. HAIKU DEL TRALICCIO
Un cappotto marmotta sui polsi
e un cappello coda di volpe,
i baffi a manubrio scossi alla fermata di Fonte dei Marmi.

Inutile negare, il poeta ama imbrattarsi le mani con questa terra nera, adora sperimentare e stupire i lettori lasciando sul foglio una lirica pulita che allieta, lo stupore privato che si prova solo davanti ad un territorio selvaggio e libero. Leggendo le poesie di Un quaderno di radici di Tiziano Fratus edito Giacomo Feltrinelli Editore in una collana titolata " Zoom" che racchiude in formato digitale testi di altissima qualità, viene all'evidenza la differenza tra chi scrive per passatempo e chi lo fa per pura passione trascinando il lettore al cospetto di un'esistenza che si muove e si esprime nell'umiltà della mente di fronte all'ambiente nella quale si immerge. C'è un verso che chiude una delle ultime poesie della raccolta che dice: ricominciate a sottrarre linfa al buio, parole che confermano la forma mirabile di questi versi, il senso profondo e acuto della poetica di Fratus.

Fabrizio Raccis

Tiziano Fratus

Recensione di Un quaderno di radici di Tiziano Fratus

Tiziano Fratus è scrittore, poeta e cercatore d'alberi, attraversa il paesaggio alla ricerca di alberi secolari e monumentali e boschi vetusti, li censisce, li misura, li fotografa e ne scrive. Ha pubblicato molti libri di poesia in Italia e in altri paesi (Stati Uniti, Brasile, Argentina, Singapore, Svizzera)


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