Recensione di Una stagione in provincia di Isabella Rampini

Creato il 20 aprile 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Voto:
Informazioni sul libro
Titolo:Isabella Rampini
Pubblicato da:Campi di Carta
Genere:Sport
Formato e pagine:
Social:Goodreads
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scontato
Trama:

Steve Martson, giocatore professionista di football americano, si trova di colpo senza un lavoro a causa di un infortunio durante una partita. Non potendo più giocare nella sua squadra, i Mohicans, dovrà trovare una nuova strada per la sua vita. E il destino a volte compie dei grandi miracoli.



Una stagione in provincia è la storia di un giocatore, delle sue speranze di carriera che vede svanire come neve al sole, e del modo che ha scelto per riprendersi quello che era già suo. Una lotta contro il destino.

Steve Martson ha tutto dalla vita: è giovane, vive a New York, ha una ragazza bellissima, è appena diventato quarterback titolare dei Mohicans e ha già raggiunto fama e ricchezza. Quello che Steve non ha previsto però è un infortunio. Durante una partita di campionato viene colpito pesantemente da un avversario, un impatto che, si scoprirà in ospedale, gli costerà la cuffia dei rotatori della spalla. Con una menomazione del genere la carriera di Steve è da considerarsi conclusa, nonostante fosse ancora agli esordi. L’unica soluzione praticabile per lo staff medico è un’operazione di tipo sperimentale che potrebbe permettergli di condurre una vita normale, certo non di giocare ad alti livelli. Nonostante il rischio, Steve accetta.

A fine operazione può ritenersi soddisfatto: sembra che tutto sia andato per il meglio e che dopo un lungo periodo di riabilitazione potrà tornare a vivere una vita normale, anche senza il football. Steve però non vuole arrendersi: fa di tutto per riprendere le forze e la mobilità perdute, si impegna al massimo e, nonostante il dolore si faccia spesso sentire, decide di ricominciare a giocare. Non ha però considerato che le voci nell’ambiente circolano in fretta. Nessuna squadra del campionato americano lo vuole più assumere perché sono a conoscenza delle sue vere condizioni fisiche. Si vede così costretto a puntare più in basso. L’unico posto in squadra che il suo agente riesce a trovargli è in una giovane squadra canadese, i Wolves. Gli ultimi del campionato, con zero vittorie nel loro storico partite. Sconfortato, Steve decide di provare comunque: è costretto a trasferirsi a Redfall, un paese che per 9 mesi l’anno è coperto di neve e nei restanti 3 piove, senza nessuna attrazione se non un pub e un campo di football. Tutto così lontano dal suo Texas, Stato di cui è originario, e New York.

In questa nuova squadra Steve dovrà riuscire a smussare lati di un carattere che non si era nemmeno reso conto di avere, dovrà per una volta adattare se stesso a ciò che lo circonda e non il contrario, perché in quel posto lui è una celebrità per pochi, ma soprattutto perché i soldi, a Redfall, non fanno la felicità. Piuttosto lì la felicità bisogna crearsela. E in questo la natura lo aiuterà, e con lei una sorta di musa, una donna che gli aprirà gli occhi.

Una stagione in provincia è molto di più del racconto della vita di un atleta. Comincia così, ma finisce col diventare un viaggio, sia per lui che per il lettore. Non lascia spazio ai commenti, incalza una pagina dopo l’altra, mantiene il ritmo fino alla fine, senza annoiare mai. Non è solo merito della scrittura di Isabella Rampini, ma anche dei personaggi. Steve è colui che dà energia e fiducia alla squadra. Ma saprà fare lo stesso quando nemmeno lui crede di riuscire a sopravvivere al suo dolore? È quello che il lettore vuole scoprire, è per questo motivo che quando si comincia a leggere Una stagione in provincia non si vuole più chiudere il libro. Perché anche noi, come Steve, vogliamo crederci.

Approfondimento

Leggendo Una stagione in provincia ho avuto la possibilità di scoprire nuove cose, compito che secondo me i libri dovrebbero sempre adempiere. Prima di tutto ho molte più conoscenze ora di football di quanto non abbia mai avuto prima. Magari non mi serviranno mai, ma a chi importa! Poi mi ha mostrato il Canada, o almeno in parte. È una Paese meraviglioso, fatto di natura nella sua anima più profonda e vi si può entrare in contatto come in pochi altri posti.

Una cosa di cui personalmente avevo un po’ paura era la presenza massiccia del football in tutto il libro: sapendo poco o nulla di questo sport, pensavo che avrei trovato il libro pesante perché incomprensibile in molte parti. Mi sono dovuta completamente ricredere: Isabella Rampini è riuscita a creare una storia con dell’azione (sportiva) e con dei sentimenti, senza che una prendesse il sopravvento sull’altra. Il tutto si mescola e si unisce a formare un’unica scia, che al lettore viene naturale seguire pagina dopo pagina. In Una stagione in provincia troverete azione, desiderio di rivincita, passione, amore per ciò che si fa, scoperta sia di se stessi che di sentimenti nuovi.

Soprattutto vedrete come può nascere una vera amicizia in un campo di gioco, vedrete i miracoli che la nostra volontà ci permette di compiere se la facciamo crescere, e come tutto diventa possibile se solo lo si persegue più di ogni altra cosa.




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