Recensione, DOLCE, CARA AUDRINA di Virginia Andrews

Creato il 06 giugno 2014 da Leggiamo
Ben trovati cari lettori, questa sera vi lascio la recensione a un altro romanzo di Virginia Andrews (l'autrice della serie Dollanganger iniziata con Fiori Senza Sole), e vi dirò, questa donna è perversa, malata, disturbata, ma sotto sotto mi piace ^^
Dolce, Cara Audrina di Virginia C. Andrews
| Sonzogno, 1984 | pag. 369 | fuori stampa |
Vita strana, quella di Audrina. Una madre affettuosa ma un po' distratta, un padre che l'adora e sembra volerla proteggere da tutto e da tutti. A costo di farne una reclusa. Tuttavia nella sua vita così quieta e riparata c'è più di un mistero. Audrina non sa quanti anni ha. Audrina ha una sorella scomparsa in circostanze oscure che ora riposa, dicono, al cimitero. Audrina ha un ricordo ossessionante: quello di una notte lontana, di una foresta sotto la pioggia, e di una bambina seviziata, forse uccisa...

Voto: 
In una grande e antica dimora, isolata dal mondo e tenuta al riparo da visite indiscrete, cresce Audrina, una bambina dagli occhi viola e con capelli da camaleonte, bellissima, amata sopra ogni cosa, praticamente perfetta se solo non le mancasse il senso del tempo. Nella sua mente ci sono vuoti incolmabili, nebbie che non si vogliono dissolvere, le settimane per lei sono giorni, gli anni mesi e la sua memoria sembra un'impercorribile e infinita torre di Babele. Per questo i suoi genitori la proteggono da tutto quello che c'è al di fuori delle solide mura della loro fatiscente villa. Hanno già perso una figlia, la Prima, Meravigliosa e UnicaAudrina, uccisa dalla lussuria e dalla cupidigia della gente, e non vogliono rischiare che anche alla loro secondogenita succeda qualcosa. Ma tutto questo amore è palesemente opprimente, malato, sbagliato.
Audrina cresce nell'ombra di una sorella che non c'è più, defraudata di un'infanzia che non ricorda, consapevole che il destino non le riserverà nessun vita da vivere, insoddisfatta di se stessa e delle persone che la circondano...
"C’era qualcosa di strano nella casa in cui sono cresciuta. C’erano ombre negli angoli e sussurri sulle scale e il tempo era insignificante come la chiarezza. Ma non saprei dire come facessi a saperlo.
C’era in atto una guerra in casa nostra: una guerra silenziosa, senza rombi di cannoni, e i corpi che cadevano non erano che desideri morenti e le pallottole parole e il sangue versato si chiamava sempre orgoglio."
Tra orologi che scandiscono il tempo in modo diverso, una sedia a dondolo in grado di infondere doni speciali e compleanni che non si festeggiano, Audrina diventa una donna. Dolce, compiacente, altruista. Una donna forgiata da segreti seppelliti e verità taciute, destinata a vivere nella menzogna fino alla scoperta di quell'agghiacciante realtà che la libererà dalla paura e dalla follia.
»continua a leggere sul sito
Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :