Recensione: DOPPIO DELITTO AL GRAN HOTEL MIRAMARE di EMILIO MARTINI

Creato il 17 marzo 2015 da Tuttosuilibri @irenepecikar

Titolo: Doppio delitto al Gran Hotel Miramare
Autore: Emilio Martini
Pagine: 256 pp.
Editore: Time Crime
Trama: La mattina del giorno di Sant'Angelo il commissario Gigi Berté sta passeggiando da solo lungo il porto di Lungariva, località turistica in cui è stato "confinato" a causa di un procedimento disciplinare. I pensieri sono rivolti al suo problematico amore con 'la' Marzia, sposata con un capitano di lungo corso, ma vengono bruscamente interrotti dalla notizia di un duplice omicidio. Nella notte di Pasqua, in un elegante albergo, una coppia di amanti è stata freddata a colpi di pistola. Nella testa di Berté si affollano gli interrogativi. Dove ricercare l'assassino? Tra i molti clienti dell'hotel che trascorrono le vacanze in riviera? Tra i familiari o gli ex amanti delle vittime? Oppure sarebbe meglio indagare sugli affari della contessa Van der Meer, datrice di lavoro delle vittime? L'anziana contessa è una donna ancora affascinante che nasconde molti segreti... e Berté è deciso a scoprirli. Ha inizio un'indagine che porterà alla luce sorprendenti rivelazioni, anche sul fronte personale...
Recensione a cura di Stefania Scarano:
Avevo già letto del commissario Gigi Bertè e così eccomi qui a parlavi della sua ultima missione, risolvere il caso del doppio delitto al Grand Hotel Miramare.
Il fattaccio è successo la notte della Pasquetta a Lungariva, un comune ligure. I cadaveri sono quelli di un uomo sulla sessantina e una donna più giovane e molto piacente, un delitto passionale forse?
Le indagini hanno inizio e viene fuori che i due sono rispettivamente il commercialista e la segreteria della contessa Licia Trevisan che alloggia anch'ella al Grand Hotel. Ma chi è questa donna tanto austera della quale tutti dicono ogni bene?
Non voglio togliervi il gusto di scoprire i vari personaggi di questo noir tricolore per cui non dirò altro dell'indagine.
Gigi ha una sorta di relazione con Marzia, la locandiera della pensione in cui alloggia da tempo, il legame tra loro sembra andare oltre la semplice scappatella, peccato che la donna sia già sposata.
Il commissario, per chi non lo conosce, ha una passione per i racconti noir in cui sfoga la rabbia per i "morti ammazzati" che si trova ad affrontare nel suo lavoro. Vorrebbe essere pubblicato ma allo stesso tempo ha paura di essere deriso per cui tiene nascosta la sua vena creativa, l'unica ad aver letto qualcosa di suo è la cara dolce Marzia.
Non sono un'amante dei gialli ma devo dire che fino alla fine non ho capito chi fosse il colpevole per cui, complimenti all'autore!
Infine la situazione con Marzia non viene chiarita, dovremo aspettare la prossima indagine per scoprire qualcosa di più della vita privata del commissario Bertè.

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