Oggi parliamo della mini serie Dracula trasmessa da BBC One e da Netflix ideata da Mark Gatiss e Steven Moffat. La seria è composta da tre episodi, dalla durata di un’ora e mezza ciascuno e si basa sull’omonimo romanzo di Bram Stoker.
Trama
Nel primo episodio si apre con un racconto di un uomo, Jonathan Harker, malato che racconta il suo viaggio all’interno di un monastero ospitante, mentre due suore lo ascoltano.
Ci parla del suo viaggio in Transilvania al castello di Dracula, incaricato dalla sua ditta di concludere un affare riguardante l’acquisto di case in diversi punti di Londra da parte del Conte Dracula.
Il suo periodo di permanenza viene prolungato dal conte, il luogo risulta alquanto spettrale. Il castello è un labirinto molto vasto composto da diverse stanze e angoli nascosti. La convivenza al castello diviene strana e sospetta, e lentamente Jonathan si rende conto di essere intrappolato e in pericolo:
Il conte Dracula lentamente e giorno per giorno si sta nutrendo di lui indebolendolo, mentre diviene più giovane e forte. Jonathan fortunatamente riesce a fuggire dal castello.
Dracula: Tra pregi e imperfezioni
Gli episodi sono stati ambientati in luoghi diversi ed in momenti temporali differente, oltre ad apparire separati uno dall’altro, ma la narrazione li accomuna.
Nel primo abbiamo un primo contatto con il Conte Dracula, ambientato nel suo castello e successivamente al monastero; il secondo episodio, ci troviamo su una nave in viaggio verso il nuovo mondo (l’Inghilterra); terzo e ultimo, abbiamo un sbalzo temporale, siamo nel 1987.
Negli episodi non manca nessun “ingrediente”, abbiamo diversi colpi di scena nei momenti giusti, anche se in alcuni punti abbiamo un calo di ritmo, che ci pongono a domandarci se fosse giusto una durata così elevata.
Mi hanno incuriosito e affascinato le scelte narrative: non è facile portare un personaggio come Dracula ad un tempo che si avvicina a quello contemporaneo con dei personaggi, pur essendo passato più di un secolo. Un bel lavoro sulle scenografie ed i costumi curati, come quelli del veliero.
Come primo approccio nei confronti dell’attore Claes Bang, mi è piaciuto molto come vampiro. Abbiamo uno noto personaggio e rivale del nostro vampiro, ovvero una versione femminile di Van Helsing, interpretato da Dolly Wells. (una scelta inaspettata)
Sangue e violenza non mancano, ma non sono troppo esagerati all’interno della storia, anzi sono ben equilibrati accompagnati da effetti speciali.
Aspetto interessante è quello della fotografia, varia nei colori, facendo emergere il lato oscuro della serie.
In conclusione Dracula è una miniserie interessante che di certo non è l’eccellenza, ha dei sui punti sfavorevoli ma tutto sommato nella media.
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