Il ritorno di Melita nella sua terra natia, ma soprattutto nella sua famiglia, che aveva felicemente abbandonato.
Le vicende inaspettate, i salti nel passato, i ricordi, i legami tra presente e passato, dei preziosi segreti e delle emozioni senza tempo sono solo alcuni degli elementi che rendono questo libro unico nel suo genere.
Melita è una donna felice, vive e lavora a Los Angeles, ha lasciato alle spalle la sua famiglia, definita come “matriarcato” e residente nell’isola di Comino, per costruirsi una vita. Non ha però fatto i conti col destino, mai avrebbe immaginato che la sua capa le domandasse di redigere degli articoli sui misteri dell’isola di Malta, in particolare sui leggendari cavalieri e su un mulino davvero singolare.
Quando torna a Malta Melita porta con sé un po’ di emozione e curiosità, perché sa che avrebbe rivisto la sua famiglia. Incontra subito Sara, la sorella, e poi la madre Eliza e ”nonna Velata“.
C’è un motivo per cui è stata scelta proprio Melita per documentarsi sul mulino: esso appartiene a sua nonna.
Nonna Velata continua a voler essere la proprietaria del mulino e non vuole cederlo alla figlia Eliza, perché teme possa cadere nelle mani del suo nuovo fidanzato.
L’interesse verso questo mulino non è del tutto casuale: se si riescono a recuperare le tele delle sue pale, in tutto sono otto, si può viaggiare nel tempo.
Melita inizia a incontrarsi con una serie di personaggi apparentemente bizzarri, che sembrano avere le radici nel passato. Conosce Simon Starkey, e poi Muscat, Oliver…
Vive grandi emozioni, e lentamente comincia a conoscere il segreto del mulino, ma anche quello dei Cavalieri del Sovrano Ordine di Malta, ognuno di loro custode di un valore (la responsabilità, la fede, a giustizia…).
La vicenda è molto intrigante e colma di colpi di scena, arricchita dalla suspence e dal mistero, vero protagonista della storia.
Sicuramente non è stato facile, per le due autrice, narrarla, sia perché comunque è un romanzo scritto da due persone, e non è semplice far coincidere lo stile di scrittura, cioè il modo di raccontare gli avvenimenti, di inserire e trattare le battute dei personaggi; sia perché di per sé la vicenda è intricata e vuole mescolare tantissimi elementi narrativi, e oseremmo dire anche diversi generi: sfiora il romantico, il sentimentale; alle volte è storico; altre volte a metà tra un giallo e un mistery; qualche volta si tinge di rosa (nei litigi tra i personaggi, nei rancori…). C’è veramente molto in questo libro, ma il punto è: tutto ciò è raccontato con un filo logico? E’ accattivante? E’ coerente?
Sicuramente Barbara e Tiziana portano a casa molti risultati, perché la trama c’è, ed è molto corposa e consistente. Sulle battute dei personaggi qualche critica potremmo invece sollervarla, più che altro sulle loro reazioni, qualche volta risultate un po’ affrettate, poco reali (un esempio è il litigio tra Eliza e Melita, dopo che quest’ultima ha scoperto che la madre stava architettando col fidanzato di uccidere la nonna: alcune battute sono leggermente inverosimili, e poi la situazione dopo è paradossale, Melita avrebbe potuto avvisare subito la nonna, tagliare i “ponti con la madre”… la nonna, poi, avrebbe potuto reagire diversamente).
Nel complesso il risultato è positivo, il libro presenta una trama davvero interessante e ben elaborata, certo bisogna avere un po’ di pazienza all’inizio, perché non è subito assimilabile, poi si mettono, a poco a poco, i tasselli nel posto giusto e si comincia a capire.
Il viaggio nel tempo, che è stato trattato da molti e spesso è risultato “scontato” è invece presentato dalle due autrici in un modo del tutto originale e innovativo.
Vorremmo concludere facendovi visionare il booktrailer che abbiamo realizzato, così per darvi un’idea ulteriore sul romanzo:
(Clicca su “dowload video”)
Recensione e Booktrailer a cura di Laura Bellini e Dylan Berro