Autore: Davide CenciniEditore: UtelibriPagine: 550Prezzo: 16,00
TRAMA:Terra. Un futuro non molto lontano.Esiste un'alternativa a tutte le fonti energetiche conosciute.La EnerFed sta per collaudare il suo nuovo reattore in grado di produrre quantità illimitate di energia, ma il sogno si trasforma in una tragedia. Peter non riesce a scappare in tempo.Un'esplosione, il nulla. Peter non è morto. E' in luogo chiamato Corown. Viene scelto dalla Spada dai Sette Occhi per diventare il Darkwing, un guerriero investito di un potere terribile e oscuro che rischia di consumarlo. Riuscirà a servirsene per salvare coloro che ama?
RECENSIONE:
VOTO:
Ed ecco le domande che abbiamo posto all'autore Davide Cencini!
Quando hai iniziato a scrivere? Ricordi i tuoi primi tentativi?Le mie prime carte le ho imbrattate a 15 anni scrivendo una serie di fanfiction sul fumetto Disney PKNA. Quei tentativi mi hanno dato delle idee per i progetti futuri e l’impulso a continuare.
Significato e scelta del fantasy.
È semplicemente una passione. I racconti di fantasia mi piacciono perché consentono di costruire mondi a proprio piacere, inoltre mi permettono di parlare di tematiche reali senza dover stare attento a non colpire nessuno.Come è nato il mondo di Darkwing? Quando hai iniziato a scriverlo?Darkwing ha conosciuto una evoluzione molto lunga. Il primo prototipo risale al 2002-2003, ma il progetto prende una forma più definita solo dal 2004. All’epoca volevamo farne una serie a fumetti, ma la cosa si rivelò irrealizzabile. Così tornai all’idea del romanzo seriale. Alla fine del 2008 avevo scritto i primi due libri. Nel 2010 li ho autoprodotti entrambi, due anni dopo arriva l’interessamento di Ute Libri che ricomincia la pubblicazione da La Spada dai Sette Occhi nel novembre 2012.Attaccamento ai personaggi o distacco voluto? Cosa è preferibile?Un autore deve amare i propri personaggi. Assolutamente. Se è lui il primo a non provare affetto verso di loro, non riuscirà a farli vivere al lettore. Poi però deve subentrare anche la perizia professionale dello scrittore nel non identificarsi con loro. Rendere credibile un personaggio significa farlo comportare e pensare come se stesso, non come farebbe l’autore, quindi lì sì che ci vogliono distacco e oggettività.Cenni di autobiografia tra le righe del romanzo?Solo indirettamente… ci sono dei riferimenti sparsi qua e la’ all’epoca in cui ero un “Pker”. Ad esempio la data di nascita del protagonista coincide con l’uscita del numero zero di PKNA. Quello, e poi naturalmente la volta in cui sono stato catapultato in un mondo fantasy da un’esplosione quantica.Speranze e aspettative su questa sagaDi arrivare fino in fondo e pubblicare una saga fantasy italiana fatta bene, che contribuisca a far recuperare credibilità al genere! Naturalmente, diventerò ricco sfondato col merchandising.Personaggi preferiti? Cosa pensi sia più riuscito?Per principio dedico molta cura alla caratterizzazione del personaggi, certamente Peter è quello a cui mi sono dedicato di più per renderlo interessante e divertente ma mi piace anche il lavoro che ho fatto sugli altri. Credo che il punto di forza di Darkwing sia questo, assieme al gusto visivo della scrittura e a una trama che tiene alta l’attenzione.Nuovi progetti?Mi dedicherò a Darkwing nei prossimi anni, nel frattempo porto avanti la mia attività di fumettista e illustratore.