Recensione "Édith Piaf. Au bal de la chance. La mia vita", edito da Castelvecchi
Creato il 12 dicembre 2011 da Maila Tritto
Au bal de la chance. La mia vita è un monumento bibliografico; un libro alla memoria di una grande donna: Édith Giovanna Gassion, in arte: Édith Piaf. La prefazione del libro è di Jean Cocteau. Ma vie uscì in libreria all'inizio del 1964 - tre mesi dopo la morte della cantante. Si tratta di una raccolta di articoli e di interviste già pubblicate da Jean Noli all'interno del settimanale France- Dimanche, tra il 1961 e il 1963, rielaborati - per l'occasione - per unificarne lo stile. Il libro che si presenta oggi a noi è edito dalla Castelvecchi ed è disponibile in tutte le librerie dal 16 novembre 2011. Con la sola eccezione di George Brassens e Jacques Brel, nessun artista della canzone francese è mai stato oggetto di tante opere come Édith Piaf. Ho letto questa biografia - sebbene si presenti, quasi, come un'autobiografia poiché Jean Noli ha fatto in modo che a parlare sia proprio la cantante - con molto interesse. Sono sempre stata affascinata da questo personaggio. D'altra parte, come non esserlo. Édith Piaf è un presonaggio importante nell'ampio panorama musicale. Come suggerisce il titolo del libro Ma vie, il lettore ha la possibilità di avvicinarsi al mondo - privato - di questa donna, prima ancora che cantante e artista. Leggeremo la sue esperienze di vita vissuta. Una vita che non sarà sempre caratterizzata dallo splendore del successo. Infatti, la prima parte della vita della cantante sarà caratterizzata dalla povertà, dalla miseria e anche dalla sfortuna - cosa impensabile se si considera il successo che questa donna ha avuto. Un successo che ha fatto in modo che la fama di Édith fosse eterna - oltre che mondiale. Dicevo, la prima parte della vita vissuta da Édith sarà difficile. Arriverà, però, il giorno del "riscatto". Édith riceverà, finalmente, il successo che merita e il riconoscimento da parte degli editori, dalla critica e - soprattutto - dal pubblico. La caratteristica che più mi ha colpita - indipendentemente dalla biografia che risulta essere, comunque, interessante - è lo stile con cui è scritto il libro. Infatti, il lettore ha come l'impressione di essere coinvolto - attivamente - nella vicenda personale di questa donna, prima ancora che mito.
Sinossi: Artista sublime, Édith Piaf racconta la sua esistenza gloriosa e tormentata in questa autobiografia, ora tradotta finalmente anche in Italia. L'infanzia misera, le prime esizbizioni in strada, l'incontro del destino con l'impresario Louis Leplée, che cambiò il suo vero nome - Édith Giovanna Gassion - in Piaf, "passerotto", per il suo fisico minuto dotato di una voce unica, dolce e struggente come i testi delle canzoni di cui fu autrice. In queste pagine rivivono le emozioni provate al debutto avventuo quando non era ancora ventenne, il delirio del pubblico dei teatri di tutto il mondo, le amicizie illustri, gli amori sfortunati, i gravi lutti subiti, il tormentato rapporto con l'alcol e con le droghe. Da questo libro è stato tratto il film La vie en rose diretto da Olivier Dahan, con Gerard Depardieu e Marion Cotillard nel ruolo della Piaf, che le valse l'Oscar nel 2008 come migliore attrice protagonista.
Titolo: Édith Piaf. Au bal de la chance. La mia vita
Autore: Édith Piaf - giornalista Jean Noli
Editore: Castelvecchi
Data di pubblicazione: 16 novembre 2011
Prezzo: 16,00 Euro
Pagine: 188
ISBN: 978-88876155864
Édith Piaf: Figlia di un artista circense e di una cantante di strada, Édith Giovanna Gassion nacque a Parigi nel 1915. Dopo un'infanzia difficile - la madre la partorì all'altezza del civico 72 di Rue de Belleville - si affermò a livello mondiale, anticipando il senso di ribellione tipico dell'inquietudine che contraddistinse diversi intellettuali delle rive gauche del tempo come Juliette Gréco, Roger Vadim, Boris Vian e Albert Camus. Protagonista di un'esistenza contraddistinta da amori tormentati e da un difficile rapporto con la droga e con l'alcol, morì nel 1963.
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