RECENSIONE Se alla chiusura del terzo volume della Demonica series si era provata un po’ di nostalgia, come se ci si fosse trovati davanti alla fine della saga – perché si concludeva la trilogia dei fratelli Sem “originari”, Eidolon, Shade e Wraith –, convinti che il successivo libro sarebbe stato non una prosecuzione ma solo una sorta di spin-off di minor impatto e coinvolgimento emotivo, Ecstasy Unveiled ha completamente – e felicemente – smentito queste aspettative negative. Non solo la Ione ha caratterizzato il protagonista Lore, il quarto fratello comparso nel terzo libro, in modo più equilibrato rispetto ai fratelli più noti, più umano (del resto lo è per metà, a differenza loro) e meno esasperato – posizionandolo secondo nella classifica di riuscita e gradimento solo allo stabile, razionale, affidabile Eidolon, vero pilastro dell’intera saga e punto di riferimento per tutti –. Non solo gli ha poi gli ha anche affiancato una compagna dall’animo saldo ma non guerriero, compassionevole, attenta e comprensiva, capace di accogliere il dolore e la crudeltà che hanno segnato la vita del mezzo demone e lenirne le profonde cicatrici; una compagna meno riluttante delle donne che l’hanno preceduta ad arrendersi al graduale intensificarsi dei propri sentimenti e pronta a lasciare che sconvolgano il destino per cui ha lottato per oltre duemila anni. Ma anche e soprattutto, la Ione ha costruito un libro estremamente e inaspettatamente corale, rendendo vivi e attivi e partecipi tutti i personaggi già conosciuti e amati. È purtroppo una dinamica tipica del paranormal romance seriale accantonare, nel nuovo volume, i personaggi che son già stati protagonisti in libri precedenti, oscurandoli in un secondo piano lontano dai riflettori, dove spesso perdono le loro identità caratterizzanti divenendo ombre mute e spersonalizzate, che compaiono sulla scena, si muovono e parlano solo in funzione dell’economia della trama del momento e non della propria originale caratterizzazione. La Ione invece ignora questa dinamica – a parer mio impoverente – e, pur dando grande rilievo a Lore e Idess, protagonisti della storia d’amore di questo capitolo, regala ampio spazio e importanza a tutti gli altri personaggi e, in particolare, dona la voce agli altri quattro fratelli Sem, affrontando spesso la narrazione attraverso i loro points of view. Ed è proprio questo scarto dalle molte altre serie PR a consentire alla Ione di confezionare un libro “diverso” e originale, il cui tratto maggiormente caratterizzante non è la sensualità e centralità della storia d’amore, ma i complessi, ricchi, difficili e coinvolgenti legami della famiglia, che divengono i veri protagonisti. Infatti, non è la storia d’amore qui a vivere i soliti momenti di conflittualità – grazie ai due protagonisti più docili – e di successiva liberazione quando i sentimenti trovano coronamento, bensì i rapporti tra fratelli, che arrancano in una continua tensione e nel desiderio di superarla.
«Mi hanno incastrato per far sì che i miei fratelli volessero massacrarmi; devo uccidere Kynan o mia sorella morirà, ma se lo faccio tu perderai le ali; un bastardo malvagio sta facendo dio solo sa cosa a mio nipote, e io sono agonizzante e sull’orlo di un’esplosione di rabbia per causa tua. Quindi sì, sono abbastanza al limite.»Pur avendo trovato la pace nelle proprie compagne e l’armonia con i propri fratelli nei libri precedenti, Eidolon, Shade e Wraith si ritrovano a scontrarsi tra loro per un’irrazionale e ingiustificata aggressività, inasprita e portata al limite della rottura dall’arrivo di Lore e Sin – i nuovi membri della famiglia – e dalle tensioni e incomprensioni che portano con loro. Entrambi infatti sono stati ingaggiati dal loro padrone, cui sono legati da un contratto vincolante, per delle missioni assassine che non possono che scatenare conflitti insuperabili con i fratelli appena ritrovati. L’obiettivo di Lore infatti è Kynan, parte integrante della famiglia Sem e tassello fondamentale per la salvezza dell’umanità, mentre quello di Sin – l’unico demone Sem femmina esistente – è un licantropo che, prima di morire in seguito al particolare “dono” della seminus, riesce a sfuggirle entrando in contatto con altri della sua specie e dando il via a una incontenibile epidemia che si allarga in breve a macchia d’olio, affollando l’Underworld General Hospital e decimando la popolazione warg. La fiducia – dove c’era – e il desiderio di fiducia – dove ancora deve instaurarsi – fanno a botte con sospetti, insinuazioni e fraintendimenti che mettono a dura prova gli affetti e rischiano di separare la famiglia per sempre… Sebbene la Ione non abbia rinunciato al suo tratto distintivo, inserendo espedienti di natura sessuale dove avrebbe certamente potuto farne a meno (soprattutto viste la ricchezza del world building e la capacità emotiva dell’opera), questa volta il loro ruolo è stato meno invadente nella narrazione e meno determinante nell’esito del giudizio complessivo, proprio grazie alla dimensione corale e a questa centralità del tema famigliare, facendo rilevare un obiettivo e benvenuto upgrade che spero l’autrice saprà e vorrà mantenere anche nel prossimo e conclusivo libro della saga. THE DEMONICA SERIES