Buonasera a tutti, pelatini lettori! <3"><3"><3
Sono una neofita nella categoria Libri di questo sito ma, visto che sono un’appassionata e avida lettrice, ho deciso di dare il mio contributo e mettermi all’opera anche nel campo delle recensioni libresche :D
Il libro che recensirò per voi quest’oggi è un libro un po’ insolito, nel senso che non è un libro che troverete in libreria, girovagando nella sezione Fantasy, perché è un romanzo ancora inedito qui in Italia, ma che ha riscosso un discreto successo in America.
Sto parlando di Exquisite Captive dell’autrice Heather Demetrios.
Ma procediamo con ordine: ecco la scheda del libro.
(Dark Caravan Cycle #01)
Genere: Fantasy, Young AdultEditore: Balzer + BrayPagine: 480Prezzo Paperback: 5,49 $ (Amazon)
Prezzo Hardcover: 11,46 $ (Amazon)Prezzo e-Book: 7,50 $ (Amazon)
Trama:
Nalia è una jinni (genio) dagli immensi poteri, l’unica sopravvissuta di un colpo di Stato che ha ucciso tutti coloro che amava. Costretta a nascondersi dal traffico di schiave jinni tra Arjinna e la Terra (sulla quale le jinni sono costrette ad obbedire ad ogni comando del loro padrone) e che risponde al nome di Caravana Oscura, sarebbe disposta a qualunque cosa pur di liberarsi dei bracciali d’oro che la legano a Malek, il suo bellissimo e crudele padrone, che conduce una vita di eccessi ad Hollywood. Quasi suo malgrado, compare sulla scena Raif, l’enigmatico leader della Rivoluzione di Arjinna, nemico giurato di Nalia. Le promette di liberarla dal suo padrone, affinché possa ritornare ad Arjinna e liberare suo fratello, fatto prigioniero e costretto ai lavori forzati. C’è solo un piccolo problema: affinché l’incantesimo di Raif funzioni, Nalia deve recuperare la sua bottiglia… e convincere il pericoloso Malek del suo vero amore.
Non conoscevo questo libro all’inizio, non l’avevo mai sentito nominare e, sebbene io segua diversi Blog Letterari sia italiani che stranieri, non ho mai letto niente a riguardo. Poi, quasi per caso, un pomeriggio stavo girovagando su Facebook e mi cade sotto gli occhi un link inglese che recitava qualcosa come “Cinque libri per ogni segno zodiacale”; abituata agli strani giochetti che circolano sui social, ho aperto il link e ho scorso il cursore per cercare il mio segno zodiacale (Scorpione). Mi sono ritrovata davanti i cinque titoli consigliatimi in base alle caratteristiche specifiche del mio segno e ho deciso di segnarmeli per un futuro acquisto. I titoli non erano corredati da trama o da spiegazioni varie, perciò sarebbe stato un acquisto alla cieca.
Non amo particolarmente comprare i libri senza conoscerne la trama o avere almeno letto qualche recensione a riguardo, tuttavia, questa volta, l’ho fatto. Ho approfittato di un buono libri avuto in regalo e ho deciso di acquistare tre dei cinque titoli che avevo salvato, tra cui, inutile dirlo, Exquisite Captive.
Avevo altri libri da recuperare, perciò mi ci è voluta qualche settimana per arrivare a leggerlo, ma ne sono stata subito entusiasta, fin dalle prime righe. Non avevo idea di cosa mi sarei trovata di fronte, non avendo letto la trama, ma non mi sono pentita del mio acquisto sconsiderato.
La storia è di un’originalità incredibile, con la protagonista, Nalia, che è un genio o altresì detta jinni, quindi in grado di realizzare tre desideri per il suo padrone. Ma Nalia è molto più di questo: è anche l’ultima discendente degli Ghan Aisouri, la famiglia reale, sterminata durante un colpo di Stato al quale lei, miracolosamente è riuscita a scappare, entrando nel mondo della Caravana Oscura, il traffico di schiave jinni da Arjinna alla Terra.
Il suo padrone è Malek, uomo bellissimo quanto pericoloso. Nalia vorrebbe ritornare alla città alla quale appartiene, vorrebbe poter correre in aiuto di suo fratello, fatto prigioniero durante l’assedio e ora costretto ai lavori forzati, ma sa che non potrà abbandonare Malek fino a quando lui non esprimerà il suo terzo desiderio.
Costretta ad abituarsi alla vita terrestre, alle luci sfavillanti di Hollywood, la città in cui vive, ad obbedire agli ordini del suo padrone, non crede che il nemico sia più vicino di quello che crede, insito nella persona di Raif, il capo della Resistenza in quel di Arjinna, leale alla causa per la quale combatte e vendicativo verso tutti i membri della famiglia reale, compresa lei, Nalia.
Raif, tuttavia, la sorprende; non ha raggiunto la Terra per ucciderla, ma per aiutarla. Lui, infatti, è l’unico che può liberarla dal giogo che la tiene avvinta a Malek. L’unica cosa di cui ha bisogno è la sua bottiglia, bottiglia che Malek porta legata al collo ad una catenina, impossibile per Nalia da toccare, spaventosa, perché quando disubbidisce, Malek ve la rinchiude dentro senza pietà, facendola scivolare in un limbo dal quale Nalia crede sempre non si risveglierà più.
C’è solo un modo per ottenerla: Nalia deve convincerlo di essere innamorata perdutamente di lui.
La vicenda ha molte influenze arabe, non solo per quanto riguarda i geni, ma anche perché l’arabo è la lingua attraverso la quale le jinni comunicano e si riconoscono l’un l’altra, anche sulla Terra. L’atmosfera poi, sebbene risenta del mondo d’oggi, della caoticità, del rumore di una città come Hollywood, ha sempre un non so che di arabeggiante, soprattutto nei sogni di Nalia, di cui spesso siamo spettatori; sogni fatti di ricordi della sua città, Arjinna, del palazzo in cui ha vissuto, dell’addestramento che ha ricevuto in quanto futura regina di Arjinna.
I colpi di scena non mancano, anzi. Quando sembra si sia vicini ad una soluzione definitiva, ecco, è proprio lì che siamo costretti a ricrederci e per un fantasy mantenere alta l’attenzione del lettore è molto importante.
La cosa che mi ha colpito di più del libro, è stata la caratterizzazione dei personaggi, ben definita, precisa ma senza mai cadere nella banalità e nell’ovvio. Ognuno ha il proprio ruolo, la propria funzione all’interno della storia, non ci sono personaggi superflui dei quali dimenticheremo i nomi dopo pochi istanti; tutti sono essenziali alla trama.
Sebbene nella trama si parli della volontà di Nalia di convincere Malek del suo amore, la storia d’amore che va sviluppandosi nel corso del libro è un’altra, inaspettata e poco presente nella prima parte del romanzo, tuttavia più consistente a partire dalla seconda metà dello stesso, fino al culmine, un finale assolutamente inaspettato e al cardiopalma.
Exquisite Captive è un romanzo in lingua, perciò immagino vogliate sapere se lo stile sia alla vostra portata. Personalmente, per essere un fantasy l’ho trovato molto accessibile, dallo stile lineare, non eccessivamente complesso e con un vocabolario vario sì, ma non troppo specifico. Lo consiglierei ad un novizio della lettura in lingua? Direi un nì: sì se volete mettervi alla prova con una storia coinvolgente e siete disposti a cercare qualche vocabolo sul dizionario; no se cercate una comprensione immediata di ciò che leggete e il vostro livello di inglese è oggettivamente sufficiente.
Ormai l’avrete capito, sono entusiasta di questo libro, assolutamente una delle migliori letture che abbia affrontato quest’anno. Non vedo l’ora che esca il secondo volume, previsto per la primavera 2016 *saltella entusiasta*
Il mio voto complessivo al libro è: 9.5/10.
E voi, avete letto qualcosa di quest’autrice? Vi piacerebbe farlo?
Alla prossima lettura! :*