Autore: Vincenzo Costanza
Editore: Sesat Edizioni
ISBN: 9788897822196
Fomato: Cartaceo/E-book
Lingua: Italiano
Numero pagine: 98
Prezzo: 10,50 € (cartace) – 1,99 (ebook)
Genere: Black Humour
Voto:
Trama: È la sera del 31 ottobre. Marcello Montin, sciatto scapolo di mezza età in abbondante sovrappeso, si appresta a consumare, nell’abituale solitudine, la cena, quando riceve un’inattesa visita: è la Morte che bussa alla sua porta. Dopo una serie di equivoci legati alla concomitante festa di Halloween, Marcello si vede costretto ad accettare la dura realtà dei fatti: è giunta la sua ora.
Inizia così un’incredibile avventura, in bilico tra questo e l’altro mondo, che porterà il protagonista a confrontarsi con la sua misera vita terrena e a cedere alle lusinghe di fama eterna che gli verranno offerte dalla partecipazione al programma Il Grande Fardello, il fatality show di Tele Inferi, l’ultima frontiera dei reality nell’oltretomba.
Recensione:
L’idea di Fatality Show mi piaceva: un reality dove il protagonista viene chiamato dalla morte per scegliere il proprio trapasso. Originale, per una volta non si tratta del solito “grande fratello” alternativo dove i protagonisti fanno una sorta di Battle Royale. Il problema riguarda lo svolgimento della storia.
Innanzitutto dell’humour nero tanto sbandierato all’interno della storia non ve ne è traccia: inserire zombie e vampiri e qualche battutina sui cari estinti non è humour nero. Quelle sugli ebrei sono battute d’humour nero, quelle riguardanti i disabili o qualsiasi altra storiella che rasenti il cattivo gusto e l’imbarazza per chi ci ride sopra è humour nero. Quello di Bill Hicks e George Carlin è humour nero. Peccato comunque, come in Viaggio Allucinante l’autore sembra aver paura di osare facendo si che un’opera originale e brillante diventi il solito romanzo leggero per ragazzi. Avrebbe potuto, per dirne una, soffermarsi meglio nelle pubblicità che interrompono il programma: un paio sono carine, le altre semplicemente non fanno ridere.
I personaggi sono interessanti, dalla Morte fino a Caronte, e anche alcuni “colpi di scena” che non posso rivelare per motivi di spoiler si fanno apprezzare. Come nell’altra sua opera, (che presto troverete recensita su Scrittevolmente) anche su Fatality Show è presente la classica censura sui linguaggi che i personaggi s’impongono fra di loro. In sostanza non appena un personaggio termina la frase con un termine volgare un altro subito si premura d’interromperlo anticipato dai classici puntini di sospensione che sostituiscono la “scandalosa” parola.
Un’altra cosa che non comprendo, ma immagino non dipenda dall’autore e per questo non incide più di tanto sul voto della recensione, riguarda la copertina. Probabilmente la casa editrice è una di quelle serie (Scrittevolmente non accetta manoscritti di case che si comportano in maniera errata con i propri autori), risparmiare proprio sulla cover non ha senso!
Tornando al romanzo, nulla da eccepire sullo stile: a parte le già citate fastidiose interruzioni sui termini volgari, la scrittura è ottima e anche l’editing sembra abbastanza accurato. Troppi dialoghi forse e qualche descrizione in più non avrebbe guastato. Finale carino, nulla di eclatante da segnalare ma nemmeno banale.
Vincenzo Costanza ha perso una nuova occasione per creare una piccola perla. Fatality Show è una storia originale scritta da un autore che giudico talentuoso. Peccato però che proprio questo autore si ostini a non lasciarsi andare. Speriamo per gli scritti futuri.