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Recensione film Il Volto di un’altra di P. Corsicato

Creato il 12 novembre 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Recensione film Il Volto di un'altra di P. Corsicato

Pubblicato il 12 novembre 2012 con Nessun Commento

La frase chiave del film: “La tua faccia ha stancato”.   

A metà tra la commedia romantica americana e il cinema di costume italiano Il volto di un’altra, ultima fatica del regista Pappi Corsicato, propone con puntuale ironia, una riflessione sul nostro vivere quotidiano attraverso l’analisi di uno dei temi più controversi e discussi del nostro secolo: è più importante essere o apparire?

La storia si sviluppa attraverso le vicende di una coppia di personaggi televisivi, un po’ artefici e un po’ vittime di loro stessi, pronti a tutto pur di affermare la propria immagine e il proprio successo. Ma cosa accade quando gli ascolti del programma televisivo crollano? “Il pubblico è stanco di vedere la tua faccia”. Questo è quello che accade alla protagonista Bella, interpretata da Laura Chiatti, una splendida ed esuberante conduttrice di un famoso programma televisivo sulla chirurgia estetica, sposata con Renè (Alessandro Preziosi), un medico che  effettua interventi sugli ospiti nello stesso programma. Dopo il grande successo però la carriera di Bella subisce un brusco arresto: il programma che conduce non registra più gli stessi ascolti e di conseguenza viene licenziata. Bella, infuriata, dopo questa brutta notizia lascia gli studi televisivi e sulla via del ritorno a casa ha un brutto incidente d’auto e rimane fortemente sfigurata. Quello pero’ che in un primo momento sembra l’ultimo infelice colpo duro alla sua carriera invece assume una nuova opportunità di rilancio. Infatti Bella decide di farsi ricostruire dal marito un volto totalmente nuovo, un volto con il quale vendicarsi di chi la dava per finita e riconquistare l’attenzione e l’amore del suo pubblico. Ma il finale aperto tra grottesco e amaro lascia intravedere un messaggio di speranza.

Pappi Corsicato ritorna alla regia dopo Il seme della discordia e prosegue spavaldamente la sua personalissima idea di cinema fatti cura maniacale dell’estetica, continui rimandi al cinema classico e leggerezza dell’insieme. Il risultato e’ un fumettone pop tanto piacevole da vedere quanto inconsistente, sebbene i due protagonisti vengono ritratti come dei divi degli anni cinquanta; la Chiatti fulge di una luce straodinaria. Convincente Iaia Forte nel ruolo della suora. Un film quindi aggraziato ma un po troppo leggero di contro ai temi che vengono analizzati.

“A cura di Katya Marletta con la collaborazione di Gabriele Marcello“


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