Pubblicato da Laura Benarrivato
“Hai rubato i miei segreti. Hai rubato i miei desideri. Hai rubato i miei sogni. Eri la mia migliore amica.”
RECENSIONE Rose vive tranquillamente la sua vita, con il marito Gareth e le due figlie Anna e Flossie, nella casa che si sono costruiti da soli in mezzo alla campagna inglese. Dedica le sue giornate a occuparsi della sua famiglia e della casa, e lo fa con amore e dedizione senza remore. Ma l’arrivo della sua vecchia amica Polly sconvolge il delicato equilibrio che Rose e Gareth si sono ricostruiti negli ultimi anni. “Finché vita non ci separi” è un libro coinvolgente che mostra il lato oscuro dell’amicizia, una storia che mette in primo piano, con le parole e le azioni di Rose, le paure che nascondiamo in ognuno di noi. A raccontare la storia è Rose, che in un atto di generosità accetta di accogliere in casa la migliore amica Polly, che ha da poco perso il marito Christos, migliore amico di Gareth; con lei arrivano anche i due figli, Nico e Jannis. Rose è conscia di come la presenza dell’amica potrebbe spezzare l’equilibrio che lei e il marito hanno ristabilito da poco, dopo diverse tribolazioni, ma vedendola in difficoltà non ci pensa due volte ad aiutarla. Da qui s’inizia a capire che, in fondo, il rapporto tra loro è più complesso di quello che può esistere tra due semplici amiche d’infanzia cresciute insieme: Polly conosce cose che potrebbero distruggere l’immagine di moglie e madre perfetta che Rose, in quegli anni di lontananza, è riuscita a costruire. Rose dimostra di essere ancora dipendente dalla presenza di Polly, non riuscendo a mandarla via neanche quando perde il controllo della situazione. L’incidente della piccola Flossie danneggia in modo irreparabile l’equilibrio: Rose si aggrappa con tutte le sue forze all’idea di mettere insieme i pezzi della sua famiglia, ma la presenza di Polly non aiuta per niente. Più gli incidenti attorno alla famiglia di Rose si susseguono, più i dubbi s’insinuano in lei, destabilizzando il suo giudizio e facendole compiere gesti che mai si sarebbe sognata di fare. Da quel momento in poi è tutto un susseguirsi di dubbi e incertezze che permettono al lettore di identificarsi in ciò che Rose prova, nelle sue paure.
Non è difficile capire il successo immediato di questo libro: il lettore è rapito da come la storia si evolve, sempre più intricata e confusa, chiedendosi insieme a Rose se veramente non si tratti di un brutto scherzo partorito dalla sua mente. Le emozioni descritte in modo così reale permettono a chi legge di poter vivere la storia: sembra quasi di stare accanto a Rose mentre assiste la piccola Flossie, o di volerla aiutare quando vede che nessuno, neanche suo marito, le crede. Il personaggio di Polly è descritto così bene da non riuscire a non odiarla, proprio come succede a Rose. Ogni personaggio della storia alla fine ti sorprende con azioni o gesti inaspettati: perfino Christos, presente solo nei discorsi e nei loro ricordi, riesce a emozionare.
La parte finale ti fa sobbalzare il cuore non riuscendo a smettere di leggere perché, proprio come Rose, vuoi assolutamente sapere la verità, scoprire i segreti del suo passato che tiene gelosamente nascosti, sapere se la vera cattiva è Polly o se, invece, Rose si sia lasciata sommergere dalle sue paure. Pagina dopo pagina il libro ti cattura e ti trascina nella storia, e quando lo finisci hai voglia di leggerlo ancora una volta, anche solo piccoli tralci, solo per provare nuovamente le forti emozioni che le parole di lasciano dentro. In fondo è proprio per questo che amiamo tanto i libri. L'AUTRICE Julia Crouch ha iniziato la carriera come sceneggiatrice e regista teatrale. Finché vita non ci separi, diventato un successo in Inghilterra e in via di pubblicazione nei principali paesi del mondo, è il suo primo romanzo.
Recensione “Finché vita non ci separi” di Julia Crouch
Creato il 12 febbraio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiarioPotrebbero interessarti anche :