Un principe dello spazio ha tanti segreti in serbo. Gered, di sicuro, ne ha più di uno e ci sono misteri che risultano imperscrutabili persino alla sua mente. Per esempio, la missione per cui è stato inviato dal re Thor, suo padre, sulla Terra consiste davvero solo in ciò che gli hanno svelato? E soprattutto, il Bacio di Mor è qualcosa di eticamente accettabile? I dubbi che avevano cominciato ad attanagliare Gered nel primo volume di Flamefrost, tornano nel sequel e più che mai reclamano una risposta. Sarah, con i suoi riccioli d’oro e gli occhi dolci, con la sue esuberanza mista a un bisogno di tenerezza, non può più essere considerata dal Principe Nero, la semplice pedina di una partita dalle regole sospette. Prima di portare a termine la sua missione, Gered ha bisogno di sapere ed è pronto a scagliarsi contro tutti e tutto se la verità non dovesse battere all’unisono col suo cuore. Questo bisogno di chiarezza è all’origine della trama avventurosa che caratterizza questo secondo volume della serie. L’indole ribelle di Gered e un tradimento consumatosi a corte costringeranno lui e Sarah a una rocambolesca fuga che da Arvier li condurrà nella foresta Amazzonica. La lettura corre rapida tra pericoli, colpi di scena, fughe e complotti da sventare. L’autrice dissemina il suo percorso narrativo di ostacoli e sorprese in grado di tenerci costantemente con il fiato sospeso e di far salire la curiosità alle stelle, allo stesso tempo però innesta delle pause ad arte che si configurano come piccole oasi dedicate all’introspezione e al sentimento. Insieme controcorrente è infatti un capitolo che concede alla storia di evolversi approssimandosi al rush finale, ma si sofferma molto anche sui personaggi e sulla sfera affettiva. La componente romance si ritaglia uno spazio più ampio rispetto al volume precedente e, mentre i protagonisti si svelano lasciandosi conoscere sempre più a fondo, alcuni personaggi secondari si preparano a emergere, lasciando presagire un futuro passaggio al centro della scena. Ritroveremo così il maestro Fouler e il giovane Rain, diventato ora suo allievo, al fianco del Principe Nero, in veste di alleati pronti a difenderlo e spalleggiarlo nel momento del bisogno. Ma avremo anche occasione di conoscere alcune “comparse” d’eccezione, ovvero gli animali del bosco prima (già incontrati in precedenza), e quelli della foresta poi. Dotando gli alieni della facoltà di comunicare con tutti gli esseri viventi, l’autrice dà, infatti, voce anche al regno animale, spennellando il suo racconto di deliziose sfumature fiabesche e inserendo, in punta di piedi, alcune riflessioni di ispirazione ecologista. Ancora una volta, Virginia Rainbow dosa sapientemente azione e passione intessendo una storia che, a me personalmente, ha regalato scariche di adrenalina e batticuore a fasi alterne, non trascurando di seguitare ad arricchire di nuovi particolari l’originalissimo affresco rappresentato dalla civiltà luxoriana. Ovviamente, trattandosi di un capitolo di transizione, molti interrogativi rimangono in sospeso. Occorrerà attendere l’ultimo volume per soddisfare ogni curiosità. Non vi nascondo che, viste le premesse, mi aspetto un epilogo esplosivo.
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