Come anticipato ieri nell'appuntamento anticipato con le novità in libreria, oggi voglio condividere con voi la mia ultima recensione su un libro che avevo addocchiato fin dalla sua presentazione e che mi ha semplicemente ammaliata fin dalle sue primissime pagine.
Di chi è il merito? Ma della sua irriverente protagonista, Florence Gordon, per nulla accomodante, difficilmente amabile, imprescindibilmente femminista ed assolutamente irresistibile, vogliamo scommettere?
Mentre è alle prese con la sua settima fatica, un libro di memorie, un articolo del New York Times la definisce patrimonio nazionale, catapultandola sotto le luci della ribalta e obbligandola a superare quel filo spinato che aveva eretto intorno a sé.
La situazione precipita quando i suoi cari si trasferiscono da Seattle a New York: il figlio Daniel che ha snobbato le orme letterarie dei genitori per diventare poliziotto, la nuora Janine psicologa, pronta ad avere una relazione con il suo capo e la nipote Emily che sta cercando di capire cosa fare di una problematica storia d'amore
Tra i quattro, giorno dopo giorno, si intreccia una commedia irresistibile, all'insegna di una crudele sincerità ma anche di una sorprendente complicità emotiva.
RECENSIONELeggere questo romanzo è stato un repentino colpo di fulmine ed una sostanziale presa di coscienza. Chi vi scrive è una femminista convinta e praticante, una persona cinica per buona parte della vita ed un'inguaribile rompipalle nel senso più buon del termine: ora, ditemi voi, come potevo non innamorarmi pazzamente di Florence Gordon?
« Era una donna forte, fiera e indipendente, che accettava la vecchiaia ma si sentiva fondamentalmente giovane. Ed era anche, a sentire molte delle persone che la conoscevano e persino molte delle persone che l'amavano, un'autentica rompipalle! »
Florence è una donna meravigliosa che ha vissuto la sua vita alle sue condizioni : ribelle, ostinata, testarda ed orgogliosa, scrittrice reale e quantomai scorbutica, donna difficilmente gestibile, non propriamente amabili, ma proprio per questi motivi assolutamente irresistibile! La sua vita ed indubbiamente quella della sua famiglia vengono stravolte nel momento in cui Florence viene descritta in una recensione entusiasta e brillante, pubblicata nel New York Times, come patrimonio nazionale, esultandone l'indole, la frizzante personalità e l'irriverente quanto viva scrittura. Bene. Nulla da quel momento sarà come prima. Tutto intorno a lei sembra essersi improvvisamente irradiato di una luce nuova: piovono richieste pressanti ed adulazioni mai richieste e a tratti mal digerite che la conducono verso un vortice di risposte secche, paroline sprezzanti e giochi di forza con cui, ammettiamolo!, la nostra Florence va essenzialmente a nozze! Brian Morton in questo romanzo è riuscito a costruire un personaggio decisamente anti-convenzionale, diverso e per alcuni aspetti ancheantipatico capace di strappare sorrisi, capace di far riflettere, capace di suscitare anche rabbia e risentimento, ma assolutamente vincente da ogni singolo punto di vista! Purtroppo, non posso dire lo stesso per gli altri personaggi che si affacciano nella vita di Florence. Non so dirvi se sia dovuto al fatto che tenere il confronto con una donna così prorompente sia un compito non certamente facile oppure se la colpa debba essere data al poco risalto che è stato riservato alle singole sfaccettature di ognuno. Fatto sta che, a conti fatti, una volta terminata la lettura del romanzo, mi sono ritrovata con nulla in mano, nessuna emozione, nessun ricordo soddisfacente poteva essere collegato a queste figure, anzi, per alcuni di essi, percepivo come se ci fosse ancora qualcosa di irrisolto, qualcosa di non detto e che l'autore ha preferito mettere a tacere, dando maggiore spazio al suo prezioso diamante.« E' semplicemente fantastico! Essere insultata da Florence Gordon durante il nostro primo incontro. Nemmeno cinque minuti dopo che sono passata a prenderla. Mi sembra di essere appena stata promossa in serie A.. »Florence Gordon rimane comunque un romanzo che non mi ha affatto deluso, che mi ha intrigato, divertito e anche commosso attraverso le gesta di un'anziana signora che, se non fosse frutto dell'elegante estro creativo di Morton, vorrei veramente incontrare.. ed anche, probabilmente, mi sentirei appena promossa in serie A!E' un libro che vi consiglio di leggere perchè, durante la sua vorace lettura, non vi troverete semplicemente davanti ad un'arzilla vecchietta, scontrosa e apparentemente scorbutica, ma saprete cogliere ed apprezzarne anche le fragilità, le paure e le debolezze che, a dispetto di ogni corazza umana, sono parte imprescindibile della nostra vita.