Recensione: "Follia profonda"

Creato il 28 gennaio 2015 da Ilary
Titolo: Follia profonda
Titolo originale: Dunkler Wahn Editore: TEA Collana: I grandi della TEA Pagine: 432 Prezzo: 12,00 € cop. flessibile / 8,99 € e-book
Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Un inquietante disegno sotto il tergicristallo dell'auto... Lo psichiatra Jan Forstner è l'oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All'inizio pensa si tratti semplicemente dei sentimenti innocui di una paziente. Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, Forstner comincia a temere di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan, per sempre...

  
RECENSIONE
Follia profonda è il terzo romanzo di Wulf Dorn, autore tedesco di psycho-thriller di cui ho già letto La psichiatra, per quanto mi riguarda con poca soddisfazione anche se è stato il libro che ne ha decretato il successo, e Il superstite che ho apprezzato di più e anche recensito poco tempo fa. Wulf Dorn in questo terzo libro ci porta ancora una volta a Fahlenberg e alla sua Waldklinik, l'ospedale psichiatrico della città, nel quale lavora Jan Forstner, personaggio già noto ai lettori di Dorn, in quanto è lo psichiatra protagonista del precedente romanzo, Il superstite. Dopo aver fatto pace con il passato ed essere riuscito a rimettere in carreggiata la sua vita - per chi non conoscesse la sua storia vi rimando alla mia recensione de Il superstite - ora Jan lavora con soddisfazione alla Waldklinik dove è amato dai pazienti e rispettato dai colleghi, e ha una relazione, a dire il vero un po' altalenante, con Carla, una giornalista, anch'essa personaggio già presente nel precedente romanzo. Insomma, Jan ha finalmente superato i suoi traumi e tutto, nella sua vita, sembra procedere piuttosto bene. Questo, almeno, fino a quando non riceve un mazzo di rose rosse senza mittente; inizialmente Jan pensa che siano un regalo di Carla, in quel momento lontana da lui, per fargli sentire che lo pensa, però durante una telefonata alla donna, capisce che non è stata lei a mandargli i fiori. Ma chi sarà stato allora, forse un'infermiera che sembra avere un debole per lui? Ben presto però le cose precipitano e Jan si rende conto di essere vittima di una stalker che è pronta a tutto, anche a uccidere per arrivare al suo obiettivo, lui, Jan, l'uomo da cui è ossessionata... Come vedete, per questo terzo romanzo Wulf Dorn ci porta ancora una volta a sondare gli abissi della mente umana e della follia scegliendo come tema lo stalking in una versione, però, meno usuale per così dire, ovvero lo stalking al femminile; solitamente siamo abituati a pensare allo stalker come un individuo di sesso maschile, Dorn invece ha ribaltato le carte e ha scelto una stalker donna, molto scaltra e pericolosa, innafferrabile come un fantasma e sempre un passo avanti alla sua vittima. Scelta originale quella di Dorn che si è ispirato a un fatto che gli è accaduto personalmente per scrivere questa storia - lo dice alla fine del libro - ma non si può dire originale la trama in sè e come è stata sviluppata. Purtroppo Follia profonda non offre niente di nuovo dal punto di vista del thriller e l'autore stesso comincia a ripetersi e, beh, un autore che si ripete solo al suo terzo romanzo non è che sia proprio il massimo. Quando parlo di "autore che si ripete" intendo il fatto che Dorn, anche in questo terzo libro, propone sempre lo stesso schema, in particolare per quanto riguarda la volontà di depistare il lettore; Dorn, come è successo anche ne Il superstite, vuole farci credere che un certo personaggio sia quello da sospettare e, se nel precedente romanzo, per quanto mi riguarda, era riuscito a convincermi che l'assassino fosse un determinato personaggio, questa volta ho capito subito che la stalker non poteva essere chi voleva farci credere Dorn, sarebbe stato troppo facile. Anche un lettore meno accorto e meno esperto capisce subito che la soluzione non può essere così semplice e scontata, figuriamoci uno che mangia pane e thriller! Certo poi la scoperta di chi veramente fosse la stalker è stata una sorpresa, perchè non me lo aspettavo, però il fatto di aver riproposto lo stesso cliché del romanzo precedente non mi è piaciuto granchè. In generale, comunque, questo libro non mi ha fatto impazzire, anzi per il primo quarto mi sono annoiata, al punto di pensare di lasciarlo lì, poi, fortunatamente, con il procedere della vicenda, c'è un po' più di suspense che ha fatto sì che fossi coinvolta in maggior misura, però il senso di insoddisfazione non mi ha mai abbandonata fino alla fine. Non è un brutto libro Follia profonda però non è nemmeno un thriller particolarmente entusiasmante, diciamo che è discreto e si fa leggere velocemente, un po' per i capitoli brevi e dal ritmo serrato che spronano a continuare, un po' per la scrittura estremamente scorrevole, un po' perchè si vuole arrivare a conoscere l'identità della misteriosa stalker, però, secondo la mia personale opinione, è un libro che manca di mordente, che per la maggior parte della narrazione è piatto e poco incisivo. Il finale stesso è poco convincente perchè l'autore termina il libro con una "non-conclusione", nel senso che l'ultimo capitolo più che dare un degno finale al libro apre un'altra questione che rimane in sospeso e forse rimarrà tale, a meno che Dorn non decida di scrivere un altro romanzo con gli stessi protagonisti. Se c'è una cosa che ho apprezzato di questo romanzo, ma anche dei precedenti di Dorn, è la capacità dell'autore di riuscire a evocare attraverso le sue parole un'atmosfera perfetta per questo tipo di racconti: cupa, inquietante e tenebrosa, che non manca di provocare qualche brivido in chi legge. In conclusione, Follia profonda è stata una lettura abbastanza gradevole, certamente non uno di quei thriller indimenticabili, ma se cercate un libro che vi faccia compagnia per qualche ora di lettura senza impegno direi che va più che bene. ;)
Il mio voto:

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