Libri Recensione di Stefania Bergo. Francesca, di Maurizio Spano (PubMe). Una protagonista indimenticabile, una storia d'amore giovanile, a tratti ingenuamente romantica, a tratti travagliata, in una cornice splendida, Venezia, in un tempo in cui si pensava solo alle molteplici possibilità, gli anni '80.
Non si giudica un libro dalla copertina. Ma in questo caso è un ottimo punto di partenza per definire l'ultimo romanzo di Maurizio Spano pubblicato con PubMe nella Collana Gli Scrittori della Porta Accanto. È rappresentata una ragazza nuda su un letto, le mani che coprono il volto, in modo che non si riesca a darle un'età precisa. Non guarda l'obiettivo, l'interlocutore, ma la luce che entra dalla finestra. Guarda oltre – verso un ipotetico futuro? C'è un alone che permea il tutto, lo sfoca, come accade nei sogni o nei ricordi. E in alto, in un colore sfacciato come il rosso, il suo nome: Francesca, protagonista indiscusso. Esattamente come lei, che si prende la scena e catalizza l'osservatore – così come accadrà al lettore.L'essenza del romanzo è tutta qui.
Chi ha scattato la foto? Maurizio, l'altro protagonista di questa storia d'amore giovanile.
Dà l'idea di una foto rubata, un attimo prezioso fissato su pellicola, un ricordo indelebile in una miriade di altri ricordi.È proprio così che inizia Francesca di Maurizio Spano. Ripescando un ricordo grazie a un profumo a una sensazione che lo riporta a galla. È lui a narrare in prima persona il suo incontro fortuito con Francesca, una mattia di maggio.
Maurizio fa parte della polizia ferroviaria, appena arrivato al presidio di Mestre, lei è una studentessa di Treviso che deve prendere il treno per andare a Venezia, dove studia architettura. Lui rimane folgorato dalla sua bellezza ma non si crea alcuna aspettativa, se non quella di sperare di rivederla nei giorni seguenti e magari scambiarci qualche parola.
Il destino pare metterci lo zampino e i due si incontrano di nuovo. Cominciano a frequentarsi.
Francesca è uno spirito libero, una folata di vento caldo che entra improvvisa in una stanza e manda all'aria una pila di fogli ordinati sulla scrivania. Maurizio è il classico bravo ragazzo, provinciale, onesto e vero, che con lei vorrebbe restarci tutta la vita. E allora, tra dialoghi e non detti, Francesca mette in chiaro che lei vuole solo vivere il presente, senza preoccuparsi del futuro – sebbene i suoi studi e le sue aspettative la stiano in qualche modo proiettando in una certa direzione...Maurizio, sebbene continui a coltivare la speranza di invecchiare insieme a lei, decide di vivere l'attimo e cogliere solo il meglio.
Ne esce una storia d'amore giovanile, a tratti ingenuamente romantica, a tratti travagliata, in una cornice splendida, Venezia, in un tempo in cui si pensava solo alle molteplici possibilità, gli anni '80.
Oltre alle differenti aspettative, c'è un divario sociale a separarli e incrinare a volte il rapporto. Maurizio è un ragazzo semplice di provincia, nato e cresciuto in una cittadina nel cuore del basso Polesine, Francesca è ricca di famiglia, cresciuta in un ambiente gravido di possibilità. La differenza si percepisce, non solo per la cerchia di amici e i luoghi frequentati, ma inevitabilmente anche per il modo in cui i differenti substrati hanno condizionato la loro apertura mentale. Maurizio più pratico e ancorato alla terra, Francesca eterea e proiettata in avanti.Ma l'amore riesce, sebbene per poco tempo, a livellare ogni differenza e a farli incontrare sempre, anche dopo essersi allontanati per questo o quel contrasto. Un amore perfetto, idealizzato, come lo sono quelli mai davvero vissuti.
Un tratto caratteristico dei romanzi di Maurizio Spano è la memoria, spesso la sua è una narrazione che si svolge su due piani temporali ma malgrado si percepisca l'alone ovattato del ricordo che idealizza eventi e persone, i suoi personaggi sono sempre concreti e perfettamente delineati.
Francesca è una protagonista indimenticabile, caratterizzata nell'aspetto fisico – percepito perfetto dall'occhio innamorato del narratore – e nelle sue fragilità, perennemente in bilico tra l'ostentare sicurezza e l'essere bisognosa di empatico conforto. Spano riesce a farla emergere dalle pagine, senza timore di farla apparire a volte insopportabile al lettore, capricciosa come una bambina viziata e fragile come una donna combattuta tra la voglia di restare e il bisogno di andare.Maurizio è più defilato, appare timido e riservato, anche raccontando lascia la scena e lei e spesso si pone come mero spettatore. È pacato, fermo nella sua posizione sebbene in balia degli sbalzi d'umore di Francesca, in bilico tra la rassegnazione, l'orgoglio e il desiderio.
Il racconto è emozionale, si sofferma sui dettagli, sulle zone in ombra, come farebbero un pittore o un fotografo – del resto, anche l'autore lo è – per catturare l'essenza di un attimo senza didascalie.
Uno show don't tell che a Maurizio Spano riesce sempre molto bene.Il finale si riallaccia al presente della storia, chiudendo il cerchio. E come sempre, l'autore lascia entrare la luce nei suoi fermoimmagine conclusivi, come se, inevitabilmente, non riuscisse a celare la sua romantica visione della vita.
Francesca
di Maurizio SpanoPubMe - collana Gli scrittori della porta accanto
Romance
ISBN 979-1254583395
ebook 2,99€
cartaceo 16,00€
Quarta
«Mi tratti come una ricca, stupida borghese. Adesso sei tu che costruisci barriere. Pensi forse che io me ne freghi di tutto e tutti? Sono nata in un mondo diverso dal tuo, e allora? Se fosse successo a te, cosa avresti fatto? Come puoi giudicare chi ha qualcosa che tu non hai, ma che vorresti avere? Hai forse il coraggio di affermare che a te questo mondo non piace?»
Anni ‘80. Maurizio è un poliziotto, un bravo ragazzo dall’animo romantico, con una vita ordinaria. Francesca una studentessa universitaria, ricca, bellissima e misteriosa. Provengono da mondi completamente diversi, ma ciò non impedirà loro di vivere l’avventura più bella della loro vita. Un’attrazione magnetica, un amore intenso, passionale, a volte contrastato ma sempre emozionante, che sconvolgerà le loro anime e i loro corpi.
Causalità o destino? Cosa serve per far incontrare due anime complici?
Nella romantica Venezia, Maurizio e Francesca si cercano e si respingono, tra la gioia dei sensi e la paura del domani che un grande amore porta con sé, con la tipica leggerezza dell’animo giovanile, travolti da emozioni che non finiscono mai di stupire e commuovere i protagonisti e chi leggerà la loro storia.