Recensione: "gli zombie non piangono"

Da Blake16 @Blake_165
"Gli zombie non piangono" di Rusty Fisher:
Maddy Swift è una studentessa normalissima e un po' imbranata, frequenta il liceo della tranquilla cittadina di Barracuda Bay e ha una cotta per il nuovo ragazzo della scuola. La sera in cui Stamp finalmente la invita a una festa è anche quella in cui la sua vita cambierà per sempre. Perché è il suo primo fantastico appuntamento? Non esattamente. Quando Maddy, tutta agghindata, esce di casa, fuori piove a dirotto. Non trova la strada per raggiungere la festa e proprio quando crede di essere arrivata a destinazione viene colpita in pieno da un fulmine. Al risveglio, si trova con la faccia in una pozzanghera, stordita

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e completamente inzaccherata. Ma il fango è l'ultimo dei suoi problemi. Sono quel buco fumante sulla testa, il cuore che non batte più e i polmoni che non funzionano a farle sorgere qualche sospetto. Scopre con raccapriccio di essersi trasformata in una delle creature che più la spaventano: una morta vivente. E che la sua urgenza più impellente è mangiare immediatamente un cervello fresco, se vuole evitare il poco attraente processo di putrefazione. Aiutata da due compagni zombi, Maddy non solo imparerà a gestire la sua nuova identità, ma anche a difendere se stessa, il suo amore e tutta Barracuda Bay dallo Zombi Armageddon. 
Cosa penso:
[…] “Gli Anziani?”
Lui e Chloe sorridono.
“Trovi tutto qui dentro” mi spiega Dane facendo scivolare sul tavolo il libro verde. Do una rapida occhiata al titolo: Guida alla cura e al nutrimento degli zombie, 24esima edizione.
Grandioso. I compiti per casa non mancano mai, nemmeno se sei uno zombie.
Madison Emily Swift, Maddy, è un’adolescente normale, con una vita normale, con una sfiga che si aggira nella normalità e con un hobby non del tutto normale: ricalcare le lapidi delle tombe non si annovera di certo tra gli hobby più comuni.
Al liceo cerca di dare all’occhio il meno possibile questo fino all’arrivo a scuola di “quel figo del nuovo arrivato”: “longilineo, con i muscoli tesi come se stesse per balzare addosso a qualcosa – o a qualcuno -, pelle liscia e chiara, tirata come il marmo…” Stamp Crosby
E sembrerebbe che Stamp sia proprio attratto da Maddy tanto da invitarla ad una festa a casa di un compagno di scuola.
Maddy, pur di far colpo su Stamp decide di raggiungerlo alla festa disobbedendo alle poche, ma severe regole impostele dal padre, uscendo di nascosto da casa e… sfidando anche il temporale in arrivo.
Ma Maddy non arriverà mai alla festa…
… sarà proprio il temporale a impedirglielo o meglio, un fulmine che la colpisce in pieno.
Da quel momento in poi la vita di Maddy subisce un drastico cambiamento… “drastico cambiamento” nel vero senso della parola visto che si ritrova fredda, con un buco nello scalpo, senza respiro e senza battito cardiaco.
AL MOMENTO TI BATTE IL CUORE?
NO. Neanche un po'.
DI RECENTE TI SEI SENTITO AFFATICATO, A CORTO DI FIATO?
Non respirare è come essere a corto di fiato? Allora... SÌ. E mi sento così tutt'ora.
[...]
IMPROVVISAMENTE HAI UNA UN'INSPIEGABILE, IRRESISTIBILE VOGLIA DI MANGIARE... CERVELLI?
Mmm, non saprei ma... ora che mi ci fai pensare... effettivamente. SÌ. Assolutamente. Sì
ATTENZIONE:
Le risposte che hai fornito suggeriscono che POTRESTI essere uno zombie.

È stato durante la scorsa primavera la prima volta che sentii parlare di questo romanzo, e nel momento in cui seppi che la Giunti Y l’avrebbe pubblicato in autunno… be’, conoscendomi, potrete immaginare la mia reazione.
“Gli zombie non piangono” non ha deluso le mie aspettative.
E lasciatemelo dire… FINALMENTE!!!
Finalmente una storia divertente e distensiva – nonostante gli zombie – come non ne leggevo da parecchio tempo.
Rusty Fisher ha dato anche lui la sua impronta a questi mostri claudicanti e “tarantolati” mostrandoci la sua visione sugli zombie: per Fisher esistono due categorie di zombie…
- Gli Zombie… esseri senzienti in tutto e per tutto simili agli esseri umani, divenuti tali a seguito di una scossa di migliaia di volt.
Che siano fulmini, taser, corrente elettrica non ha nessun importanza… ZZZ, SCOSSA… ed eccoti creato uno zombie.
Ok… non proprio in tutto e per tutto simili agli esseri umani: gli Zombie, è vero non hanno battito cardiaco, è vero non respirano, è vero sono quasi indistruttibili, è vero hanno un colorito al quanto cadaverico, è vero non sono più agili e scattanti nei movimenti, è vero hanno una dieta basata sull’ingerenza di sostanze eccitanti, quali caffeina e quant’altro, e di cervelli – vanno bene anche quelli che si trovano al supermercato -, ed è vero sono tecnicamente… mmm… morti, o meglio, non morti, ma hanno sentimenti, la loro personalità non cambia, continuano ad amare come hanno sempre fatto e si possono anche innamorare, e poco importa se gli Zombie non piangono, anche loro possono soffrire.
- E po ci sono gli Zerker… zombie generati dal morso di un altro Zombie, molto più simili alle creature del signor George A. Romero.
Gli Zerker sono la malvagità allo stato puro, pronti a creare caos e a mangiare cervelli direttamente dalla fonte – meglio se sia ancora scalpitante e urlante. Sono creature che vanno fermate a qualsiasi costo. Neutralizzate all’istante perché capaci di scatenare il caos.
“Gli zombie non piangono” è un libro che si legge facilmente, ben scritto, con un’idea di fondo niente male, una trama accattivante che ti tiene incollato alle pagine regalandoci momenti davvero divertenti e anche truculenti.
E bisogna dar merito a Rusty Fisher di aver saputo dare voce ai pensieri di un’adolescente in maniera impeccabile.
Infatti, sebbene la penna che si cela dietro a “Gli zombie non piangono” appartenga appunto ad un uomo, leggendo la storia narrata in prima persona da una ragazza, Maddy, il lettore dimentica totalmente che dare voce ai pensieri, ai sentimenti di Maddy sia in realtà un uomo.
Cosa non facile…
Raramente uno scrittore riesce alla perfezione in questo.
Scusate se vi sembrerò un tantino sessista: le scrittrici riesco sempre a dare voce ai pensieri dei loro protagonisti sia che siano ragazze, o donne, sia che siano ragazzi, o uomini.
Riescono a entrare nei panni dei loro personaggi, dismettendo i loro e magari sono anche pronte “a cambiare sesso”, se mi lasciate passare il termine.
Per carità esistono le eccezioni, ma sono rare.
Per un uomo, per uno scrittore, secondo me è più difficile dismettere i panni “maschili” per assumere una personalità femminile, vestire i panni di una donna e darle dei pensieri e sentimenti sensati e non contrastanti.
Scusate… ma non è per niente facile mettersi nei panni di una donna se non si è donne.
Ma Fisher riesce a vestire magistralmente, addirittura, i panni di un’adolescente, di una ragazza alla soglia dell’età adulta - con tutti i problemi che essa comporta - con una capacità tale da non far pensare minimante al lettore che dietro a Maddy in realtà ci sia un uomo.
Be’, a parer mio questo fa di lui un bravo scrittore.
Dunque, storia ben narrata, trama coinvolgente e divertente, personaggi azzeccatissimi…
… be’ c’è bisogno che ve lo dica?
OK, va bene allora…
CONSIGLIATO!!!
L'ho letto il... 31 Ottobre 2012GIUDIZIO: