[RECENSIONE] God of War Ascension (Single Player)

Creato il 28 marzo 2013 da Rostislav @videogiochiword

Con God of War 3 abbiamo assistito alla fine di un personaggio, Kratos, che sicuramente rimarrà sempre nella mente di molti possessori di console targate Sony, un capitolo che raggiunse l’eccellenza sia sotto il punto di vista tecnico sia sotto quello del gameplay.
Sappiamo tutti che sarebbe stato difficile riuscire a ripetersi con un nuovo capitolo con una saga che sembrava aver dato tutto invece questo God of War Ascension (Prequel delle avventure di Kratos subito dopo l’assassinio della sua famiglia) ha saputo stupirci sotto parecchi aspetti, ma deluderci sotto molti altri con dei notevoli passi indietro rispetto al predecessore, ma andiamo per gradi.

Senza perderci in spoiler diciamo che il gioco parte con Kratos imprigionato dalle furie per aver rotto il suo patto di sangue con Ares, in tutto il suo viaggio sarà vittima di illusioni da parte delle furie con tema la sua famiglia principalmente sfruttando quel briciolo di umanità che era rimasta a Kratos dopo il brutale assassinio, e così il gioco ruota sostanzialmente su Kratos e la sua voglia di distruggere questo patto per vendicarsi di Ares, ma come ci ha abituato la serie non sarà cosa semplice dato che le furie (Nè Dei, nè umani, nè spettri) mirano a ribaltare l’Olimpo assieme ad Ares e uccidendo chiunque non rispetti i patti.
Il gioco comincia subito con il botto, le prime sezioni di gioco saranno sul corpo del Centimane, essere gigantesco sulla cui pelle sono stati eretti interi edifici in cui Kratos combatterà mentre lo scenario intorno a lui cambierà in continuazione in uno spettacolo grafico da far pensare di star giocando quasi a un gioco di nuova generazione infatti possiamo dirvi che questo capitolo è riuscito a superare il livello già straordinario di God of War 3, ma non senza qualche compromesso.
Il motore grafico sfrutta al massimo la potenza di Play Station 3 regalandoci scorci mozzafiato con una telecamera fissa che funziona sempre a dovere, ma il problema è un altro, la fluidità, già perchè se in God of War 3 avevamo un gioco completamente privo di caricamenti e rallentamenti in questo nuovo capitolo ci troveremo spesso di fronte a caricamenti tra una sessione e l’altra evidentemente non programmati dato che potranno avvenire anche mentre si compie un salto ad esempio, quest’ultimi sono della durata di qualche secondo, ma non vanno assolutamente a inficiare sul gameplay, infatti durante i combattimenti il gioco è fluidissimo in un esplosione di colori generati dalle nuove lame del Caos.
Proprio le lame del Caos sono state riviste dato che essendo un prequel Kratos non potrà avere le stesse armi del 3 capitolo limitandosi alle sole lame suddivise però in 4 versioni secondo i vari poteri concessigli dagli Dei, con il proseguire nel gioco vi verranno assegnati 4 poteri ognuno dei quali vi rilascerà sfere di vario colore, il fuoco di Ares, il ghiaccio di Poseidone, i fulmini di Zeus e le anime di Ade, questa “limitazione” dal punto di vista del gameplay non si fa sentire neanche per un momento del’avventura grazie alla concreta distinzione tra poteri, ognuno con mosse magiche diverse (Attivabili con R2 consumano la barra magica che trovando tutte le piume di fenice potrete potenziare) e attacchi speciali combo altrettanto spettacolari (Attivabili con la pressione simultanea di L3+R3), oltre alle lame troveremo altri strumenti utili a Kratos come quello di ricostruire o distruggere ponti ecc. che in combattimento risulta utile per bloccare un nemico sospendendolo in aria o  la pietra di Orkos che vi creerà una controfigura da usare per risolvere puzzle ambientali o attaccare nemici in combattimento fino a un ultimo finale che non vi diremo, le parate e le schivate invece funzionano benissimo anche se avremo preferito una maggiore velocità di parata da parte di Kratos dopo una combo.
Proprio i puzzle ambientali sono abbastanza numerosi, ma non particolarmente ostici e intramezzano benissimo i combattimenti frenetici ricolmi di quicktime events (Questi ultimi sono invariati rispetto ai precedenti capitoli, sempre brutali e belli da vedere) e combo disumane.
Le fasi platform non mancano e sono molto piacevoli con animazioni di altissima qualità, molto frequenti soprattutto dopo le boss battle che purtroppo sono uno dei punti negativi del titolo, sono poche e non al livello di quelle di GoW 3, scelta comprensibile dato che lì ci trovavamo a far fronte all’intero Olimpo, ma è evidente che si poteva fare qualcosa di più, molti sono invece i nemici di medie dimensioni comunque particolarmente ostici, già perchè questo capitolo è veramente difficile a difficile, ma purtroppo bilanciato male, se durante l’avventura non troveremo grossissime difficoltà nel finale troverete un picco di difficoltà a nostro parere mal bilanciato (L’ultima patch mira appunto a semplificare quest’ultima parte del gioco) perciò vi consigliamo di giocarlo per la prima volta a normale per poi passare magari a Titano per una vera sfida a prova di bestemmie.
Il sonoro è di ottima fattura dal punto di vista dell’ottimo doppiaggio italiano e delle tracce audio, sempre epiche e che accompagnano benissimo lo scorrere dell’azione, peccato per le moltissime volte in cui l’audio crasha per qualche secondo sia durante il gioco sia durante i parlati dei filmati, creando addirittura dei problemi di sincronizzazione con il labiale, a volte anche i filmati scattano, ma ovviamente queste cose le abbiamo notate noi anche se molti stanno succedendo a tutti almeno qualche vota durante l’avventura e lo si può intuire dalle numerose lamentele che giungono a Santa Monica su Twitter dove a quanto pare gli sviluppatori hanno già detto di essere al lavoro su una patch anche se a nostro parere dopo tutto questo tempo un problema del genere sarebbe dovuto essere corretto in fase di sviluppo o comunque tramite patch a pochi giorni dal day one.
In conclusione il gioco a difficoltà difficile si porta a termine in 15 ore circa che con un abbassamento di difficoltà quasi sicuramente arriveranno a 10, una longevità nella media per un titolo simile, un titolo a cui manca pochissimo per essere definito capolavoro, un titolo divertente e godibile che nonostante l’aggiunta del multiplayer non ha perso tutte le caratteristiche che hanno reso famosa la saga di God of War.

Voto: 9.0


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