Buonasera, pelatini! <3"><3"><3"><3"><3"><3
Tutto bene? Come sta procedendo l’autunno?
Sembra ancora agosto, me ne rendo conto, ma, ahimè, io, invece, sono influenzata proprio come se fosse già gennaio, perciò, non ci sono dubbi che stia arrivando l’inverno e Natale anche.
Ma sto tergiversando… devo parlarvi o no di questa nuova puntata di Gotham?
A giudicare dal promo che ho inserito alla fine della scorsa recensione, ho avuto la netta sensazione che questa settimana Barbara avrebbe tirato fuori gli artigli. Visto che ha fatto un volo considerevole dalla finestra della cattedrale, avrebbe potuto usare gli artigli per appendersi a qualcosa (tsk! scarsa immaginazione la ragazza), ma avevo ragione della mia precedente sensazione. Stranamente, è ancora viva! Lee ci informa gentilmente che i cespugli hanno attutito la caduta, ma che ha comunque diverse ossa rotte e una commozione cerebrale. Mi aspettavo di peggio, ma cosa ci vogliamo fare? Solo noi, comuni mortali, saremmo già morti e sepolti dopo un volo del genere.
Il fatto che sia ancora viva mi porta a sottolineare due aspetti: il primo, riguarda l’impatto emotivo legato alla caduta di Barbara; il fatto che sia ancora viva, cancella la sorpresa iniziale per la sua dipartita. Il secondo aspetto riguarda la posizione di Barbara d’ora in poi. L’incidente la riporterà sulla retta via? Non ne sappiamo ancora niente, ma mi auguro che se ne faccia qualcosa di utile.
Sebbene la sua sopravvivenza mi abbia spiazzata, mi è piaciuto molto il gioco del gatto e del topo che ha messo in scena con Jim. Si consegna volontariamente per essere arrestata e poi scorta Gordon e Bullock per una destinazione sconosciuta in una macchina del Distretto. Tutto ciò, mentre sono sorvegliati a distanza dal Capitano Barnes e più da vicino dalla nuova Squadra d’Assalto.
L’episodio del matrimonio infernale l’ho trovata una scena davvero ben fatta.
Come Jerome in precedenza, anche Barbara non è altro che un burattino nelle mani di Galavan. Se tutto andasse secondo i suoi piani, Gordon e Leslie morirebbero. Nonostante qualche cliché nei dialoghi, è stata una scena piena di climax.
Questo episodio, in ogni caso, spero conduca a qualche chiarimento generale, non solo in merito a Barbara e Gordon. Leslie è la terza incomoda in questo strano triangolo amoroso. Dice a Gordon che dovranno parlare, una volta conclusa tutta la faccenda e la cosa non suona bene, anche perché c’è sempre stato come una sorta di muro tra loro fin dall’inizio di questa seconda stagione e probabilmente quello successo in questo episodio non farà altro che allungarlo, questo muro. Quello che mi piace di Leslie, comunque, è che comprende perfettamente la natura impulsiva di Gordon, cercando, tuttavia, di farlo ragionare, come nel caso di Galavan, che Gordon vuole a tutti i costi smascherare. Probabilmente, avrei agito come lei e sono contenta che non sia passata sopra alla cosa senza obiettare.
Le sorprese più grandi di questo episodio sono state le scene in cui era coinvolto anche Bruce. Nel mezzo del cammin di nostra vita… ehm… no, volevo dire, nel mezzo di un incontro con Galavan, Bruce si trova di fronte ad un bivio. Se accetterà di vendere le sue azioni a Galavan, permettendogli così di impossessarsi della Wayne Enterprises, Theo, in cambio, gli fornirà il nome dell’assassino dei suoi genitori. Il piano di Galavan, questa volta, l’ho visto un po’ debole: non sarebbe stato più furbo dare a Bruce il nome dell’assassino prima di convincerlo a cedergli la sua azienda? Bruce sarebbe stato, così, più propenso ad accettare l’accordo.
Alla fine, comunque, il piccolo Wayne declina l’offerta e decide di non firmare. Galavan, messo alle strette dall’arrivo della Polizia, venuta ad arrestarlo, getta la busta con il nome dell’assassino dei Wayne nel fuoco, lasciandoci a chiedere se fosse tutto un bluff oppure no. Immagino che non lo sapremo mai.
Fortunatamente, Alfred è l’unico che pare rendersi conto del dilemma morale presentato da Galavan. Durante la loro discussione, Bruce e Alfred condividono una scena davvero toccante. Bruce si domanda se è sbagliato chiedere vendetta e veder risolta la questione una volta per tutte, prima di scoppiare in lacrime tra le braccia di Alfred. Quando Bruce mette in discussione l’eredità che i suoi genitori gli hanno lasciato, il maggiordomo gli fa notare che non è certo la Wayne Enterprises l’eredità di Thomas e Martha Wayne, ma egli stesso, Bruce.
Una scena davvero molto emozionante e solida per entrambi i personaggi.
Nel frattempo, i tentativi di Nygma di seppellire il corpo della signorina Kringle è stata un’aggiunta di classe all’episodio. Adesso che entrambe le sue metà sono emerse, cominciamo a scoprire la genesi del Riddler. Forse è ancora un po’ incasinato, ancora troppo un assassino che uno stratega, ma è stato davvero un colpo di scena l’incontro con il Pinguino alla fine dell’episodio. Sicuramente ciò condurrà a qualcosa di catastrofico nei prossimo episodi e, oltretutto, non è stato un incontro ridicolo e imbarazzante come quello avuto nella prima stagione. Mi chiedo comunque come abbia fatto Pinguino a rubare i tramezzini di Nygma, viste le sue condizioni, ma a volte non è necessario interrogarsi troppo o analizzare in maniera eccessiva qualcosa che, in ogni caso, mi fa ben sperare per i futuri episodi e che mi riempie di anticipazione.
Ed ora siete pronti per il consueto appuntamento con la mia Rubrica?
The Irrelevant-Not-So-Irrelevant Gotham’s Database
– L’incubo matrimoniale di Barbara: vogliamo parlarne? Sono favorevole, comunque, al vestito e all’acconciatura.
– Pinguino affamato mi ha ricordato la sequenza che lo vede protagonista anche nell’episodio 1×01 in cui arraffa un sandwich random.
– E il pugno di Jim a Galavan? Dove si firma per avere una statua con la faccia di Ben McKenzie?
– Awww! Perché non posso essere io, eh? *piange disperata*
Il mio voto per l’episodio è: 8.5/10. Good job, authors!
E a voi, è piaciuta la puntata?
Noi, al solito, ci ri-leggiamo la prossima settimana, ma, nel frattempo, godetevi il promo del prossimo episodio, A Bitter Pill to Swallow ;)
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