Prezzo: € 9,90Ebook: € 2,99Pagine: 318Genere: ThrillerEditore: Newton ComptonData di pubblicazione: 21 Gennaio 2016
Chloe Benson si risveglia improvvisamente in una sorta di caverna sotterranea, legata e imbavagliata, senza sapere come è finita laggiù, chi l'ha rapita e perché. Fortunatamente riesce a scappare, ma una volta tornata a casa si rende conto che l'incubo è tutt'altro che finito. Chloe, infatti, non ricorda nulla delle settimane che hanno preceduto il suo rapimento, e le persone intorno a lei, quelle che dovrebbero aiutarla a recuperare la memoria, non prendono sul serio ciò che le è accaduto. Nessuno sembra crederle: né la polizia, né i medici, né tantomeno suo marito Liam... e alla fine anche Chloe comincia a dubitare di se stessa. Ma c'è qualcosa di strano nella storia che continuano a raccontarle, molti dettagli non combaciano e le impediscono di sentirsi davvero al sicuro. Chloe è certa che qualcuno sta osservando ogni sua mossa, e se vuole davvero uscire da quell'incubo, sa che dovrà ripercorrere le tappe della sua vita e cercare cosa si nasconde in quel buco nero che ha inghiottito il suo passato. Ma non è semplice cercare la verità quando non sai di chi fidarti...
Vi è mai capitato, durante la lettura di un libro, di provare una strana sensazione, come se la storia l'aveste già letta? Quella sensazione perenne e assolutamente fastidiosa che vi accompagnerà per tutta la durata della lettura cercando di capire dove e come sia possibile che abbiate già sentito una storia simile? E' esattamente quello che ho provato io durante la lettura di questo Thriller, Guarda dietro di te di Sibel Hodge: fin dai primi capitoli ho avuto il presentimento che qualcosa non andasse, tanto che, lo ammetto, sono tornata indietro ad accertarmi che avessi aperto il libro giusto, quindi potete ben immaginare la mia delusione iniziale. Sì, iniziale. Andando avanti con la lettura ho fortunatamente potuto constatare che sì, la storia era tremendamente simile a quella narrata da un altro libro, ma con molte migliorie al suo interno che, nonostante tutto, mi hanno fatto apprezzare, sebbene non del tutto, il libro.
Chloe Benson ha ventisette anni, è sposata da qualche anno con Liam Benson ed insegna inglese in un istituto superiore che le dà molta soddisfazione. O almeno questo è quello che crede di essere, quello che ricorda, ma di cui non è propriamente certa, l'unica cosa che sa con certezza è che adesso è tenuta prigioniera in uno spazio buio e angusto, con le mani e i piedi legati, lasciata senza acqua e senza cibo ormai da giorni. Non conosce il suo rapitore né tanto meno i motivi che l'abbiano indotto a sequestrarla, ma una volta riacquistata la libertà un unico obiettivo le trafigge la mente: cercare ed incastrare chiunque abbia osato infliggerle un male simile. Nessuno però, neanche suo marito, è disposto a crederle: a causa del trauma subito Chloe è vittima di un amnesia che non le permette di ricordare nulla circa le sette settimane che hanno preceduto il rapimento, ma non è solo questo elemento a complicare le cose perché sembra che, poco tempo prima, la donna sia stata protagonista di attacchi psicotici dovuti ad una reazione allergica ad un farmaco, ma lei sa perfettamente che questa volta l'incubo l'ha vissuto veramente, ne sente ancora la sensazione sulla pelle. Se qualcuno le stesse mentendo? Che genere di fiducia può ancora nutrire davvero nei confronti di che le sta vicino? Mossa da questa convinzione comincerà ad indagare e quello che scoprirà le cambierà radicalmente la vita: Chloe è davvero diventata pazza o qualcuno vuole farglielo credere screditandola, così, davanti a chiunque?Parlare di questo libro non è affatto facile: mentre alcune caratteristiche mi hanno convinta pienamente, altre, ma soprattutto la storia, mi ha ampiamente delusa e credo di dover il tutto a quella martellante sensazione di aver già letto una storia simile, anche fin troppo, l'anno scorso. Ma andiamo per ordine.Il libro è suddiviso in tre parti, nettamente contrapposte tra loro per ritmo ed intensità della narrazione: i primi capitoli, quelli che compongono la prima parte della storia, sono adrenalina, ansia e paura allo stato puro, il lettore si troverà a provare lo stesso senso di soffocamento della protagonista, lo stesso identico terrore, riuscirà a percepire le sue sensazioni, ma non solo, entrerà con una forza incredibile nella sua mente e comincerà a credere fermamente di essere lui il protagonista di tanto dolore, percependo sulla sua pelle ogni singolo dettaglio descritto da Chloe portandolo a bramare quell'aria necessaria per vivere; tutto questo però nella seconda parte comincia a scemare: mentre all'inizio l'angoscia provata dalla protagonista sarà ancora palpabile, man mano che si prosegue nella lettura la stessa sensazione di paura e di stordimento comincia ad abbandonare il suo corpo, facendolo rilassare, anche se, lo ammetto, la curiosità continuerà a divorarlo dentro, inducendolo ad andare avanti senza sosta. Peccato, però, che da questo momento in poi il libro diverrà ampiamente prevedibile: nonostante in qualche occasione l'autrice cerchi di portar il lettore su strade diverse, l'idea iniziale di quest'ultimo non cambierà mai, complici probabilmente i grandi déjà vu che ripetutamente si affacceranno nella sua mente. Nella terza ed ultima parte, invece, il ritmo e la lettura stessa si fanno più interessanti: completamente assorbito dagli eventi, il lettore si ritroverà a divorare centinaia di pagine in un tempo brevissimo che lo lasceranno completamente sconvolto da questo cambio così repentino da sembra quasi incredibile. Devo ammettere che questa terza parte, quanto meno a partire dalla metà, mi ha sorpresa e ha messo fortemente in luce l'aspetto che sicuramente mi ha portata ad apprezzare, nel suo piccolo, il libro: i personaggi.Molto ben caratterizzati, Chloe e Liam hanno arricchito il romanzo, apportando quella miglioria di cui vi parlavo all'inizio: Sibel Hodge è stata in grado di mettere a nudo i suoi protagonisti, portando il lettore a conoscere le debolezze di entrambi da un lato e i loro punti di forza dall'altro, soprattutto per quel che riguarda la protagonista femminile, all'apparenza molto fragile, debole e persa in se stessa, che dimostrerà di essere una vera e propria tigre, pronta a battersi per riavere indietro la propria vita; accanto a loro poi non possiamo dimenticare tutti i personaggi secondari, anche se definirli tali è fin troppo riduttivo: dal Dottor. Drew all'ispettore di polizia Summers, da Theresa a Jordan, tutti si riveleranno essere determinanti nella storia di Chloe, chi per un motivo e chi per un altro, che la porteranno, passo passo, a scoprire la verità e forse anche qualcosa in più. Certo, avrei apprezzato maggiormente il tutto se l'autrice avesse lasciato più spazio anche a Sara, la migliore amica della protagonista, ma devo dire che anche così, riducendola ad avere un ruolo marginale, la storia non ha sofferto troppo.I capitoli finali, poi, sembrano aver ritrovato quel ritmo e quell'intensità di narrazione che ha accolto il lettore: scene adrenaliniche e ad alta tensione si susseguiranno dando quel surplus, di cui tanto aveva bisogno, al libro. Il finale, in sé e per sé, l'ho apprezzato molto, degno di un vero Thriller, lasciandolo quell'alone di insicurezza su che piega prenderà la vita di Chloe e rendendo soddisfatto il lettore per le scelte prese dall'autrice, in assoluto accordo su ogni dettaglio.Lo stile molto scorrevole, semplice e fluido mi ha sicuramente permesso di terminare il libro in una sola giornata, mettendo in risalto le grandi doti narrative di cui Sible Hodge è dotata.Nel complesso, quindi, è stata una lettura piacevole, seppur le mie aspettative fossero di gran lunga più alte rispetto a quanto sia stato capace di darmi e farmi provare il libro.