Recensione: Half Bad di Sally Green

Creato il 26 maggio 2014 da Stefi @Giardinorose
Titolo: Half Bad
Autore: Sally Green
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 400
Prezzo: € 15,00

La trama


In una Londra contemporanea e alternativa dove la magia esiste, Incanti Bianchi e Neri combattono una guerra millenaria e spietata. Appartenere a un fronte definisce il proprio ruolo nel mondo, decreta i nemici, garantisce compagni e alleati. Nathan vive invece in una zonagrigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più crudele mai esistito, è spaccato a metà, vessato dalla sorellastra con cui è cresciuto, controllato dal Concilio che non si fida di lui, perennemente in bilico tra le due facce della sua anima. Nathan in realtà è soltanto molto solo, e spaventato: intrappolato in una gabbia, ferito e in catene, deve fuggire prima del suo diciassettesimo compleanno, o morirà. E anche se non vuoi lasciarti andare, è difficile rimanere aggrappati alla metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, e della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.

La mia recensione


Half Bad è la storia di Nathan, un ragazzo che si ritrova, nell’età dell’adolescenza, ad essere un diverso, un difetto, un essere non regolare perché né buono né cattivo! 
In Inghilterra le streghe convivono con gli esseri umani i quali sono inconsapevoli dell’esistenza del mondo magico; gli esseri abili nell’arte magica sono poi suddivisi in Incanti Bianchi ed Incanti Neri cioè uomini buoni e uomini malvagi.
Nathan è nato da un Incanto Bianco, sua madre e da un Incanto Nero, Marcus, suo padre, uno degli stregoni più malvagi mai esistiti; la nonna ha sempre cercato di proteggere suo nipote, ma ad un certo punto il Consiglio degli Incanti Bianchi stabilisce che Nathan debba essere allontanato.
Nathan viene così portato via, rinchiuso in una gabbia, molte volte picchiato, ma l’unico pensiero che lo spinge ad andare avanti è il desiderio di conoscere suo padre. 
Egli non è ancora un Incanto completo perché solo all’età di 17 anni i giovani Incanti, ricevono tre doni elargiti da uno dei familiari e solo in quel momento il giovane scopre quale sarà il suo potere.
Ho apprezza molto il racconto delle violenze subite da Nathan durante la sua reclusione, questo perché può far comprendere ad un giovane lettore, quanto il bene ed il male alle volte si possano confondere! Sono gli Incanti Bianchi, cioè gli esseri buoni, che causano questa estrema sofferenza a Nathan, accecati dalla paura e dal pregiudizio possono essere capaci di infliggere violenza ad un giovane ragazzo ancora indifeso.
La narrazione, soprattutto nella seconda parte del libro, diventa sempre più lenta e sinceramente anche un po’ noiosa, ma in ogni caso fondamentale per la caratterizzazione del protagonista.
Il protagonista indiscusso è ovviamente Nathan che viene perfettamente descritto dall’autrice in ogni minimo dettaglio ed in ogni tratto psicologico, anche il personaggio secondario Celia è ben caratterizzato, mentre la storia d’amore che c’è tra lui ed Annalise è trattata in modo alquanto superficiale sembra quasi inserita dall’autrice per dare un tocco di romance al racconto, ma in realtà l’effetto che ha creato in me è stato quello di abbassare il livello di Nathan ad un ragazzino adolescente con gli ormoni in giostra!
Sinceramente non so se consigliarvi la lettura di Half Bad, non posso proprio aiutarvi in questa scelta perché la storia non mi ha coinvolta e quindi, anche se molto ben scritta, non è riuscita ad entrarmi nel cuore! Sono ben consapevole di andare contro corrente, perché prima di accostarmi a questa lettura ho visto delle recensioni molto positive, ma io ho fatto fatica e finire il libro. 


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