Recensione: Hansel & Gretel-Cacciatori di Streghe

Creato il 07 maggio 2013 da Giobblin @MrGiobblin

Tutti voi conoscerete sicuramente la storia di Hansel & Gretel: l'hanno già raccontata per bene i fratelli Grimm secoli fa, quindi non mi pare il caso di tornarci sopra. Un bambino e una bambina persi nel bosco, la casa di marzapane, la strega cattiva che finisce arrostita, eccetera. La storia che vi voglio raccontare è quella di un film ideato nel lontano 2007 ed ufficialmente entrato in produzione nel 2011, quando il promettente regista norvegese Tommy Wirkola venne invitato a Hollywood. La sua deliziosa horror comedy Dead Snow, proiettata al Sundance, era talmente piaciuta al produttore Kevin Messick (Gary Sanchez Productions) che in quattro e quattr'otto Wirkola venne portato a Los Angeles per presentare un nuovo pitch alla Paramount Pictures. Il regista ne approfittò per esporre un progetto che gli ronzava in testa da tempo: raccontare le vicende di Hansel e Gretel dopo il traumatico incontro con la strega nel bosco. L'idea di una pellicola action a sfondo fiabesco piacque parecchio, dato che si inseriva perfettamente nella new wave di film fantasy tuttora in corso a Hollywood: streghe, magia e rivisitazioni di fiabe a gogo (Mirror Mirror, Biancaneve e il Cacciatore, Il grande e potente Oz, Beautiful Creatures, Alice in Wonderland, etc). Il ruolo di Hansel andò a Jeremy Renner, diventato celebre dopo The Hurt Locker, e per interpretare Gretel Wirkola scelse Gemma Arterton dopo aver visto la sua performance in La Scomparsa di Alice Creed.

Hansel & Gretel: Witch Hunters era inizialmente previsto per il marzo del 2012, ma venne posticipato di ben dieci mesi per "aspettare" Jeremy Renner, in sala con The Bourne Legacy e un piccolo film intitolato The Avengers. L'attesa diede modo a Wirkola di rifinire ulteriormente il film e girare anche una scena post-credits. Hansel & Gretel è rimasto nel gozzo di Hollywood per quasi un anno. E una volta uscito dal limbo è stato massacrato dalla critica con cattiveria inaudita e livelli di perfidia solitamente tenuti in serbo per i film di Michael Bay. Ma è davvero un film così brutto? -Pausa drammatica-

NO. Non è nemmeno un capolavoro, sia chiaro, ma mantiene la sua promessa iniziale, ovvero far divertire lo spettatore. In tal senso Hansel & Gretel Cacciatori di Streghe prende a cinquine la stragrande maggioranza delle cinefiabe hollywoodiane degli ultimi tempi: non allunga il brodo inutilmente, non infila profezie a caso, non stressa con inutili subplot romantici. Hansel e Gretel cacciano streghe. Punto. La trama- che abbandona ogni parvenza di serietà più o meno dopo il quinto minuto- è un semplice pretesto per mettere in scena spettacolari combattimenti, squartamenti e decapitazioni. Il duo di protagonisti spara parolacce, battute e proiettili con  altrettanta disinvoltura. 

C'è la splendida Famke Janssen (la Jean Grey di X-Men) che interpreta la strega-boss Muriel, Peter Stormare con un fantastico paio di baffoni (e un naso irrimediabilmente rotto), e sia Renner che la Arterton hanno l'aria di divertirsi un mondo. Hansel & Gretel va preso per quello che è: un B-Movie fatto col cuore, puro escapismo (parole dello stesso Renner) e una lettera d'amore ai primi film di Peter Jackson e Sam Raimi. Se riuscite a sopportare certe incongruenze (come gli "infallibili" metodi per individuare le streghe), ad accettare armi e gadget anacronistici e a perdonare certi stacchi di montaggio un pò pigri e una CGI non proprio al top, quello che resta è un pop-corn movie infallibile. A salvare H&G dalla mediocrità sono le ottime scelte di costumi e scenografie, le fantastiche riprese in esterno (crescere tra i boschi norvegesi si deve essere rivelato insospettabilmente utile in tal senso) e il look unico delle streghe, veramente ben fatte. Le secchiate di gore- che potevano essere più abbondanti, IMHO- smarcano ulteriormente il film dalla media hollywoodiana sempre più restia nel mostrare violenza (e nudità).

Ma la vera gemma (hohoho!) del film è proprio Gretel, un tipo di protagonista che vorrei vedere più spesso in molti altri film. Gretel è il cervello del duo di cacciatori, quella che si preoccupa di ricercare informazioni e indagare sulla natura delle streghe... ma quando entra in azione scalcia culi e prende giù nomi come e più del fratello. Non si fa mettere i piedi in testa, non viene trattata con riguardo o sdegno in quanto donna e soprattutto (di questo non sarò mai abbastanza grato) non viene coinvolta in stupide, inutili sottotrame romantiche "perchè si". Signore e signori, è così che si realizza un'eroina action nell'Anno Domini 2013. Per le signorine è un ottimo role model. Per i maschietti... Gemma Arterton strizzata in un bustino, gente.

Concept art di alcune streghe


Hansel & Gretel è caldamente consigliato- se lo guardate nel modo giusto. Non va confuso col resto dei blockbuster fiabeschi propinati da Hollywood, perchè... beh, non lo è, e non ha mai preteso di esserlo. 50 milioni di budget, una produzione e un cast internazionali, un regista il cui scopo era semplice intrattenimento... tutto qui. Se avete una serata libera buttateci uno sguardo (evitando il 3D come la peste, peggiora nettamente l'esperienza). Ammirate Edward, il troll animatronico. Meravigliatevi di fronte all'esilarante concezione di diabete che ci mostra il film. E gustatevi le avventure dure e pure di due cacciatori molto più in gamba di quelli di Van Helsing (brr) e del pallosissimo Abraham Lincoln Cacciatore di Vampiri. Se siete il tipo di persona che può guardare questo film giudicando per quello che è, benvenuti nel mio mondo. Io mi sono decisamente divertito.
PS: un flop al box office americano, ma un successo incredibile al botteghino internazionale con più di 200 milioni di incasso. In arrivo un sequel: decidete voi se è un bene o un male.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :