Recensione Hellboy #1 il seme della distruzione

Creato il 27 ottobre 2014 da Leggiamo
Ho passato la domenica a riordinare la libreria, e gente... non vi dico che casino! A un certo punto non mi raccapezzavo più! Come al solito sono entrata in crisi per le cose più semplici, tipo "sistemo i libri in ordine di genere?"
"No, facciamo per casa editrice."
"O per autore."
Alla fine ho fatto un miscuglio di tutto.
Ma basta cianciare, vi lascio alla recensione di Hellboy, un personaggio che immagino conoscerete tutti grazie alla trasposizione cinematografica.
Hellboy, il seme della distruzione
| di Mike Mignola e John Byrne | Magic Press | pag. 132 | serie Hellboy #1 |

 
Voto:
Recensione a cura di Gianfranco F.
Con Il Seme della Distruzione Mike Mignola getta il primo tassello del vasto mondo di Hellboy. L'autore e sceneggiatore - che solo per questa volta si dedica esclusivamente alla parte grafica lasciando il resto all'esperienza di John Byrne - ci trasporta nel 1944 su un'isola poco distante dalle coste scozzesi, dove un gruppo di nazisti, grazie alla complicità del folle Grigorij Rasputin, sta tentando di evocare sulla Terra un'arma in grado di portare il Terzo Reich alla vittoria definitiva.
Nel frattempo dei soldati statunitensi e degli esperti del paranormale si trovano a poca distanza dai tedeschi per sventare il pericolosissimorituale, ma quando meno se lo aspettano vedono aprirsi una sorta di portale da cui esce una creatura dalla pelle rossa, dotato di corna, zoccoli e coda. Ben presto si rendono conto che questo diavoletto in miniatura è del tutto innocuo, e il professor Bruttenholm decide di portarlo con sé in America. Verrà battezzato dall'intero plotone Hellboy.

Hellboy, una volta cresciuto, entra a far parte del B.P.R.D. (Ufficio per la Ricerca e Difesa del Paranormale) e diventa amico di Abe Sapien (un uomo anfibio) e Liz Sherman (una ragazza col potere di generare il fuoco). Ovviamente è uno degli uomini migliori del gruppo, se non il migliore, grazie alla forza smisurata del suo braccio destro che oltre a essere più grande del normale è costituito da un materiale sconosciuto pressoché indistruttibile.
Ben presto presto però tornerà a frasi vivo Rasputin che cercherà di portare Hellboy al lato oscuro...
La storia scorre in maniera veloce e bisogna ammetterlo, il seme della distruzione, è davvero un buon titolo di apertura anche perché questa serie ha il grande pregio di narrare sempre vicende a loro modo autoconclusive. Certo, in ogni volume ci possono essere delle sottotrame che verranno riprese e sviluppate in seguito, ma non si sfoglierà mai l'ultima pagina travolti dalla frustrazione. E non è una cosa da poco di questi tempi :)

Invece devo anticiparvi che nonostante Mignola abbia voluto affidare la sceneggiatura a Byrne, sono proprio i volumi successivi, quelli che lui ha gestito in toto, i migliori. Mignola ama riempire le pagine di continue citazioni e richiami al folklore (streghe, licantropi, spiriti e demoni sono il pane quotidiano), ma la sua fonte principale d'ispirazione la potete trovare nei testi di Edgar Allan Poe e Lovecraft. Di quest'ultimo in particolare vi suggerisco Le Montagne della Follia di cui Il Seme della Distruzione è ricco di richiami.
Sono proprio questi richiami, le tinte horror che fanno da sfondo alle tavole e l'elemento paranormale che si scontra con il noir a rendere di difficile classificazione un fumetto come Hellboy. A enfatizzare il tutto ci pensa poi la parte grafica, stilizzata, spigolosa, essenziale, ma anche originale e d'impatto.
In questo primo volume manca ancora un'attenta caratterizzazione dei personaggi, ma vi consiglio di non fermarvi qui, perché il meglio deve ancora arrivare. Mignola, come ho già detto, lavora meglio da solo e offre il massimo nelle storie brevi di cui parleremo più avanti.
Piccola curiosità, nota al mondo intero. Quindi non è nemmeno una curiosità. Guillermo del Toro ha girato due film ispirandosi al mondo di Hellboy, film che hanno portato a casa un discreto successo e hanno soddisfatto buona parte dei fan del fumetto, ma fidatevi che l'originale rimane e rimarrà sempre migliore sotto ogni punto di vista. Non è una regola che vale per tutti i libri e tutti i fumetti, ma in questo caso vale eccome. Con tutto il rispetto che ho per Del Toro, ovviamente :))

Ron Perlman interpreta Hellboy


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