L'onore, la gloria di un uomo, si manifestano nella sua coerenza e nel rispetto degli altri, non nella forza o nell'avventatezza.
Titolo: "I confini di Trisa"Autore: Cristiano CiardiPagine: 356Prezzo: 14.04TRAMAL'uomo era riuscito a sopravvivere, a lottare per trovare il proprio posto in bilico tra la violenza e i sogni. Esseri fragili tra le belve del mondo, costretti per secoli a nascondersi negli anfratti della terra o ad abitare isole confinate dal mare. Esseri d'animo plasmabile, ossessionati dalla bellezza dei propri sogni immortali, trattenuti dalla terrena resistenza del sangue. Il Regno era l'unica speranza in quel mondo in lutto. Culla di rettitudine, argine ai turbamenti umani, barriera contro la furia sparsa sulla terra.
RECENSIONEUn tempo i Santri, animali stupendi e forti, vivevano insieme agli umani ed era grazie a loro se l'uomo non veniva attaccato da bestie affamate, se era riuscito a espandere il proprio regno e a godere di una certa tranquillità, ma si sa l'uomo non è mai contento e così pur di possedere di più se n'è fregato della pace, della quiete, di ciò che già aveva ed è entrato in conflitto con i Santri.Questi animali sono diventati così il nemico, l'ostacolo da distruggere per ottenere il dominio e risultare superiore e nel tempo per i bambini sono diventati i veri cattivi, coloro che hanno ucciso e portato il regno alla rovina.Un uomo però, che conosce la vera storia e che possiede antichi e sani valori, potrebbe essere in grado di far capire ciò che è giusto: Efero.Efero è un grande protagonista: è di umili origini, è onesto, valoroso, coraggioso, con la giusta dose di razionalità e istinto, sa ascoltare e amare la natura ed è molto dolce con la bambina che gli è stata affidata.L'autore descrive l'ambiente in modo particolareggiato e ci fa conoscere le leggende, i racconti dei tempi andati e le tradizioni del regno. Ho letto una sorta di specchio dei nostri tempi, perché i veri valori si stanno perdendo, la natura non conta quasi più niente, si desidera sempre di più e c'è sempre questa lotta per far vedere chi è superiore. Oltre a ciò ho trovato altre somiglianze, come gli Uomini del cielo, che potrebbero essere i nostri alieni, esseri che pochi dicono di aver visto davvero, ed elementi che invece sono migliori della realtà, come i Consiglieri del Regno, un mix tra Chiesa e governo, che devono seguire regole giuste e sensate, anche se ovviamente anche tra di loro non mancano le mele marce.La storia mi è piaciuta molto, provoca tante emozioni e fa desiderare qualcuno come Efero, che lotti per la giustizia, che porti la speranza a chi l'aveva persa e sia un esempio da seguire. Sono presenti tanti nomi, particolare tosto per me visto che ho problemi a memorizzarli tutti, ma i nomi dei personaggi davvero importanti mi sono entrati subito in testa.I confini di Trisa parla di battaglie, ma anche di fedeltà, amicizia, amore e contemplazione della natura. Mi auguro che venga scritto presto il secondo libro, perché il finale mi ha proprio spiazzata.
L'AUTORE
C’era un tempo in cui disegnavo mappe di mondi immaginari, poi scrivevo poche pagine: l'inizio di un racconto fantasy.
La prima di queste storie risale a più di dieci anni fa. Ripresi spesso in mano quelle mappe accorgendomi che, nella mia testa, facevano parte di qualcosa di più ampio e articolato. Così, una sera qualunque di tre anni fa, cominciai a scrivere quello che sarebbe stato il prologo di questo romanzo. Creai la Terra di Prama, il mondo nel quale si svolge la storia de I Confini di Trisa, immaginando storie tra le montagne, villaggi di pastori sperduti tra i pascoli, fiumi come confini, montagne invalicabili, coste frastagliate come luoghi di agguati, isole come piccoli regni. Nella Terra di Prama vivono popoli diversi, le cui caratteristiche sono frutto dell’adattamento all’ambiente, al clima e soprattutto all’altitudine, un’idea ispirata da quanto accade agli alberi con il cambiamento dell’habitat.Così è nato questo primo romanzo e ciò che seguirà….In questi anni ho scoperto che per me la scrittura è un modo per rallentare, per vivere, attraverso i personaggi, luoghi ed epoche diverse, tempi in cui la vita era scandita dalle intemperanze della natura, tempi in cui l’uomo non era un estraneo nel mondo. A pensarci bene, a spingermi verso la scrittura è stato il desiderio di raccontare storie in cui il genere umano non fosse padrone assoluto e incontrastato, ma immerso in una realtà in cui la natura ha ancora il potere di condizionare la vita quotidiana e di uccidere con spietata equità. E poi in me è cresciuto il desiderio che hanno coloro che iniziano a scrivere: esprimere pensieri, descrivere reazioni e mutamenti, vissuti in prima persona o accaduti a persone conosciute. Scrivere questa storia non è stato semplice, ma mi ha dato molto ed è stata una grande esperienza umana e creativa.
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