Chrissie Manby, nata e cresciuta a Gloucester, vive a Londra. Quando non è impegnata davanti al computer a scrivere nuove storie, ad aggiornare il suo sito (www.chrismanby.co.uk) o a mandare messaggi su Twitter (dove la si trova come @chrissiemanby), cerca ispirazione facendo shopping in sfiziosi negozietti londinesi e prendendosi rilassanti pause in centri benessere. I due matrimoni è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
Recensione:Confesso che ho un debole per i matrimoni. Per le proposte di matrimonio. Per i fidanzamenti che terminano con un bel "Sì, lo voglio".Vado pazza per tutto quel che l'organizzazione di un matrimonio comporta, per tutti i piccoli dettagli che contribuiscono a rendere quel giorno unico e speciale. In un'epoca in cui anche questo legame è vissuto come temporaneo, come usa e getta, come qualcosa di facilmente dissolubile, io credo nella sua forza, nella sua bellezza e nella sua, anatema degli anatemi, eternità!Mi piace pertanto ritrovarlo nei libri, nei film o telefilm: I due matrimoni della Manby mi è apparso come il romanzo ideale per immergermi un po' in una romantica atmosfera d'amore, che ben si concilia con l'estate e la sua voglia di leggerezza.
Mi son convinta a leggerlo anche a causa della cover che richiamava gli stessi sposini che avrei scelto per la mia Wedding Cake (ma che all'epoca non sono riuscita a trovare...), grazie a una trama ingannevolmente carina e che sapeva tanto di chick-lit: proprio quello che cercavo. Eppure questo romanzo si è rivelato la delusione delle delusioni.Dopo averlo letto, non posso continuare a definirlo chick-lit perché farei un dispetto a quel genere narrativo: la storia che la Manby sviluppa è piatta, prevedibile, noiosa. Inutile forse è l'aggettivo che la definisce in maniera migliore. Mi dispiace andarci giù pesante, ma non son riuscita a salvare nulla. Si assiste parallelamente alla storia delle due protagoniste e al loro opposto modo di affrontare le nozze: in maniera semplice e silenziosa l'una, ostentata e esagerata l'altra. Le protagoniste stesse non sono altro che la rappresentazione di due stereotipi portati all'eccesso: ad agire secondo giustizia e nel rispetto degli altri c'è Kate, a comportarsi egoisticamente, calpestando chiunque si trovi a portata c'è Diana. Ovviamente ognuna delle due avrà il finale che, moralisticamente e prevedibilmente, questo tipo di personaggi merita.Non si ride, non ci si emoziona, non si viene coinvolti. Sono due matrimoni a cui i lettori non si sentono invitati, ma si ritrovano ugualmente ad assistere freddamente allo svolgersi degli eventi.
Per ravvivare la storia è stato introdotto il triangolo amoroso, ma nessuno dei due uomini che ne fa parte è all'altezza del ruolo. Per far commuovere i lettori l'autrice ha aggiunto lo spauracchio del tumore, ma neanche la malattia riesce a dare un tono alla storia. E neanche i parallelismi con Lady D o Kate Middleton svolgono la loro funzione: risulta tutto costruito a tavolino, cercando di inserire in maniera furba quegli elementi che avrebbero potuto toccare le corde giuste delle lettrici, soprattutto. Purtroppo, l'unico meccanismo che riescono ad innescare è un bello sbadiglio e nulla più. Se avete voglia di leggere qualcosa di carino, leggero ed estivo, non buttatevi su questo romanzo: vi farà solo venire voglia di abbandonare il libro e pentirvi di averlo iniziato.
Titolo originale: Kate's WeddingAutore: Chrissie Manby
Traduttore: Chiara SalinaEditore: Tre60Pagine: 380Isbn: 9788867020126Prezzo: €9,90
Valutazione: 1 stellinaData di pubblicazione: 17 Maggio 2012