[Recensione] I Figli di Baal – I Giardini dell’Essere

Creato il 18 luglio 2014 da Queenseptienna @queenseptienna

Titolo: I Figli di Baal La Guida Rossa
Autore: Francesca Costantino
Editore: Armando Curcio Editore
ISBN: 9788897508809
Fomato: Cartaceo, Ebook
Lingua: Italiano
Numero pagine: 480
Prezzo: 14,90 €
Genere: Fantasy – Sword and Sorcery/Urban
Voto:

Trama: Cancellate quanto sapete della storia del pianeta. I Figli di Baal inaugura la Nuova era del genere umano. Ispirato ai giochi di ruolo cult D&D, Diablo e Baldur’s Gate, prosegue il pluripremiato urban fantasy dedicato al dio Baal e alla Città d’Oro. Stavolta i protagonisti, il negromante Jason, la maga nera Victoria e il cantante rock Sean affronteranno i loro incubi peggiori, sullo sfondo dell’11 settembre. In dubbio se scegliere il bene o il male, saranno facile preda del demone Mephisto. I ragazzi, tre aspetti del dio di Venere e Atlantide, Baal, affronteranno scontri epocali e prove estenuanti: la dipendenza dalla droga, l’Inquisizione, la sete di potere. Se sconfitti, presto si spalancheranno le porte degli Inferi sulla Terra. Eppure, ci insegnano, anche nella situazione più difficile abbiamo tutte le risorse per farcela, basta indirizzare i propri pensieri verso obiettivi colmi d’amore, in nome dell’evoluzione per l’intera umanità.

Recensione:Rabbia. Non saprei descrivere diversamente ciò che ho provato leggendo questo libro. Direi addirittura che, come appassionato fantasy, mi sono addirittura offeso. Ho letto decine di racconti o romanzi fantasy di esordienti, ho avuto a che fare con un mare di promettenti scrittori che, scoraggiati dalla poca professionalità delle case editrici italiane, hanno gettato la spugna. Poi leggo questa roba e in una cover in cui capeggia il nome di Armando Curcio Editore e siccome non sono già abbastanza infuriato trovo per la rete solo recensioni positive. Non una una e dico una negativa! Ora, sta a voi decidere se ho torto, intanto vi mostro le mie ragioni.

Come molti avranno notato ascoltando il nostro podcast, non ho amato Diario di un sopravvissuto zombi. Il motivo è semplice, il protagonista mi sembra troppo fortunato, trova tutto ciò di cui ha bisogno nel momento giusto. Ora lo sto rivalutando, al confronto dei personaggi di questo romanzo, il militare di quello di J.L.Bourne sembra Fantozzi. Giusto per dire, loro sanno solo il francese e Victoria (la protagonista del romanzo) viene salvata da un tizio che le dice:

...per tua fortuna un ramo della mia famiglia è proferato in Francia, un paese che io stesso ho visitato più volte.

Inoltre il suo compagno di viaggio aveva studiato l’inglese! Come se non bastasse vengono trasportati ai giorni nostri proprio quando l’altro “prescelto” sta dando un’audizione per scegliere un tastierista. Sulla tempistica magari ci siamo, probabilmente il mago che l’ha trasportata in quell’era ha scelto il momento giusto, ma guarda caso Victoria sa suonare il pianoforte.

Stop. Fermi un attimo, qui c’è l’altra assurdità: sapete come ha imparato a suonarlo? Guardando un pianoforte e sedendosi. E non suona l’alfabeto inglese o il jingle della Barilla, ma Piano Man. Questa. Non sa manco leggere le note, ci va a intuito. Un po’ come se mi portassero a casa di Walter White e imparassi a fare la metanfetamina al 96% facendo un paio di tentativi. E ha anche successo, la prendono fra un mare di candidati!

Comunque il tizio che salva Victoria è un giornalista freelance che intervista il gruppo e corre al New York Times per vendere lo scoop. Passa la sorveglianza all’entrata e comincia una rocambolesca fuga alla Blues Brothers che però s’interrompe con le guardie che gli puntano la pistola. A quel punto:

Una ragazza piuttosto insignificante, moretta e con i capelli cortissimi, si avvicinò alle guardie.
"Ti ricordi di me? Sono Kathy delle scuole elementari, ti stavo sempre appiccicata perché mi piacevi tantissimo! Cosa ci fai qui?

Ed essendo la segretaria del direttore gli fa avere subito un appuntamento. Però gli fa anche presente che dev’essere lui a convincerlo, che lei non può fare nulla per raccomandarlo. Porco Nagash, è davvero sfortunato il tizio…

Che poi fino ad adesso ho parlato delle parti che si possono seguire, visto che la narrazione e la linea temporale sono delle peggiori. Il romanzo si svolge durante la rivoluzione francese, subito dopo si va all’inquisizione (e vabbè, tanto è fantasy), per poi spiegare come la protagonista sia stata catturata e condannata, poi si va ai giorni nostri e poi si torna nel mondo “fantasy” durante il suo addestramento da maga per tornare di nuovo al punto iniziale in cui è stata catturata dai francesi. Il tutto raccontato in mille modi diversi, dalla terza alla prima persona fino alla protagonista della storia che termina la frase del narratore!

A proposito della protagonista, si tratta di una maga nera che fa tutto tranne la maga nera. Bisogna dire che l’autrice spiega la sua idea di magia: la magia nera è quella d’attacco, quella bianca è quella da difesa e quella rossa è per gli indecisi (e non scherzo). Comunque, tornando alla nostra maga nera durante il romanzo si trasforma in titanio per non essere bruciata dalle fiamme, spara dardi di luce, si sdoppia stile Naruto con incitamenti stile “Forza ragazze”, legge la mente, comunica telepaticamente con un drago, fa uscire dal proprio corpo il suo spirito, ha le visioni e vola. Ed è incinta. Particolare importante visto che partorisce all’interno della bocca di un drago per poi riprendersi quasi subito. La bambina poi (che fra parentesi si chiama Pam, giusto per richiamare una sparata), cresce tutto d’un botto perché figlia di un elfo.

Ah l’elfo Matthew… Fantastico, mi ero già lamentato per la scelta dei nomi nella precedente recensione (vabbé, qui il lama capo dei monaci shaolin decide di chiamarsi Arthur), ma ora si che diventa un personaggio ridicolo. In una scena attaccano un’isola, ma i maghi indecisi, quelli rossi, iniziano a sparare palle di fuoco. Preoccupato per il fatto che le vele si brucino, magari le navi erano fatte di materiale ignifugo, e avendo un vice che si trasforma anche in drago secondo voi che fa? Gli dice di andare a massacrare l’esercito nemico? No, gli chiede di andare dalle altre navi a comunicare la ritirata. Più avanti si trasformerà comunque in pantera, visto che affronteranno un mostro nell’isola. Il drago è meno figo quando sono a terra. Ciò che mi stranezza comunque è: sto tizio gira nudo o i vestiti si trasformano con lui?

Nessuna vera citazione, addirittura nell’appendice parla di Drow citando Dungeons & Dragons (figurati se puoi sentire il nome di Salvatore), l’unica che ho riconosciuto e che mi ha fatto spegnere l’ebook per una settimana è:

Quale miglior forma di piacere di può essere che prolungare l’attesa del piacere stesso?

Mancano anche i momenti comici, le battute inserite immagino debbano fare ridere e magari posso anche dire di essere pignolo sotto questo punto di vista, ma non potete dare un criceto a un soldato enorme e fargli dire “il mio piccolo-grande criceto spaziale” in uno stradannato Sword and Sorcery!

Perlomeno stavolta c’è una parvenza di finale. Aperto, ma pur sempre finale. Tanto non leggerò il prossimo, che lo facciano i giudici che hanno dato premi a questa sottospecie di romanzo.

Sono avaro di voti alti, ma non ho mai dato così poco a un libro su Scrittevolmente. Magari potrei sbagliarmi su uno o due punti, ma ho trovato così tanti motivi per non leggere I Giardini dell’Essere da potermi permettere un giudizio tanto negativo e, badate bene, non li ho elencati tutti nella recensione. Non ho detto che la protagonista non ha mai visto un paio d’occhiali (e viene dalla rivoluzione francese), non ho parlato del maestro di magia nera che sbaglia un incantesimo ed evoca una specie mucca (scena che dovrebbe far ridere), del mutaforma che può trasformarsi in qualsiasi animale volante ma sceglie un lupo per saltare di pietra in pietra… Persino la sinossi è fatta male, quando l’ho inserita nell’articolo mi sembrava d’aver copiato quella del libro precedente! Insomma, se siete appassionati di Urban o S&S state lontani da quest’insulto alla letteratura fantasy. Se invece amate young o new adult, andatevi a leggere libri young o new adult.


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