Titolo originale: Der verbotene Fluss
Genere: thriller, storico
Costo di Copertina: 12.00 euro
Quando ho saputo della pubblicazione di questo romanzo la mia bramosia libresca ha raggiunto picchi a dir poco vertiginosi e, lo ammetto, quando ciò accade la mia aspettativa cresce in modo esponenziale con l'attesa. Come molti altri libri, I misteri di Chalk Hill ha atteso parecchio - nella vertiginosa pila sul comodino - prima di esser preso in mano con la tranquillità necessaria a iniziarne la lettura. Premetto che, dopo il fantasy, il thriller (storico o contemporaneo che sia) è tra i generi letterari che più prediligo; le vicende narrate, per soddisfarmi, devono essere capaci di catturare la mia curiosità e, requisito fondamentale, non troppo ovvie nella risoluzione dei misteri che ruotano attorno ad esse.
Come anticipatoci dalla descrizione nel retro del romanzo, I misteri di Chalk Hill promette - e mantiene - di far rivivere ai lettori le atmosfere di Jane Eyre con un pizzico di suspense e una storia romantica e misteriosa.
La protagonista ricalca le orme dell'eroina di Charlotte Bronte, il cui nome fa l'occhiolino proprio all'autrice britannica, approdando nella cerchia familiare della piccola Emily: un clima provato dalla prematura scomparsa della signora della casa, su cui vige il più massimo riserbo da parte di tutti i dipendenti e di Lord Andrew stesso. I collegamenti a Jane Eyre sono molteplici e tutti coloro che ne hanno letto il romanzo non avranno alcuna difficoltà a scovarli. Per quanto riguarda la storia romantica e misteriosa promessa direi che c'è anche se, vi metto in guardia, non vi viene dato molto spazio. Infatti, è qualcosa di molto leggero che, per gran parte del romanzo, viene intuita in una sorta di "vedo non vedo" che, sinceramente, ho apprezzato. Nonostante le storie d'amore mi piacciano, in questo caso, l'avrei vista più come una stonatura che un punto a favore.
Proseguendo nella narrazione, il lettore accompagna le indagini di Charlotte alla scoperta di tutto ciò che circonda la morte di Lady Ellen.. tuttavia, una piccola pecca c'è: già a metà romanzo (se non prima) ero riuscita a capire una cosa che non vi svelerò. Visto che non mi ritengo particolarmente acuta alla Sherlock Holmes, direi che il punto in questione è stato trattato in modo un po' troppo scontato. Ho apprezzato molto, anche se avrei preferito ne venisse dato più spazio, l'inserimento della scena nel Druid's Grove (non piacerebbe poterlo vedere anche voi coi vostri occhi?).
I personaggi che incontriamo, a partire dalla protagonista, sono tutti ben caratterizzati e capaci di suscitare, ciascuno, ben determinati sentimenti. Il lettore è portato a immedesimarsi con la protagonista e a trovare irritante, almeno per quanto mi riguarda, altri come Nora e Lord Andrew.
Giungo al termine di questo mio commento consigliandone la lettura agli amanti del giallo e a coloro che amano le ambientazioni storiche (a mio avviso trattate davvero bene). Un testo dallo stile scorrevole e mai noioso che saprà piacevolmente intrattenervi in una giornata autunnale.