Recensione ''I ragazzi di EFP — Niente è come prima'' di AA. VV.

Creato il 11 febbraio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Khristh C. Z. Non permettere mai che qualcuno venga da te e vada via senza essere migliore e più contento. Maria Teresa di Calcutta
Titolo: I ragazzi di EFP – Niente è come prima Autore: I ragazzi di EFP Casa editrice: UR Editore Genere: Narrativa Pagine: 150 Prezzo: 14 € Data di pubblicazione: 11 novembre Trama: La vita non scorre mai lineare. Nemmeno tra i banchi di scuola. Nemmeno nella spensierata e onnipotente età dell’adolescenza. Incontri, luoghi, sogni, drammi finiscono per far deviare l’esistenza su percorsi accidentati o avventurosi. E la cambiano nel profondo. E poco importa che dietro l’angolo ci sia la felicità o una grande tristezza. L’unica certezza è che, da quel momento in poi Niente è come prima. Le dieci storie di questo libro, vincitrici di un concorso di qualità promosso da UR Editore con il portale EFP, raccontano in uno scorrere multiforme di generi, che vanno fino al giallo e al fantasy, altrettanti percorsi di vita in ambito scolastico. L’ambientazione , del resto, non è casuale. La scuola racchiude un mondo in gran parte sconosciuto a chi non vive quell’esperienza come studente o come insegnante. Al tempo stesso la scuola è filtro della vita che pulsa al di fuori di essa. I protagonisti dei racconti, tutti studenti delle scuole medie e superiori, e tutti alle prese con un evento imprevisto, saranno costretti a fare i conti con se stessi e la realtà che li circonda. Che, come in un gioco di specchi, chiama tutti noi a riflettere sulle nostre esistenze. 
Recensione Leggere queste pagine è commuoversi e sorridere, fogli di carta ricchi di sentimenti semplici e puri; è come tuffarsi nel passato e ricordare quando noi, adolescenti con tante idee per la testa e sogni, aspettavamo il momento fortuito che ci avrebbe fatto volare in alto, sino al raggiungimento dei nostri desideri più voluti. Parliamo di sogni a volte infranti e desideri di giovani ragazzi, come noi. Noi che eravamo e che forse, ancora, dei giovani sognatori lo siamo. Perché non si smette mai di credere in qualcosa. Sarà sicuramente facile immedesimarci nelle parole di questi ragazzi. E' un farsi avvolgere da emozioni dolci, tristi, fugaci e passioni forti che vivono una realtà alle volte crudele ma che, con un tocco di ricettività e tanta accortezza, ti catapultano in un libro scritto da qualcuno con la passione per la scrittura o il semplice desiderio di saper far ascoltare la propria voce. Sto parlando di loro: i ragazzi di EFP.

EFP è la sigla di un famoso sito sul mondo del web che significa "Erika Fanfiction Page", nel quale è facile trovare ogni genere di racconto, anche a puntate, liberamente ispirato da un’opera classica, un telefilm, sino ai tanto amati compagni della nostra infanzia e adolescenza: i cartoni animati. Ma veniamo al libro in sé: ''Niente è come prima''. Già dai primi racconti sono rimasta colpita per le tematiche scelte: sono argomentazioni attuali e di grande risalto e, a dispetto della semplicità con cui sono stati esposti, sono stata rapita da ogni racconto, profuso di pensieri ed emotività che rendono realmente partecipe il lettore alle sofferenze dei protagonisti. Sono storie che raccontano di emarginazione e di scoperta. 
Ad esempio, la storia che descrive con discreta attenzione di una ragazza talmente bella da esser scambiata per donna, quando in realtà non lo è, creando così una sorta di crisi ma anche una riflessione molto semplice da parte del protagonista circa l'omosessualità. Per arrivare, poi, alla solitudine di una pianta che, piano e con profonda nostalgia, attende di esse curata da quella che reputa un'amica la quale, triste a causa della morte precoce di un'amica, si sta lentamente lasciando morire. Altra storia interessante e che mi ha fatto sorridere è quella di una ragazza viziata e con poca voglia di studiare fino a quando con, enorme scetticismo, si fa aiutare dalla voce di un fantomatico personaggio francese, per catapultarci infine nel mondo di un Alessandro Magno dei nostri tempi, nel quale verrà nominata la famigerata pietra filosofale custodita dall'altrettanto famoso Aristotele. Il messaggio qui è palesemente chiaro: non abbandonare mai la cultura
Infine, vorrei spendere poche parole per due tematiche davvero forti. Sto parlando della malattia che dilania irreversibilmente in molti casi le giovani vite, come nel caso del racconto che parla del cancro malefico. Una bestia che uccide già l'animo di chi, purtroppo, è costretto a subirne le conseguenze. E poi, un argomento forse meno pesante è il caso di una quattordicenne celiaca. 
Ogni racconto lancia un messaggio e sta al lettore coglierlo. Sono solo dieci racconti, alcuni dei quali mi sarebbe piaciuto scoprire in virtù della loro semplicità. Altri un po' meno, per la tragicità del tema non proprio adatto ad un pubblico dall'animo sognatore, con la voglia di rilassarsi senza troppe paranoie a livello emotivo. Un libro che serberò nella mia libreria con occhio attento, perché sono certa qualcuno degli autori avrà sicuramente fortuna in questo campo. Questo e altro, come immensa sensibilità, delicatezza, tanta armonia e dedizione, si possono trovare in queste pagine, per far riflettere soprattutto e magari godere della compagnia dei fantasmi del nostro passato e del nostro presente, perché chi non ha un po' vissuto, se non direttamente per via traverse o tramite amici molto vicini, storie simili?

Qui di seguito ho voluto raccontarvi il mondo di EFP, ottimo trampolino di lancio a mio parere e una manna dal cielo per chi vuol una sera svagarsi con delle letture semplici, gradevoli e per rivivere, perché no? La vita dei loro beniamini tramite una fan fiction e scoprire storie originale di diverso natura terminando la lettura soddisfatto e pieno di entusiasmo. Chi poteva raccontarci questo universo parallelo se non la creatrice del sito?


INTERVISTA A ERIKA Vi presento qui di seguito Erika, la webmistress di EFP e, successivamente, una bella intervista a Lara Manni, che ha mosso i suoi primi passi sul medesimo sito divenendo ad oggi una scrittrice molto amata. Intervista a Erika, una ragazza che dico: ‘’simpaticamente in ombra’’ dietro il sito EFP, del quale io sono stata piacevolmente felice di ottenere un’intervista dal momento che lei è una persona molta discreta, riservata e aggiungerei molto carina e disponibile.

1.   Ciao Erika, prima di tutto ti ringrazio per aver accettato di rispondere a qualche domanda per il nostro blog. In secondo luogo sono davvero felice in quanto nel mio piccolo, rappresentate e scrittrice nel sito EFP, di far la tua conoscenza. Vorresti presentarti ai lettori del nostro blog? Innanzitutto, grazie per questa calorosa accoglienza. Come persona sono abbastanza riservata, mi limiterò a dire che sono ancora sotto i trent'anni e non sono di origine italiana. Ma vivo in Italia da quando ero una bambina, questo paese ormai è la mia casa. 2.   Sei colei che ha creato il primo e più grande sito italiano di FanFiction. Com'è nata l'idea e come si è evoluta nel tempo? Come gestisci questo grande sito che raccogli innumerevoli FF di ogni genere? L'idea di EFP è nata da altri siti di fanfiction. Siti come Fanfiction.net e l'IM-FA, un archivio italiano di fanfiction che nel 2001, con le sue 300 storie, era il più grande d'Italia. EFP ha avuto inizio come pagina personale. Era mia intenzione pubblicarvi solo una mia traduzione e una storia scritta da me. Questo progetto si è espanso rapidamente fino ad accogliere prima le storie di altri autori che mi piacevano e quindi le storie di tutti coloro che mi inviavano la loro fanfic. Come gestisco un sito con fanfic di ogni genere? Ho imparato col tempo. Ho adattato EFP alle esigenze di chi lo visitava, il sito è cresciuto assieme a loro. 3.   Ti aspettavi il successo riscosso da EFP? No, non l'ho cercato come scopo nel progetto di partenza. La popolarità di EFP è venuta da sé. Forse per mancanza di concorrenza, sicuramente perché mi sono sforzata di capire cosa volevano le persone da un sito di fanfiction, sia in termini di migliorie tecniche che a livello di 'ambiente', ovvero di moderazione desiderata. 4.   Cosa ne pensi del mondo dei fan writers? (un cenno ad alcune critiche magari?) Criticare i fanwriters sarebbe come sputare nel piatto in cui mangio. Non lo farei per principio, ma soprattutto perché, se devo descrivere il mondo dei fanwriters, le prime cose che mi vengono in mente sono solo positive. Sono persone che scrivono gratis, spesso con passione, aprendo se stessi su un foglio di carta (virtuale). A parità di caratteristiche, costituiscono una comunità che non presenta problemi differenti da quelli di una qualunque moltitudine di persone che si ritrova a convivere in uno stesso ambiente. C'è chi loda, chi segue, chi innova, chi critica, chi si esprime, chi crea problemi e chi li risolve. I fanwriters? Scrivono perché vogliono dire qualcosa e poterlo condividere. Tutto qui.
5.   Sappiamo bene che EFP è ormai un punto di lancio per molte giovani promesse della scrittura in Italia. Cosa ne pensi del successo che hanno riscosso Lara Manni e Virginia De Winter che hanno mosso i loro primi passi proprio su EFP? Sono due autrici che hanno raggiunto l'obiettivo della pubblicazione grazie al loro talento e alla loro perseveranza nello scrivere; sul sito erano autrici di storie con molti capitoli, con personaggi accattivanti e una struttura corposa e complessa, paragonabile ad un libro. EFP ha permesso loro di essere identificate dalle persone coi contatti giusti, ma è stato solo un mezzo. La mia speranza è che possa esserlo per altri, poiché tanti avrebbero molto da dare nelle librerie. 6. Parlando di Niente è come prima, come mai avete deciso di partecipare ad un concorso indetto dalla UR editore? In realtà è stata la UR Editore a contattare EFP, per organizzare questo concorso insieme. A loro va il merito di aver voluto questo progetto e di averlo portato fino in fondo. 7.   Su che criterio sono state scelti i racconti inseriti nel libro? E' stato chiesto all'utenza di EFP di partecipare con una proposta di trama per un racconto breve. Le trame sono state sottoposte al giudizio degli utenti del sito, che hanno potuto votare le 30 che preferivano (tra quasi 800 proposte). Il loro voto ha contato per il 70%, mentre quello della giuria tecnica (formata da me e da persone della casa editrice) ha contato per il restante 30%. Gli autori delle 30 trame selezionate hanno sviluppato il racconto proponendolo all'attenzione dell'editore, che ne ha selezionate 20 finali, da pubblicare in due libri. 8.   Come mai la scelta di utilizzare il tema scuola e adolescenza? E' stata ancora una volta una scelta della casa editrice. Si puntava a parlare ad un pubblico giovane - di un pubblico giovane - che coincide in larga parte con quello di EFP. L'ambiente scolastico è quello in cui si muovono abitualmente; non è stata considerata una limitazione alla loro fantasia. 9.   Quali sono state le fasi della realizzazione del libro? Quali sono state le soddisfazioni nel veder realizzato questo bellissimo progetto?  Il libro è stato sviluppato nel giro di un anno, dal momento della prima proposta da parte della UR Editore. In estate, dopo la fase di selezione, erano pronti i racconti. A settembre era stato completato il lavoro di editing e quindi si è proceduto a rifinire tempi di distribuzione e promozione. La soddisfazione è arrivata in tre momenti. Quando ho letto i racconti in anteprima, pensando che per alcuni di loro avrei sborsato denaro anche senza sapere nulla su chi erano gli autori. Quando mi sono ritrovata il libro, con la sua bella copertina lucida, tra le dita; è stato come assistere ad una nascita, dopo un lungo e laborioso parto. Infine, quando ho potuto prendere il libro in una libreria. Sono stata così fiera che ho voluto farmi una foto con l'opera, da pubblicare sul sito. Era la prima volta, in dieci anni, che mostravo il mio volto su EFP. 10.Tramite la lettura del libro ho scoperto con enorme sorpresa che avete realizzato ogni cosa senza l’aiuto di esterni eccetto la casa editrice. Questo è un modo per dimostrare che il futuro anche riguardo la lettura è in internet?  Sembrerò ripetitiva, ma ancora una volta l'idea è della casa editrice. Loro volevano un libro di EFP, creato e lavorato da EFP. Hanno ritenuto di poter lavorare con persone che scrivevano tutti i giorni per passione. Sono stati ripagati dalla collaborazione seria e partecipe di chi ha risposto al loro appello per leggere le storie o per correggere le bozze, offrendo a propria volta un'occasione per avere un primo contatto con un ambiente di lavoro - il mondo dell'editoria - che è d'interesse per molti di coloro che scrivono su EFP.
11.Tu sei una scrittrice? Avresti piacere di scrivere o veder pubblicato un tuo racconto? Piuttosto avrei enorme piacere a veder pubblicate storie che finora ho potuto leggere solo su EFP e che pagherei per vedere su carta. Io? Ho aperto EFP per scrivere e tradurre fanfiction. Sono passata a gestire il sito, è la mia maggiore abilità.        12. Puoi dirci qualcosa sui giovani scrittori che hanno partecipato alla realizzazione del libro? Abbiamo persone che scrivono da anni, autori che si impegnano su EFP con tante fanfic e persino esordienti alla prima opera. Liceali, universitari, giovani già inseriti nel mondo del lavoro... Si percepisce una differenza nello stile, ma in tutti i racconti emerge un messaggio, una personalità, che mi ha portato a vedere la scuola in maniera diversa da come la ricordavo. Ho scoperto un mondo più ricco, fatto di dolori, desiderio di sorpresa, voglia di scoprire e riflettere. Se fosse venuto fuori un libro pieno di turbe adolescenziali amorose non mi sarei stupita (avrei anche potuto trovarlo piacevole). Lo spaccato di punti di vista? Mi aspettavo più omogeneità, è stata una sorpresa. 13.Cosa ti aspetti dal futuro? Avete altri progetti in cantiere? Il futuro è quello che creerò. Penso di aver fatto una pessima citazione di qualcuno famoso, ma per ora ho tanti progetti a cui preferisco dare concretezza prima di passare a descriverli. Nelle intenzioni, voglio dare agli utenti di EFP maggiori possibilità di interazione - su nuovi fronti - e anche maggiore visibilità e opportunità nel mondo editoriale. Questo non dipende solo da me, ma farò del mio meglio per renderlo possibile.
14.Erika, ti ringrazio per aver accettato il mio invito. E' stato un piacere averti come ospite su Diario. Vorresti aggiungere qualcosa prima di salutarci? Sì: grazie. Per aver voluto dedicare tempo e spazio a questo progetto. Un saluto a tutti quanti Erika, webmistress di EFP .

INTERVISTA  A LARA MANNI Infine un grazie va anche alla disponibilità di Lara Manni, che ho avuto il piacere seppur indirettamente di intervistare e della quale vi lascio queste risposte davvero interessanti e piene di incoraggiamento per chi come noi della scrittura farebbe una carriera. Parole che condivido pienamente. 1.   In occasione dell’uscita del libro per la UR editore – I ragazzi di EFP – Niente è come prima, abbiamo pensato a te in quanto hai mosso i primi passi nel mondo della scrittura sulla piattaforma EFP. Ci puoi dire quanti anni fa hai cominciato e perchè hai iniziato a scrivere fanfic? Mi sono iscritta al sito nel 2006, ho cominciato a scrivere un anno dopo, per divertimento e per curiosità. Per mettermi alla prova, anche: fino a quel momento, sono stata soprattutto una (forte, fortissima) lettrice. Il fan-writing mi ha permesso di “essudare” quel che avevo letto fino a quel momento. 2.   Come hai scoperto il sito EFP? Navigando, per puro caso. Sono diventata frequentatrice abituale quasi subito. 3.   Come ti sei trovata in quel mondo? Molto bene. Ho avuto ottime interazioni con i lettori e ricevuto consigli che ho fatto miei in fase di editing per la versione romanzo. Unico neo, un plagio: dove l’intervento di Erika è stato immediato e determinante. 4.   Scrivi ancora nel sito EFP? Raramente, ma lo faccio. Ho postato su Efp un piccolo racconto che è poi andato su Autori per il Giappone, e di tanto in tanto sperimento cambiamenti di stile e di direzione narrativa proprio su Efp. In poche parole: non lo lascerò mai. 5.   Cosa pensi dell’uscita di questo libro, credi sia un buon punto di lancio per chi come te vuol farsi strada nel mondo dell’editoria italiana? Penso che sia cosa buona a prescindere. Farsi largo nel mondo dell’editoria (cosa che non voglio affatto: io voglio scrivere) è e diventerà sempre più difficile. La crisi è fortissima e non dipende tanto dal fattore economico ma da una superproduzione spesso casuale e frettolosa. Il risultato è che molti editori stanno rivolgendosi a storie fatte in serie o a prodotti diversi (ricettari, e non scherzo). Ma è cosa buona perché permette di confrontarsi con lettori diversi da quelli che frequentano la rete. E a testarsi in vista di cambiamenti possibili che riguardano il modo di concepire l’editoria stessa come l’abbiamo conosciuta fin qui. 6.   Hai mai partecipato a concorsi o i famosi contest indetti da terzi nel sito? No. Sono piuttosto allergica ai concorsi in generale. 7.   La tua passione per la scrittura è nata sin da bambina oppure si è sviluppata nel tempo? Le due cose insieme. Da bambina scrivevo quadernoni di storie, ma non mi sono mai sentita adeguata e non le ho mai fatte leggere a nessuno. A sbloccarmi è stato proprio EFP. 8.   Penso di aver concluso questa intervista, colgo quindi l’occasione per ringraziarti della tua disponibilità. Vuoi dire qualcosa a chi come te scrive nel mondo di EFP o solo nel web? Sì. Andate avanti. Scrivete non per pubblicare ma perché amate scrivere. Siate grati a Erika per avervi donato un luogo per farlo. E, come diceva Ray Bradbury in un intervento sulle fan-fiction, cercate l’estasi. Vorrei infine far presente che una parte del ricavato della vendita sarà devoluta alla ADSINT ovvero Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori.

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