27 giugno 2011, la tribuna di Treviso
di Elena Livieri
Storia, natura, tradizioni popolari e culinarie, itinerari: la guida Folgarìa e il suo territorio (nella foto) curata da Michele da Caprile per Editoriale Programma, contiene tutto quello che è necessario conoscere per innamorarsi di quest’angolo del Trentino.
Della stazione turistica sviluppatasi ai piedi del monte Cornetto, circondata dal massiccio della Vigolana e percorsa dal Rio Cavallo e dal Torrente Astico, si scoprono pagina dopo pagina tutte le sue ricchezze.
Si parte dalla storia dell’antica e orgogliosa identità della «magnifica comunità folgoretana», da sempre legata per la sopravvivenza alla raccolta e trasformazione del legno di cui sono ricche le foreste che ricoprono i suoi monti, ai pascoli e alla lavorazione del latte e la produzione del formaggio. E dal secondo dopoguerra investita dal boom del turismo che ancor oggi rappresenta la principale fonte di guadagno.
La Folgarìa, un territorio caratterizzato da una notevole escursione altimetrica, che va da 500 a oltre 1.500 metri sul livello del mare, è meta di turisti che possono appagare su più fronti la loro voglia di vacanza.
La guida, infatti, propone numerosi itinerari naturalistici che si coniugano a quelli storico-culturali, alla scoperta delle costruzioni belliche arroccate sui monti o di chiese e santuari di cui sono ricchi il capoluogo e le sue sette frazioni (Carbonare, Costa, Guardia, Mezzomonte, Nosellari, San Sebastiano e Serrada).
Ma sono descritte anche le varie opportunità per gli amanti dello sport, d’estate e d’inverno, con decine di chilometri di piste da sci, un palazzo del ghiaccio aperto durante tutto l’anno e un palasport.
Una sezione della guida non poteva trascurare la gastronomia folgoretana che regala piatti tipici come il risotto al Teroldego, i canederli, lo strudel e lo zelten di origine tedesca, di cui vengono riportate puntualmente anche le ricette.
Diverse le schede tematiche che descrivono in modo dettagliato flora e fauna che caratterizzano l’altipiano, approfondimenti come quello sul biotipo di Ecchen, un’area di altissimo valore naturalistico, le descrizioni dei forti, come il Cherle e il Dosso delle Somme costruiti e utilizzati nelle due guerre e oggi meta di numerosissime visite.
Un intero capitolo del libretto è dedicato alla storia della Grande Guerra sull’altipiano di cui la Collezione Tommasi raccoglie centinaia di testimonianze.
Un colorato capitolo illustra, invece, i caratteristici murales di Guardia e, infine, ci sono le schede con i dieci itinerari per gli amanti del trekking, con dovizia di dettagli su percorsi, dislivelli e tempi di percorrenza.
La guida di Michele da Caprile, così si rivela uno strumento prezioso, quasi un must per scoprire e imparare ad amare la terra di Folgarìa.