Autore: Motorō Mase
Editore italiano: Panini Comics – Planet Manga
Periodo italiano: 2007 – 2012
Tankobon: 9 (in corso)
Genere: seinen, distopia, drammatico
Voto:
Trama: In una società senza guerra, lo Stato condanna casualmente 1 cittadino su 1000 alla morte fra i 18 e i 24 anni. Il fine dichiarato è l’aumento della “produttività sociale” spingendo i giovani a vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, e la Legge sulla Prosperità Nazionale pretende di realizzarlo attraverso l’inoculazione di letali nanocapsule, inserite a campione in un omonimo vaccino somministrato a ciascun cittadino al primo anno delle elementari, che esploderanno in una data predeterminata nella fascia d’età suddetta.
Recensione: Quello di Ikigami è un manga molto particolare che ho trovato recentemente in fumetteria e che mi ha subito affascinata per il suo carattere distopico.
Kengo Fujimoto è il giovane protagonista, un impiegato presso gli uffici dell’anagrafe, che ha talvolta un lavoro da triste mietitore. Lui, insieme ad altri colleghi preposti del suo ufficio, devono infatti consegnare gli Ikigami alle persone destinate a morire.
In un paese privo di guerre che però rischia di essere messo a rischio da episodi di ordinaria pazzia, il governo ha instaurato una “legge per la prosperità nazionale”. A ogni bambino di 6 anni viene iniettato un siero e una su mille di queste siringhe usate contiene una nanocapsula, che vent’anni più tardi si fermerà nel cuore del proprietario e lo ucciderà. Gli Ikigami sono i tesserini che certificano la data e l’ora del decesso e sono quelli che Kengo è destinato a consegnare.
Secondo il governo, in questo modo i giapponesi e le loro famiglie si sentono in dovere di dare il massimo, la natalità è aumentata insieme all’efficienza lavorativa e la criminalità diminuita, ma attraverso gli occhi di Kengo vediamo quali sono le reazioni del popolo a tutto questo.
Un manga affascinante basato sulla casualità e dall’orrore della consapevolezza che, qualunque cosa tu faccia nella tua vita, sarai il prossimo a morire.