Recensione : Il canto delle ombre, di Camilla Morgan - Davis

Creato il 22 marzo 2012 da Mik_94
{ There's a thunder in our hearts, baby }  Titolo:Il canto delle ombre
Autrice:Camilla Morgan- DavisNumerodi pagine: 216Editore:Zero91Prezzo€ 15,00Sinossi:Ad Amadriade, Maila, la ragazza con sangue di lupo, affida alla Lunail suo desiderio più intimo. Ritrovare Ren, il suo amore, il suoOthar. Solo una nuova visione, un nuovo sogno, potrebbe indicarle illuogo in cui lui è tenuto prigioniero o dove il suo corpo è statoabbandonato. I sogni di Maila sono però minacciati da alcuni Demoni,i Velatori, che vogliono impadronirsi della sua mente per accedere alregno della Luce e perdere la loro essenza di Ombre. Intanto, iDisincarnati, gli antichi nemici dei licantropi, hanno allestito unacellula segreta a Ochate. In questo paese del nord della Spagna,tengono prigionieri gli uomini lupo cercando l'Arma Celeste, unpericoloso veleno custodito da secoli in un luogo misterioso - ingrado di sterminare ogni lincantropo. Maila sarà chiamata ancora unavolta a onorare il suo ruolo di Prescelta. Lascerà Amadriade permettersi in viaggio verso la città spagnola di Ochate. Affronteràla minaccia dei Velatori e la furia dei Disincarnati che incombe suldestino del suo popolo. Forse la Luna veglierà sul suo amore perRen. 

Sonopassati solo pochi mesi dagli avvenimenti narrati ne Il cantodella notte, ma tante cose sono cambiate nella vita dellaPrescelta. Ora che il suo amato Renè scomparso, nuovi pericoli minacciano la sua incolumità. Pericolireali nascosti tra le tenebre di una cittadina spagnola , sfigurata-in passato - dal tremendo flagello dell'inquisizione ; pericoliconcreti che si annidano nell'animo nero della crudele Beatrice,sanguinaria leader dei Disincarnati. Manon c'è soltanto la minaccia della leggendaria Arma Celeste arendere agitato il sonno della giovane Maila . Appena sotto le suepalpebre serrate , sulla soglia della Porta di Avorio, un'entitàantica come il mondo brama di privare gli uomini della dolcezza deiloro sogni. Inganni e menzogne sono le armi di Satariel, regina diombre e incubi disturbanti. Avere tra le mani il secondovolume di una trilogia è sempre un'esperienza entusiasmante eincerta al tempo stesso. Come ho spesso scritto, si ha la sensazionedi ritrovare tra le pagine il volto di un amico mai dimenticato e lastessa emozione che – in un momento non lontano del passato – ilprecedente capitolo ci aveva regalato.Decideredi proseguire con una serie è , tuttavia, anche una sfida per noistessi , combattuti tra la curiosità di saperne ancora e la paura ditrovarsi a leggere un tomo privo della sua originaria essenza. L'incipitdi Il canto delle ombre è stato immediatamente brutale eprepotente. Perfetto.Inquesto secondo romanzo della trilogia, ritornano l'inconfondibilestile dell'autrice e l'intensa protagonista nata dalla sua dirompenteimmaginazione. Lacalorosa accoglienza fatta al suo romanzo d'esordio non ha cambiatolo spirito dell'autrice. Ancora una volta , autentica e trascinante,firma una storia forte e romantica, le cui parole sono cicatriciroventi sulla pelle e nel cuore. Conl'eleganza che le è propria, rovescia fiabe e storie popolari,trasformando il placido mondo dei sogni in una prigione gelida edinviolabile. Il motivetto di una celebre canzone Disney cantava : “I sogni son desideri di felicità ..” ; la Morgan- Davis riesce acarpire il loro fascino oscuro e misterioso, mettendo in evidenza letragiche sfumature che acquisiscono con lo scoccare della mezzanotte.Tutto viene deformato, stravolto. Filtrato dallo sguardo vermigliodel demone Satariel, il cui personaggio porta con sé quel fascinointramontabile che è tipico degli antagonisti delle leggende piùcelebri : subdola e multiforme, si muove negli abissi dell'incubocome una sanguinaria sirenetta animata dall'ebrezza della crudeltà.Trasogno e realtà, verità e delirio, Il canto delle ombrespicca per l'eccellentecaratterizzazione dei personaggi femminili. Rabbiosa e passionale,Maila è la Lisbeth Salander del panorama fantasy. Angelo e demone,guerriera e amante, lupo e gazzella, gelida lama e fiore delicato, èuna protagonista unica e complessa. Guidata dalla Luna e provatadagli inganni delle Ombre, mantiene inalterata la sua spiccatapersonalità, confermandosi un'eroina d'altri tempi nel vastopanorama dell'urban fantasy. In lei si scontrano l'innocenza diGiulietta, l'impeto dell'Angelica di Ariosto e l'anima sanguinariadell'Elettra di Sofocle. Accantoa lei, Beatrice , il cui nome è in netta antitesi con i pensieri chebruciano la sua folle psiche. Il suo personaggio scarno, delineato inmaniera essenziale e semplice, riesce a risultare grandioso nella suamalvagità. Si ha la stessa impressione di quando, durante la visionedi un film, il breve cammeo di un grande interprete scatena in plateauno scroscio di chiassosi applausi. Ecco, Beatrice ha la stessa forzaespressiva di una Helen Mirren – Meryl Streep : anche poche battutesono in grado di fare la differenza e di lasciare tracce evidenti delsuo passaggio tra i singoli capitoli. Infiligrana, un'accurata e originale ricostruzione storica. Traincursioni ,torture e frenetici combattimenti, emerge un nuovo latodi questa nostra talentuosa conterranea. Gli elementi propri delmanga e delle arcane storie nipponiche incontrano il ritmo degliaction movie hollywoodiani “Resident Evil” e “Underworld”. Ilrock dei Led Zepelin incontra Luce,di Elisa.Purmantenendo inalterate le sue caratteristiche peculiari, il secondoromanzo di questa innovativa trilogia perde un po' di quell'auranebbiosa e misticheggiante che pervadeva Il canto dellanotte. Si dissipano le nebbie ele ambientazioni boschive perdono un po' della loro primordialeessenzialità. Devastante l'epilogo. Bruciante l'attesa del sequel.Ilmio voto : ★★★★ Ilconsiglio musicale : Smells Like Teen Spirit ( Nirvana) – David Garret 

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