Recensione "Il Cavaliere Eterno" di Larissa Ione

Creato il 17 maggio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Valentina Coluccelli Titolo Originale: Eternal Rider Serie: Lords of Deliverance Book: 1# Autrice: Larissa Ione Casa Editrice: Fanucci Pagine: 384 Prezzo: 9,90 Data di uscita: 26 aprile 2012 Trama: Il suo nome è Ares, e il destino dell’umanità si regge sulle sue potenti spalle. Se cede alle forze del male, anche il mondo cadrà nelle tenebre. Come membro dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, è molto più forte di qualsiasi mortale, ma persino lui non può combattere contro il suo fato per sempre. Non quando il suo stesso fratello trama contro di lui... Eppure, c’è un’ultima speranza. Dotata di un talento che gli altri esseri umani non possono e non potrebbero capire, Cara Thornhart è la chiave per la salvezza di Ares e del suo destino. Ma il coinvolgimento di Cara si rivelerà insidioso, andando ben oltre il folle e pericoloso desiderio che li rapisce appena si incontrano. Perché sconfiggere le tenebre eterne potrebbe avere un costo sconcertante: la sua stessa vita e ciò che li attira inesorabilmente uno verso l’altro.

RECENSIONE

«Ciò che dobbiamo ricordare è che le profezie vogliono avverarsi.

Sono oscure per una ragione.»
Quando si leggono molti libri appartenenti allo stesso genere – come può accadere alle lettrici di paranormal romance ora che questo si è creato una nicchia sicura e prolifica nell’editoria italiana – e, oltretutto, di un genere purtroppo particolarmente sensibile al pericolo della ripetizione e della stereotipizzazione, è ineluttabile che un libro riesca a emergere dal maelstrom di letture solo se dotato di inattaccabili qualità, quali l’originalità del tema, un ricco e solido world-building o un inconfondibile stile che caratterizzi l’autrice. Oppure, certamente, di oggettive imperfezioni o insufficienze che ne determinino la totale débâcle. Questo primo volume della Lords of Deliverance series, lungi dall’essere mediocre, a dispetto delle aspettative legate alle credenziali della serie madre di cui è uno spin-off, non possiede però quel quid nuovo, intrigante, indimenticabile che gli consenta di distinguersi. O, per lo meno, non come avrebbe potuto fare se fosse stato pubblicato un anno fa.
A prescindere da questa constatazione circostanziale e, a ben vedere, soggettiva, che probabilmente sarebbe ribaltata se il lettore non avesse nella sua biblioteca un consistente scaffale di paranormal romance letti, Eternal Rider è un piacevolissimo rappresentante del genere cui appartiene. Ha dalla sua la penna indiscutibilmente dotata della Ione, autrice dall’immaginazione fertile e vivace, capace di creare personaggi e situazioni originali e dinamici – da zero o reinterpretando miti e storie già esistenti – e realtà complesse e stratificate in cui convivono molteplici protagonisti, che interagiscono tra loro, e diversi mondi semantici. In questa nuova saga, alle figure legate alla tradizione giudeo cristiana – con l’arricchimento apportato dalla letteratura gotica –, vale a dire Dio e Satana, angeli e demoni e tutti i vari e numerosi livelli ibridi tra una forma e l’altra apparsi nella serie madre Demonica, si aggiungono figure appartenenti alla mitologia greca – Ade, Ares, Cerbero – e la figura archetipica della lussuriosa e crudele Lilith, che ha radici profonde nelle religioni dei popoli mesopotamici e in quella ebraica più antica e che, grazie al neopaganesimo ottocentesco, è stata associata anche al culto della Grande Madre. Viene così a crearsi un bizzarro sincretismo che, se pur ben motivato dall’autrice, a tratti mostra qualche debolezza. La rilettura dell’Apocalisse della Ione, infatti, è originale e offre terreno prospero per la caratterizzazione dei suoi sfortunati protagonisti, i quattro Cavalieri destinati a divenire Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte alla rottura dei sigilli di cui parla l’ultimo libro del Nuovo Testamento, spalancando così le porte all’Armageddon. Ma mette anche Dio e gli angeli in una luce stranamente ambigua: Dio pone talmente tante limitazioni e regole, che pare voler intralciare i quattro Cavalieri piuttosto che aiutarli a evitare l’Apocalisse; e questi lottano con tutte le proprie forze per preservare i sigilli e scongiurare la fine dell’umanità e la vittoria di Sheol, ma sono soli nella battaglia e nella ricerca, perché gli angeli hanno il divieto di intervenire. Nonostante questo, nell’insieme e scendendo a qualche compromesso con la ragione, l’impianto narrativo della saga funziona e consente all’autrice di far recitare al meglio i propri attori, tra azioni eroiche e manie personali, passati violenti e futuri in cui poter sperare, intrighi e tradimenti, battaglie sanguinose e incontri passionali. Immancabili questi ultimi nella scrittura della Ione, ma meno presenti e più contestualizzati in questo primo libro di quanto non avvenga nella serie madre.
«Quando sono vicino a te, prende le mie forze. Ecco perché la mia corazza si indebolisce. E perché non riesco a avvertire niente quando mi stai accanto.» Ares azzerò la distanza tra loro, appoggiandole le mani sulle spalle. «E perché sento cose che non dovrei.»Cara deglutì anche se aveva la bocca completamente disidratata. «Tipo?»«Tipo il senso di colpa per averti messo in questa posizione. Tipo volerti proteggere per molte più ragioni oltre al fatto che diventerò malvagio se non lo faccio. Tipo la lussuria con cui ti prenderei di forza sino allo sfinimento. E tipo che mi sento un cretino totale per tutto questo.»
La storia d’amore, anche questa volta, seppur meno romantica e delicata di altre, sa coinvolgere. E soprattutto convince. Ai due protagonisti è concesso il tempo di scoprirsi l’un l’altro più simili di quanto avrebbero potuto immaginare al primo incontro e diversi al punto giusto per completarsi e di sentire trasformare l’iniziale attrazione egoistica in affetto e, infine, in amore. Nonostante la corsa contro il tempo. Nonostante la situazione che li porta ad un’inevitabile separazione. Perché lui è Ares, il secondo dei Cavalieri, e lei, Cara, è il suo agimortus, l’innesco in grado di spezzare il suo Sigillo; lui, per evitare di trasformarsi in Guerra, deve proteggere la vita di Cara dagli attacchi degli inferi che promuovono l’Apocalisse, ma lei ha comunque le ore contate, perché nessun umano può essere il portatore dell’agimortus, e il suo corpo si spegne velocemente. Pare dunque non esserci via d’uscita; e a peggiorare la situazione, a complicare la lotta contro Pestilenza, il primo Cavaliere trasformato, a rendere ancor più stretta la lotta contro il tempo, una maledizione fa sì che Ares si indebolisca sensibilmente stando accanto a Cara, perdendo parte delle sue straordinarie capacità di proteggerla. Sul campo di battaglia, quello vero e proprio come i molti ai quali si decidono solo mosse e strategie, sfilano e combattono numerosissimi personaggi: in primis, i fratelli di Ares, Limos e Thanatos, che combattono al suo fianco, e Reseph – già trasformato in Pestilenza e principale antagonista –; poi i Custodi dell’Apocalisse, l’angelo Reaver e il demone Harvester; infine, fra i molti altri, i protagonisti della Demonica series. Eternal Rider, infatti, prende le mosse dalla rottura del Primo Sigillo, quello di Pestilence, avvenuta proprio nel quinto e ultimo libro della Demonica seriesSin Undone – e le due saghe continuano a rimanere strettamente legate. Purtroppo quarto e quinto libro della Demonica sono ancora inediti in Italia e, nonostante non sia necessario averli letti per comprendere gli avvenimenti di Eternal Rider, è innegabile che il buco temporale, così denso di avvenimenti, lasci orfani di numerose informazioni, ostacolando soprattutto nelle prime pagine l’inserimento nella storia, che appare piuttosto oscura. Inoltre, alcune scene in cui compaiono quelli che son stati i protagonisti delle Demonica, sono piuttosto importanti per le loro vite; raccontano quel genere di eventi speciali e coronamenti che di solito gli autori inseriscono nelle Guide Ufficiali alla saga o distribuiscono in e-book, vere e proprie chicche che fan smaniare i fans. Ma per chi non abbia letto gli ultimi due capitoli della saga madre, questi episodi contengono una quantità notevole di spoiler e, per quanto gradevoli da leggere, non si riescono a godere e vivere pienamente in mancanza del percorso che ha condotto la storia e i personaggi sino a lì. Il consiglio dunque è, per coloro cui premono i destini dei personaggi Demonica, di rimandare la lettura della Lords of Deliverance al completamento di quella della serie madre. Il consiglio per tutti gli amanti del genere, invece, è di aggiungere comunque questa saga, prima o dopo, allo scaffale.
«Devi. Lo sai che devi.» Cara strinse la presa attorno alla sua, tenendola ferma era così paradossale che lui fosse il guerriero indurito dalla battaglia, metà demone, metà angelo spietato, e che la sua mano stesse tremando, mentre Cara, una semplice umana, era stabile come una roccia.No, non c’era nulla di semplice in lei.Si erano trovati troppo tardi. Decisamente troppo tardi.
LORDS OF DELIVERANCE SERIES 1. Eternal Rider * Il cavaliere eterno (Fanucci 2012) 2. Immortal Rider * ancora inedito 3. Lethal Rider * ancora inedito 4. Rogue Rider * ancora inedito + Apocalypse: Lords Of Deliverance Compendium (solo in e-book) L'AUTRICE Larissa Ione ha scritto il suo primo romanzo a soli dodici anni; si trattava di una storia di licantropi dalle atmosfere dark e horror. La vita l’ha poi portata a intraprendere lavori molto diversi fra loro, è stata meteorologa, addestratrice di cani e agente speciale. Da alcuni anni ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Con la serie Demonica, di cui Leggereditore ha già pubblicato Brivido eterno, Desiderio eterno e Passione eterna, si è imposta ai vertici delle classifiche di New York Times e Usa Today, conquistando una folta schiera di lettrici. Il cavaliere eterno è il primo romanzo di una nuova serie, I cavalieri della Libertà, legata alla serie Demonica e ora giunta al terzo volume.

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