REGNO DI SICILIA
Fosco è un cavaliere forte, temerario, giusto, ma non ha un retaggio nobile alle spalle, è un bastardo senza nome, irretito da molti, stimato da pochi. È uno dei consiglieri di Ruggero II e questa sua posizione gli procura gelosie e invidie.
La vita e le esperienze faranno di lui un uomo duro e non incline ai sentimentalismi. Quando il Re gli propone di prendere in sposa sua nipote Serena, accetta senza esitare nonostante gravi sulla fanciulla l’onta della vergogna e la possibilità di una gravidanza indesiderata. Un cavaliere deve aiutare gli indifesi e i deboli. Lui, nato bastardo, avrebbe salvato la reputazione di una nobile fanciulla e sarebbe stato un buon padre. Questa sua fredda considerazione vacilla dinanzi al carattere esuberante ed eccentrico della moglie, nel cui sangue scorre l’irruenza degli Altavilla. L’attrazione tra i due scoppia improvvisa e senza freni ma imprevisti, incomprensioni e tradimenti saranno in agguato per impedire il realizzarsi di un sogno comune. Un oscuro e misterioso nemico vuole prendere in trappola il lupo del re e la rossa amazzone. Riuscirà la forza dell’amore a salvarli?
Della stessa autrice: Un giorno da favola ed Libromania, Sensuali tentazioni sull'orient Express, Il guerriero e la dama di ghiaccio, Merry Christmas Mr Grizzly, Passioni mortali, Sintonia D'amore, La compagnia delle orchidee (damster edizioni) e altri ebook. Alcuni suoi racconti sono presenti nelle antologie di Delos, Butterlfy edizioni e Damster.
L'autrice:
La mia recensione:
Chi di noi non ha sognato, almeno una volta, un cavaliere bello, leale, forte, pronto a proteggerci e a donarci il cuore? Il cavaliere senza nome sembra essere l’incarnazione perfetta di questo sogno romantico. In realtà un nome ce l’ha, almeno tutti lo conoscono come Fosco da Benevento, ma le sue vere origini sono avvolte nel mistero. Abbandonato alla nascita, viene allevato da un gruppo di monaci, che gli scelgono il nome ispirandosi al suo cipiglio tenebroso. La vita religiosa, tuttavia, non fa per lui: Fosco è focoso, non riesce a star lontano dalle donne e ha l’anima di un guerriero. E sarà proprio questa indole indomita a segnare la svolta nel suo destino. Un atto di coraggio lo farà diventare cavaliere del re Ruggero II, liberandolo dalle mura del convento. La sfida più grande, però, Fosco non dovrà affrontarla sul campo di battaglia, bensì all’interno della sua stessa dimora, quando il re in persona gli chiederà di prendere in sposa sua nipote, Serena, per salvarle l’onore. Capelli di fiamma, occhi verdi e fisico perfetto. Sicuramente Serena è una donna tanto bella da fare invidia a chiunque, ma il fuoco che caratterizza la sua chioma rispecchia anche il suo carattere ribelle. Far di lei una moglie docile e ubbidiente non sarà un’impresa da poco, sempre ammesso che il cavaliere lo voglia davvero… Intrecciando avventura e passione, Fabiola D’Amico ci narra così di una relazione burrascosa destinata a evolversi in una grandissima storia d’amore, che si inserisce in un affascinante scenario storico e si tinge anche di mistero. Infatti, mentre Serena e Fosco, combattuti fra amore e odio, attrazione e repulsione, fanno scintille tentando di raggiungere un equilibrio di coppia, qualcuno trama nell’ombra per uccidere il cavaliere. Chi mai può avere interesse a eliminarlo e perché? Per scoprirlo Fosco dovrà scavare nel suo passato alla ricerca delle proprie origini. Pur non rinunciando ad alcuni cliché del genere, l’autrice li reinterpreta, li personalizza e li contestualizza riuscendo benissimo nell’impresa di avvincere il lettore, facendo vibrare soprattutto le corde dei sentimenti. Leggendo si viene letteralmente travolti da un turbine di emozioni, ci si riscopre a trattenere il fiato, a provare rabbia per la testardaggine dei due protagonisti, a piangere, a sorridere, a sentire un certo sfarfallio nello stomaco… perché il grande punto di forza di questo romanzo ‒ e della scrittura della D’amico in generale, aggiungerei ‒ sta proprio nella sua capacità di emozionare. La caratterizzazionea tutto tondo dei personaggi fa sì che ci appaiano come persone reali, mentre Serena e Fosco si fanno amare per le rispettive peculiarità che li rendono, contemporaneamente, credibili e speciali. Lei incarna la figura dell’eroina ribelle. Benché molto femminile nell’aspetto, ha un carattere da maschiaccio che mal si adatta alle restrizioni imposte alle donne dell’epoca in cui vive. La sua incapacità di chinare il capo e subire, rimanendo nei ranghi ritagliati dalla società, fa sì che la sua stessa madre la guardi con sospetto e nutra un forte disprezzo nei suoi confronti, lasciandola completamente sola nel momento del bisogno. In lei convivono forza e fragilità, temerarietà e romanticismo, poiché, a dispetto di tutto, Serena insegue l’amore e non rinuncia mai al desiderio di realizzare i suoi sogni. Fosco ha tutto ciò che si potrebbe desiderare in un uomo, è il tipico cavaliere senza macchia, animato da nobili ideali. Invincibile fuori, cionondimeno, anche lui conserva un nucleo tenero sotto la corazza. In fondo la sua propensionea difendere i debolie il suo bisogno di giustizia, affondano le radici nell’abbandono che ha subito alla nascita. Fosco capisce i deboli ed è con loro, perché un tempo è stato debole a sua volta. Quel che non sa, e che dovrà imparare strada facendo, è che l’amore per una donna non è necessariamente indice di debolezza e può rivelarsi, al contrario, una vera e propria sorgente di forza da cui attingere per vincere le battagli e più difficili. Se amate i romance storici, arricchiti di qualche pennellata erotica, Il cavaliere senza nome vi conquisterà.