Recensione - "Il cimitero delle rondini" di Mallock

Creato il 16 maggio 2014 da Diegothriller
Recensione a cura di Federica Belleri
"Il cimitero delle rondini" di Mallock (Edizioni E/O) è il thriller recensito oggi da ThrillerPages. Leggi qui la trama e la scheda del libro e note sull'autore Il commissario Mallock ha una risata folle, da far tremare i muri. E' un orso e fatica ad esprimere ciò che ha dentro. Ha perso il figlio Thomas, che avrebbe ora dieci anni e prima, la moglie Amélie...Li piange entrambi troppo spesso, nel silenzio del suo appartamento parigino. Ha intuito, spirito d'osservazione e esperienza. E' sistematico, preciso e non tralascia nulla. Non ama viaggiare e non sembra soffrire il peso della stanchezza. Ha una squadra che lavora con lui e che chiama "il Forte". Persone preparate, incasinate nel privato e assolutamente differenti. Per Mallock sono affidabili come le dita di una mano. Fondamentalmente è un solitario, ma non disdegna di circondarsi dei suoi collaboratori, di cucinare per loro e di raccontare episodi della sua vita. A volte si lascia sopraffare dalla tristezza e dalla malinconia; in questo caso un ottimo bicchiere di liquido ambrato gli sarà utile.
Questa è la storia di Manuel che, a Santo Domingo, uccide a sangue freddo un vecchio di nome Tobias. E' la storia di un commissario incaricato di rimpatriarlo in Francia, a Parigi. La colpevolezza di Manuel non lascia spazio ai dubbi, è lui l'assassino. Ma come sono andate realmente le cose? Come si fa a freddare un tizio nel bel mezzo di una piazza, in pieno giorno, senza conoscerne il motivo? Sulla strada di questi personaggi verità e leggenda si intrecciano, in un passaparola insolito; paesaggi tropicali suggestivi si scontrano con una Parigi imbiancata e infreddolita. Il paranormale si schianta contro il muro della concretezza di un'indagine. I profumi di Santo Domingo cozzano con l'odore ferroso del sangue. Come può Mallock aiutare il giovane Manuel? Come può catapultarsi in qualcosa che non conosce e che ritiene "alternativo"? Chi gli crederebbe in un'aula di tribunale? Un mistero che ha dell'incredibile, fitto e davvero particolare. Tortura, cannibalismo, violenza al limite del sadismo; guerra, storia e politica saldamente unite. La verità aiuterà a capire fino a che punto ci si spinge per vendicarsi, fino a che punto si è disposti ad attendere pur di chiudere un cerchio mai completato, fino a che punto si può tenere dentro la sofferenza e l'odio per poi lasciar loro libero sfogo. Romanzo interessante, tradotto discretamente ma non in modo così preciso. Piuttosto lento fino a oltre la metà, si riscatta in seguito e alla fine. Molti sono i riferimenti ai precedenti romanzi della serie del commissario Mallock, che è anche lo pseudonimo dell'autore stesso. Nel complesso un buon libro, piacevole direi. Parere strettamente personale: non mi ha "catturata" come pensavo.

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