[Recensione] Il conciliatore – Brandon Sanderson

Creato il 26 settembre 2014 da Queenseptienna @queenseptienna

Titolo: Il conciliatore

Autore: Brandon Sanderson

Editore: Fanucci

ISBN: 978-8834719305

Edizione: copertina rigida

Num. Pagine: 683

Prezzo: 16,90

Voto:

Trama: Da trecento anni il regno di Halladren è governato dagli Dei Ritornati, uomini e donne rinati dopo essere morti di morte nobile e valorosa, mentre la vecchia casata regnante si è rifugiata fra i valichi montani, nella piccola città di Idris. Ora, dopo anni di attesa, il trattato stipulato fra i due governi deve essere portato a termine, ed una principessa idriasiana deve andare in sposa al Re Dio, il signore dei Ritornati. La prescelta è Vivenna, sorella maggiore, addestrata per tutta la vita a quel ruolo – ma sarà Siri, la minore, scapestrata ed innocente, ad essere inviata nella corte della capitale, la colorata e pericolosa T’Telir, dove i giochi politici dei Ritornati e dei loro sacerdoti nascondono un complotto intricato e l’ombra di una guerra che sembra ormai inevitabile. Recensione: Ci ho messo parecchio tempo a finire questo romanzo di Sanderson, ma non certo perché non volevo leggerlo. In effetti, è vero il contrario: ogni volta che lo aprivo, non riuscivo più a smettere di leggere. Ergo il doverlo abbandonare per lunghi periodi, causa la dovuta precedenza allo studio (sic).

Ho comprato Il conciliatore dopo essere stata letteralmente stregata da Elantris, e Brandon Sanderson ha superato a pieni voti la prova della seconda lettura.

In questo libro, l’autore crea un altro stupefaciente background magico, questa volta basato sul potere dei colori e dei Soffi, energia vitale in grado di animare gli oggetti e la stessa materia, e rendere più potenti e longeve le persone che ne possiedono in gran quantità. Il sistema magico è spiegato nei dettagli, ed il passo lento che queste lezioni impongono alla trama è l’unico difetto che sono riuscita a trovare in questo libro. Per il resto, si tratta di un’altra splendida storia di esseri umani, emozioni, famiglia e politica, con un intreccio ben gestito, narrato dai diversi punti di vista del ricco cast di personaggi.

E proprio i personaggi sono ancora una volta il punto forte della narrazione di Sanderson. Variegati, coinvolgenti e tangibili nei loro difetti e nelle loro ambigue e mutevoli moralità. Amicizie ed alleanze cambiano e si evolvono lungo la storia, e le relazioni fra i protagonisti sono articolate e ben sviluppate. Fra tutte le caratterizzazioni, forse quella della principessa Vivenna e della sua difficile ma necessaria maturazione è la mia preferita, ma sono indimenticabili anche Suri, il Re Dio ed il Ritornato Lievecanto, eroe un po’ per caso un po’ per scelta.

Brandon Sanderson non si smentisce, è nuovamente capace di costruire una splendida avventura fantasy nei confini di un libro autoconclusivo. Un talento non da poco, non mi stancherò mai di ripeterlo – peccato che il resto dei suoi libri siano saghe, perché mi stavo abituando all’impagabile sensazione di completezza di un buon fantasy in volume unico. Ma continuo ad amare il suo stile vibrante e mai pesante nè melodrammatico, così come la sua straordinaria capacità di raccontare bellissime storie, storie che catturano e tengono ancorati alle pagine.

Perciò sì, ben vengano anche le saghe. Da quale mi consigliate di partire?


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