Recensione: Il cuore selvatico del ginepro

Creato il 22 novembre 2013 da Penny
Il cuore selvatico del ginepro
di Roggeri Vanessa

Prezzo di copertina: € 14,60
Editore: Garzanti libri
Formato:Rilegato Pagine: 216
Genere: arrativa straniera
È notte. Il cielo è nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie, e per questo è maledetta. E qui nel suo paese, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa streghe. Liberarsene quella stessa notte, senza pensarci più. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. La salva e la riporta a casa, e decide di chiamarla Ianetta. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Eppure il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà una reietta. Emarginata. Odiata. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta. Contro tutto e tutti. Lei l'unica a capire chi si nasconde dietro quegli occhi spaventati e selvatici: una bambina in cerca di amore, che farebbe qualsiasi cosa pur di ricevere uno sguardo e una carezza. Solo una bambina, solo una ragazza, con un cuore forte e selvatico come il ginepro. Le sue radici non si possono estinguere così facilmente; la loro fibra è fatta di ferro e se fuori bruciano, dentro il cuore rimane vivo. 

Un libro che e' storia. Un libro che e' tradizione. Un libro che e' credenza. Cosi' descriverei questo libro se mi chiedessero di farlo utilizzando solo poche parole. La storia di questo libro ci porta in Sardegna, una regione conosciuta da tutti ma non per quello che e' davvero. Questo libro ci mostra una Sardegna vera e sconosciuta, una regione fatta di antiche usanze e superstizioni, credenze radicate da tempi lontani ma ancora vive nei cuori della gente. L'autrice ci porta in una famiglia sarda, la famiglia Zara, nella quale nasce Ianetta, la settima di sette figlie e proprio per questo motivo maledetta e segnata per sempre. Secondo una credenza antica lei e' destinata ad essere una coga, ovvero una strega, per questo portatrice di sfortuna e quindi bersaglio dell'ignoranza e dei pregiudizi di tutta la sua stessa famiglia e anche della gente del suo paese. Ianetta pero' non e' sola, innocente e indifesa e' protetta dalla piu' grande delle sorelle, Lucia, che prende a cuore la sua piccola sorellina e decide di difenderla contro tutti. Bello il rapporto tra le sorelle, che nonostante i pareri di tutti rimangono unite, della stessa famiglia, con lo stesso sangue. Lucia ha dubbi, sospetti, insicurezze ma alla fine non riesce ad abbandonarsi alla cecita' comune. La realta' di una terra cosi' legata alle sue radici e' descritta con delicatezza e vivide immagini che l'autrice riesce a proporci senza stancare. Un ottimo lavoro per un'autrice italiana alla sua prima esperienza e la capacita' di essere riuscita a riportare una storia cosi' antica e magica con semplicita' e forza.
Durata della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Succo di melagrana
Età di lettura consigliata: dai 15 anni

“La storia di due sorelle, quella maledetta dall'ignoranza e colei che sa vedere oltre."
Vanessa Roggeri, è nata e cresciuta a Cagliari, dove si è laureata in Relazioni Internazionali. Ama definirsi una sarda nuragica, innamorata della sua isola così aspra e coriacea, ma anche fiera e indomita. La sua passione per la scrittura è nata fin da quando la nonna le raccontava favole e leggende sarde intrecciate alle proprie memorie d'infanzia. Queste storie di una Sardegna antica, magica e misteriosa l'hanno segnata profondamente facendole nascere il gusto per la narrazione e il desiderio di mantenere vivo il sottile filo che ci collega a un passato ormai perduto.
Cosa ne pensate?


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :