Kelley Armstrong è l’autrice della serie bestseller Women of the Otherworld e dell’acclamata trilogia Darkest Powers, in uscita per Fazi Editore nel 2011. Vive con il marito e i tre figli nella campagna dell’Ontario, in Canada.
Sito dell’autrice: http://www.kelleyarmstrong.com/
Sito Italiano dedicato alla saga: http://www.kelleyarmstrong.it/
Cosa dicono di lei: Kelley Armstrong è una delle più brave scrittrici del genere ”soprannaturale” che io abbia letto. I suoi libri mescolano mistero, indagini, thriller, avventura e amore in giuste dosi, regalando le stesse emozioni di telefilm come Streghe, Buffy, Supernatural. I suoi libri della serie Women of the Otherworld sono scritti veramente bene, con dettagliate descrizioni e grande introspezione psicologica ma, al tempo stesso, sono toccati da uno spruzzo di cinismo ed ironia che li rende veramente unici. Avrete ormai capito che adoro i libri di questa autrice. Questa è una serie avvincente ed adulta che tratta anche temi impegnati, un urban fantasy veramente di classe. Weirde
Women of the Otherworld;
1. Bitten (isbn:9788876250781)
2. Stolen (isbn:9788876251054)
3. Dime store magic. Il destino di una strega (isbn:9788876251061)
4. Industrial magic
5. Haunted
6. Broken
7. No humans involved
8. Personal demon
9. Living with the death
10. Frost bitten
11. Waking the wicht
+ Altri a seguire
Autore: Kelley Armstrong
Serie: Women of the Otherworld, 3
Edito da: Fazi
Prezzo: 14,90€
Genere: Adult Fantasy, Streghe, Magia, Paranormal Romance, Thriller
Pagine: 480 p.
Voto:
Trama: Le vere streghe si sono integrate così bene nella società che chiunque potrebbe essere loro vicino di casa e non accorgersene. Prendiamo ad esempio Paige, ventitrè anni, apparentemente una ragazza come tante, in realtà è a capo della Congrega della Streghe Americane e si occupa di una giovane strega adolescente rimasta orfana, Savannah. Si troverà ad affrontare pericoli e difficoltà con estremo coraggio e sangue freddo e sedurrà un giovane stregone senza timidezza, dimostrando a tutti, anche ai più malfidati, di cosa è capace una donna giovane e indipendente, sola ma dotata di una straordinaria volontà.
Ambientato in una cittadina del New England, con dei personaggi credibili e una giusta dose di humour, Il destino di una strega è un romanzo dove momenti di violenza, passione e fantasia si uniscono perfettamente creando un meraviglioso cocktail di emozione, divertimento e passione.
Recensione
di Nasreen
Con Il destino di una strega. Dime Store Magic, di Kelley Armstrong, arriviamo finalmente a leggere il terzo volume della serie urban fantasy/paranormal romance “Women of the Otherworld/Donne dell’Altromondo”. Una saga che si ripropone di concentrarsi unicamente sulle donne, donne fantastiche, forti e incredibilmente magiche.
Se nei romanzi precedenti l’attenzione dell’autrice si era indirizzata quasi unicamente sulla figura di Elena Michaels e dei licantropi, dando oltretutto un tono più romance ad entrambi i romanzi, con “Il Destino di una strega”, notiamo che le creature principali sono le streghe. Senza contare che possiamo, fin dalle prime pagine, notare come il romanzo sia passato da prevalentemente paranormal romance a urban fantasy.
Protagonista del romanzo è Paige Winterbourne, che avevamo incontrato nel secondo romanzo, Stolen, e che si ritrova a fare i conti con la carica di Capo della Congrega delle Streghe degli Stati Uniti d’America. Carica ereditata alla morte della madre.
Il problema, però, sembra essere la scarsa fiducia delle streghe che improvvisamente si trova a dover governare, infatti queste non sembrano avere minimamente fiducia in lei e nelle sue capacità. La sua goffaggine, la scarsa capacità negli incantesimi più complessi, nonché il carattere indipendente e ben lontano da quello gregario delle altre streghe, non fa che incrementare lo scetticismo delle Anziane che si ritrova, di punto in bianco, a dover capeggiare.
In aggiunta a tutto questo, Paige si è assunta l’obbligo di prendersi cura della giovane Savannah, conosciuta anch’essa in Stolen, dalle capacità magiche incredibili e dalle dubbie origini.
Sarà proprio a causa di questa scelta che Paige finirà al centro di una lotta legale per la custodia della ragazzina, senza esclusioni di colpi, portata avanti ufficialmente dal padre biologico di Savannah. In realtà a tirare le fila di questo “circo giudiziario” ci sarà la mezzo demone Leah che riuscirà a mettere in atto una vera e propria guerriglia fra streghe, stregoni, morti rianimati, riti satanici e una vera e propria caccia alle streghe in stile quasi medievale.
In tutto questo Paige si ritroverà a essere abbandonata da quella che considera, volente o dolente, la sua famiglia e ad essere inaspettatamente soccorsa da Lucas Cortez, un giovane stregone laureato in legge e appartenente ad una delle Cabal (famiglia di stregoni organizzate in stile mafioso) più potenti d’America.
Tirarsi fuori dai guai per Paige diverrà una sfida all’ultimo incantesimo, affiancata da un’adolescente sagace, e decisamente più esperta di lei in campo magico, e da un affascinante ma un po’ bugiardo avvocato stregone.
Kelley Armstrong ha la capacità di scrivere in maniera diretta, semplice e riccamente descrittiva. I suoi personaggi sono tutti ben delineati, in maniera coerente e approfonditi dal punto di vista psicologico. Infatti Paige, nonostante non possieda il carisma e l’immediatezza della precedente protagonista, Elena Michaels, – che aveva reso sicuramente i romanzi più avvincenti e potenti – riesce comunque ad affascinare il lettore. Può risultare più o meno simpatica con la sua goffaggine e incertezza, ma la tenacia e la sicurezza nel suo “essere strega” non fa che incuriosire il lettore che, fra un incantesimo fallito e un altro surclassato dalle abilità della sua protetta appena adolescente, si chiede come riuscirà a cavarsela. Non si chiede “se” ci riuscirà, ma semplicemente “come”, ed ecco che scatta l’attaccamento al personaggio, pregi e difetti inclusi.
Anche Savannah finisce spesso per apparire irritante e fastidiosamente saccente (al punto che ci chiediamo per quale motivo Paige insista così tanto per tenerla con sé), ma, poi, pensiamo a quanto sia realistico questo personaggio, con i traumi della prigionia, dell’uccisione della madre… e Savannah conquista nuovamente tutto un altro spessore che la fa apprezzare, se non proprio amare.
Punto forte del romanzo è senza dubbio Lucas, che si insinua nella vita di Paige con la menzogna, l’opportunismo e con l’arroganza di chi sa di essere indispensabile e, alla fine, ci resta con il sentimento che non si aspettava di sviluppare. Veramente un bel personaggio maschile, senza dubbio.
La saga Women of the Otherworld/Donne dell’Altromondo si è dimostrata ancora una volta all’altezza delle aspettative. È ben sviluppata, magistralmente strutturata ed è ambientata nello stesso background. L’autrice sfrutta addirittura gli stessi personaggi principali che abbiamo conosciuto nei primi romanzi ma che, di libro in libro, sviluppa individualmente e accentra il focus su una delle donne dell’Altromondo, estendendone un filone secondario, di natura romantica, fino a portarle fra le braccia del loro uomo. Le storie, pur concludendosi, contengono sempre elementi che verranno sviscerati e sviluppati nel romanzo successivo o, viceversa, abbiamo modo di scoprire e chiarire alcuni dei punti volutamente lasciati in sospeso nel precedente.
Quasi cinquecento pagine di pura avventura, figuracce, romanticismi e incantesimi. Da divorare!