Trama:
Recensione:
Prima di iniziare a parlarvi di questo romanzo, devo e voglio fare una piccola premessa. E' necessaria, perché quel che vi dirò sono i pensieri nati durante questa lettura, anche se non legati direttamente ad essa. Avete mai pensato (scusate se vi sembrerà una domanda contenente un pizzico di follia) quale sarà la vostra ultima lettura prima di morire? L'ultimo libro della vostra vita?E' una domanda che può sembrare macabra e fuori luogo: siamo giovani, e per la maggior parte del tempo ci sentiamo immortali. Mi sono chiesta e ora chiedo a voi se, alla fine di una sicuramente interminabile e soddisfacente vita, ci sarà un libro (oltre ai nostri affetti) a farci compagnia. Mentre leggevo Il Giardino dei Raggi di Luna è comparsa nella mia mente questa certezza: l'ultimo libro della mia vita dovrà essere:- una rilettura, perché vorrò assolutamente già conoscerne il (lieto) fine;- una storia che mi dia gioia e serenità;- un romanzo che mi faccia credere alla magia della quotidianità.In poche parole: un romanzo della Allen. Conquistata questa consapevolezza, che mi ha reso stranamente tranquilla e felice, possiamo andare alla recensione del romanzo in questione.
Se non amassi l'autrice, potrei riassumere la storia così: c'è una ragazza che ha perso la mamma ed è costretta a vivere col nonno, mai conosciuto prima d'allora, ma unico parente in vita. La ragazza dovrà cercare di adattarsi al nuovo ambiente e soprattutto dovrà accettare che in passato la mamma fosse una persona del tutto diversa da quella che lei ha conosciuto. Accanto alla storia di questa ragazza, che chiameremo Emily, si svolge la storia di Julia, una donna che vuole rompere con tutto ciò che le è accaduto in gioventù, soprattutto non vuol avere niente a che fare col ragazzo che all'epoca le fece perdere la testa illudendola. Il suo compito è quello di vendere il ristorante del padre, andarsene via per sempre da Mullaby, e aprire un negozio di dolci.
...Vi ho annoiato abbastanza col riassunto della trama?
E' proprio questa trama apparentemente noiosa che rende questo romanzo un piccolo capolavoro (nel suo genere).
Date alla Allen una storia, e lei ve la renderà incredibilmente, ma realmente, magica.
Emily non sarà una semplice adolescente improvvisamente orfana: Emily sarà la nipote di un gigante, vivrà in una camera in cui la carta da parati cambia forma e colore a seconda del suo umore, vedrà delle luci che non son torce né fari né lucciole ma semplicemente e misteriosamente delle luci che si muovono, scappano e lasciano scatole di cerotti per lei.
E Julia non sarà una semplice cuoca. I suoi dolci avranno un potere evocativo, quello di richiamare a casa persone lontane, attraendole con scie di zucchero, lievito e farina, visibili solo a coloro che da quei dolci son stati chiamati.
E tutto quel che accade... bé, fidatevi della mia totale incapacità a raccontarvi la magia di questo romanzo.
Ci si innamora dei personaggi, delle situazioni, dello sviluppo della trama, del finale.
Ci si innamora e basta.
E da bravi innamorati, vorremmo stare sempre con quella storia. Vorremmo farne parte, vorremmo fosse la nostra, o forse vorremmo solo ricominciarla ancora una volta, e ancora, e ancora.
E' una storia in grado di trasformare il lettore, di renderlo tranquillo se è agitato, ma di renderlo affamato se è sazio. Una storia capace di capovolgerci, di svegliarci dal nostro sonno solo per regalarci un sogno diverso e più bello.
Per poter capire la magia delle storie della Allen, bisogna darle una possibilità, offrendoci come spettatori e testimoni del suo incantesimo.
Titolo originale: The Girl who Chased the MoonAutore: Sarah Addison AllenEditore: SonzognoTraduttore: Roberta MarascoPagine: 256Isbn: 9788845425172Prezzo: €18,00
Valutazione: 4 e1/2 stellineData di pubblicazione: 7 Marzo 2012