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Recensione "Il giardino dei raggi di luna" di Sarah Addison Allen (Sonzogno)

Creato il 07 maggio 2012 da Maila Tritto

L'amore rende magiche
le cose più semplici.Così il profumo di una tortapuò attraversare gli oceani,e far tornare coluiche se n'era andato per sempre
 Titolo: Il giardino dei raggi di lunaAutore: Sarah Addison Allen
Editore: Sonzogno
Traduttore: Roberta Marasco
Data di pubblicazione: 7 marzo 2012
Prezzo: 18,00 Euro
Pagine: 256 pp.
ISBN: 978-88-454-2517-2
Sinossi:
La diciassettenne Emily arriva nel paesino di Mullaby con la speranza di risolvere alcuni misteri che circondano la vita della madre, appena scomparsa. Ma quando entra nella casa del nonno si rende conto che a Mullaby i misteri fanno parte della vita quotidiana: ecco camere dove la carta da parati cambia a seconda dell’umore di chi la guarda, ecco strani fasci di luce attraversano i cortili a mezzanotte. E una vicina, Julia, sforna sogni a forma di biscotti, sperando di far tornare l’amato. Può la torta colibrì restituire l’amore? C’è davvero un fantasma che danza nel cortile di Emily? Le risposte non sono mai quelle che ci si aspetta. Perché in questa città di curiose stramberie, la felicità sorride a chi sa assaporare il magico della vita.
Recensione:
Se tutti i problemi fossero risolti con una torta Colibrì, tutto sarebbe più semplice e “leggero”. È quello che, in qualche modo, traspare dal terzo romanzo scritto dall’autrice americana Sarah Addison Allen: Il giardino dei raggi di luna, edito anche questa volta dalla Sonzogno. Sarah Addison Allen è la maestra, per me indiscussa, delle storie che analizzano la realtà da un’angolazione diversa; magica e persino “zuccherosa” (proprio come la grande quantità di torte che sono presenti nei suoi romanzi). Infatti, sin da Il profumo del pane alla lavanda forse il romanzo che preferisco di questa scrittrice , la Allen si è fatta conoscere al suo lettore per essere in grado di parlare in modo nuovo; diverso, delle tematiche che sono importanti nella vita dell’uomo: dall’amore alla famiglia al lavoro; fino a scavare nell’animo e a individuare le problematiche che sono, purtroppo, frequenti come la depressione di cui parla anche in quest’ultima pubblicazione. Tuttavia, la Allen affronta gli argomenti in modo tale che il lettore non si senta, in un certo senso, “oppresso” dalla realtà: cruda; a volte anche triste. È il mondo magico, con cui l’autrice presenta il suo modo di vedere le cose che circondano l’uomo: una realtà fatta anche di "torte zuccherose e profumate" e che hanno il potere di alleviare alcune delle sofferenze che i personaggi inventati dalla sua penna sono, quasi, costretti a provare. E, sempre quelle stesse torte, evocano sensazioni quasi tattili e olfattive; quasi fossero, in bella mostra, davanti agli occhi di chi legge. Anche Il giardino dei raggi di luna è caratterizzato da questa tecnica stilistica che è, senza dubbio, innovativa; considerato anche l’ampio panorama editoriale. E, anzi, forse più dei romanzi precedenti (Il profumo del pane alla lavanda, che ho già citato prima, e Giorni di zucchero fragole e neve), risulta magico e incantevole; proprio come uno scenario luminoso, caratterizzato dalla luce della luna piena che riflette sulla Terra la sua luminosità (che è, poi, uno degli elementi ricorrenti del romanzo stesso). Questa volta Sarah Addison Allen non si è limitata a raccontare la storia nel modo che contraddistingue la sua prosa; bensì ha voluto fare di più. Il suo obiettivo è stato, infatti, quello di narrare la realtà ma di unirla anche ad alcuni elementi magici. Ha analizzato, in parallelo, due storie che apparentemente sembrano non essere legate fra loro, ma che comunque finiscono per intrecciarsi e dispiegarsi durante il corso della narrazione. Sono le storie che hanno come protagoniste due donne, sebbene di due generazioni diverse (ma vicine tra loro): Emily, un’adolescente e Julia una donna trentenne. Anche questa volta l’autrice ha dato importanza all’universo femminile, di cui il lettore conoscerà: le passioni, i dolori, i desideri e, alla fine, la speranza di un futuro migliore. Inoltre, uno degli elementi che ha sempre caratterizzato i romanzi della Allen è l’amore; in tutte le sue sfumature.Il lettore, perciò, conoscerà da un lato la storia di Emily (che tenderà a diventare magica, man mano che proseguirà la lettura), e dall’altro la realtà quasi “cruda”, e per molti aspetti difficile di Julia. Per entrambe la vita, fino a un certo punto, non è stata affatto semplice. Ritornate, poi, nel luogo di origine (Mullaby), “movimenteranno” la tranquillità degli abitanti, che guarderanno entrambe con occhi diversi; quasi che non ci sia posto per la “diversità”. Del romanzo ho apprezzato non solo l’approfondimento psicologico chi ha letto le precedenti pubblicazioni della Allen, già conosce il suo modo di scrivere , bensì anche l’intreccio e l’ambientazione. Quest’ultima, infatti, ben si lega con la storia narrata. È un’ambientazione suggestiva, che evoca idee e immagini positive e affascinanti. Il giardino dei raggi di luna è un romanzo che, personalmente, ho trovato “leggero”; delicato, semplice ma comunque originalissimo. La stessa originalità che caratterizza lo stile di Sarah Addison Allen. Il giardino dei raggi di luna è una vera e propria fiaba moderna che si legge tutta d’un fiato.La scrittice trasmette, ancora una volta, ai suoi lettori una certa sensibilità e dolcezza; e si fa, in un certo senso, addirittura "portavoce" di quei valori che l’uomo non dovrebbe mai dimenticare e che dovrebbe sempre rispettare; primo fra tutti: il rispetto di se stesso e degli altri; quindi l’amore e la famiglia. Consiglio la lettura a chi ama i romanzi che parlano di vita vissuta; di amore e, indubbiamente, a chi ha avuto modo di conoscere la scrittura dai tratti magici dell’autrice.
 
A cura di Maila Tritto
 L'AUTRICE: Sarah Addison Allen è nata e cresciuta nel North Carolina. Oltre a Il profumo del pane alla lavanda, per Sonzogno ha pubblicato Giorni di zucchero, fragole e neve (2011).

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