Autore: Stephen King
Traduzione: Tullio Dobner
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: prima edizione 1993
Pagine: 368
Prezzo: 9,90 euro (edizione economica)
Sinossi: In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all'ennesima fantasia sessuale del marito Gerald, che questa volta l'ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando umiliata, lei lo allontana con un calcio, l'uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra votata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un'ombra misteriosa e irreale che fa capolino nella stanza...
La mia opinione: Leggendo questo libro appare evidente la bravura di King e il suo meritato successo. Pur essendo che la trama è molto scarna e potrebbe essere riassunta totalmente in poche righe... pur essendo che qualsiasi altro autore con una trama come questa sarebbe potuto andare avanti per una ventina di pagine al massimo, King riesce a costruirci attorno un vero e proprio romanzo di 368 pagine che scorrono incredibilmente veloci nonostante siano del tutto caratterizzate da infinite descrizioni, introspezioni, ricordi e incubi che si mescolano alla realtà. I momenti dove accade davvero qualcosa sono talmente pochi che sembra incredibile come tutto questo possa non annoiare, eppure non lo fa. Quando a poche pagine dall'inizio ho realizzato come la trama fosse quasi del tutto lì e ho guardato le tante pagine rimanenti alla fine ero un po' spaventata, ho pensato che non sarei riuscita a finirlo e invece eccomi qua a recensirlo e a consigliarne la lettura. "Il gioco di Gerald" è un romanzo claustrofobico, cadenzato ed onirico, con una forte predominanza horror che lo fa assomigliare ad un lunghissimo incubo, ci sono punti che non si capisce quanto ci sia di reale e quanto la mente della protagonista sia irrimediabilmente corrotta. Ciò che accade nel presente aiuta ad aprire un varco nel passato e a portare a galla ricordi talmente scomodi che fanno rendere conto di quanto la protagonista non sia solo prigioniera reale, ma che la sua prigionia aveva radici ben più profonde a livello mentale e questo parallelismo offre un'altra riprova del fatto che King nello scrivere questo libro non ha solo messo assieme una trama fantasiosa qualsiasi ma ha accorpato bene tanti elementi apparentemente scollegati tra loro per dare a tutto un senso ben preciso ed univoco. Il finale poi chiude definitivamente il cerchio e con esso ogni dubbio viene risolto, come il termine di una eclissi solare di vastissima portata.
voto:
Acquisto consigliato? Sì, consigliato a chi ama l'horror e non disdegna le storie quasi esclusivamente introspettive. Non consigliato a chi ama esclusivamente i romanzi d'azione.