Autrice: Deborah HarknessTraduzione: Annalisa CreaEditore: Piemme
Data di pubblicazione: 18 Ottobre 2011
Pagine: 754
Prezzo: 19,90
Sinossi:Quando Diane Bishop, una giovane storica studiosa di alchimia, scopre nella Bodleyan Library di Oxford un antico manoscritto che vi era rimasto celato per secoli, non si rende conto di aver compiuto un gesto decisivo per la sua vita. Discendente da una stirpe di streghe, Diane aveva sempre cercato di vivere una vita normale, da cui la magia era rigorosamente bandita. Ma ora sente che il potere del manoscritto è più forte di ogni sua decisione e, nonostante tutti i suoi tentativi, non riesce a metterlo da parte. Diane però non è la sola ad avvertirne con prepotenza l'attrazione. Perché le streghe non sono le uniche creature ultraterrene che vivono a fianco degli umani: ci sono anche demoni, fantasiosi e distruttivi, e vampiri, eternamente giovani; e tutti sono interessati alla scoperta di Diane. Uno in particolare si distingue dagli altri, Matthew Clairmont, un vampiro, professore di genetica appassionato di Darwin. Il cui interesse per il manoscritto viene presto superato da quello per la giovane strega. Insieme intraprendono il viaggio per sviscerare i segreti celati nell'antico libro. Ma l'amore che nasce tra loro, un amore proibito da leggi radicate nel tempo, minaccia di alterare il fragile equilibrio esistente tra le creature e gli umani, scatenando un conflitto che può avere conseguenze fatali.
La mia opinione: Ho iniziato la lettura di questo libro con le migliori intenzioni, la sinossi mi intrigava, le opinioni lette in rete mi davano la quasi certezza che "Il libro della vita e della morte" fosse un romanzo valido, superiore alla media. Inizio a leggere e come premesse iniziali non è davvero niente male: un mondo popolato da 4 specie (umani, vampiri, streghe e demoni), una strega studiosa storica che cerca di vivere una vita normale, un libro misterioso e stregato che all'improvviso la mette in grave pericolo... insomma, mi sembrava davvero un ottimo inizio. Da qui la mia mente ha iniziato a fantasticare su come questi elementi avrebbero potuto mescolarsi assieme ed evolversi in un romanzo unico e indimenticabile, ero curiosissima di scoprire cosa l'autrice avesse in serbo per noi lettori, ero elettrizzata al pensiero di ciò che avrei scoperto.Tuttavia fin da subito ho notato che la tendenza dell'autrice di "tergiversare" un po'. Gli argomenti narrati venivano affrontati un po' alla larga, c'era un tentativo di togliere l'attenzione sui punti salienti per puntarla invece su particolari di poco interesse, spendendo pagine e pagine nella descrizione di avvenimenti di nessuna importanza. Mi son detta "Pazienza, il libro è piuttosto lungo, ci sarà tempo per affrontare ogni cosa" e sono andata avanti nella lettura fiduciosa che qualcosa di interessante finalmente sarebbe accaduto. Mi sono dovuta sorbire interi capitoli di "corteggiamento" in cui la protagonista e l'avvenente vampiro di turno flirtavano e cenavano, con descrizioni chilometriche e dettagliate dei menù, infinite disquisizioni sui vini, sulle sfumature di odori e sapori di ogni singola bottiglia di vino che si scolavano (ed erano tante! Sì avete capito bene: in questo libro pure i vampiri mangiano e bevono vino!). Finita questa fase (che mi aveva dato l'impressione di leggere un libro di degustazione vinicola, anziché un romanzo urban fantasy) vi è poi la fase in cui finalmente l'amore tra i due viene palesato, decine di capitoli su quanto si amino, presentazione alla famiglia, gite a cavallo e a "caccia" dove le scopiazzature da romanzi tipo Twilight appaiono fastidiosamente evidenti.E io che continuavo a domandarmi: "Ok, ma quand'è che il romanzo entra finalmente nel vivo?"
Ma, con il senno di poi, avrei invece dovuto chiedermi: "Nel vivo ci entrerà mai?"NO, questo romanzo, primo di una trilogia, non decolla MAI, è solo una lunga, lunghissima, interminabile INTRODUZIONE. L'autrice continuerà imperterrita a divagare inutilmente per tutte le 750 pagine che lo compongono, inserendo personaggi opinabili, dialoghi al limite dell'assurdo, scenette ridicole e parti romance al saccarosio, mentre la parte veramente interessante della storia, il VERO POTENZIALE del romanzo continua a rimanere in sospeso. E... dulcis in fundo, il finale sarà un non-finale, che lascia tutti gli interrogativi aperti e rimanda TUTTO al libro successivo. Se l'obiettivo dell'autrice era quello di creare curiosità e incentivare la lettura dei sequel con me ha ottenuto il risultato opposto: sono rimasta talmente tanto DELUSA, ESASPERATA, ARRABBIATA per aver letto tutte queste pagine inutilmente che con questa trilogia ho definitivamente chiuso!
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: La cover italiana è molto fuorviante, sembra quella di un thriller storico. Anche il titolo italiano trae in inganno (ha ingannato anche me!). In pratica mette al centro dell'attenzione questo fantomatico libro stregato, del quale si ha una fugace visione soltanto nel primo capitolo e poi sparisce dalla circolazione per non fare più ritorno. Mah!!! Il titolo inglese era forse più appropriato, anche se non rende comunque l'idea di quanto sia povero di contenuti :-(
Stile di scrittura: La scrittura risulta molto descrittiva, si focalizza su particolari di poca importanza, alla lunga stufa un po'. Non dico che sia un tipo di scrittura prettamente noiosa, sarebbe anche stata valida se non avesse avuto il difetto di divagare così tanto.
Idee alla base della storia: Le idee di base erano molto originali e dal grandissimo potenziale. Delusione all'ennesima potenza invece allo sviluppo della storia, che è praticamente inesistente. Un libro così lungo (750 pagine) DEVE avere al suo interno elementi interessanti, DEVE dare alcune risposte agli interrogativi che spuntano durante la lettura. Invece così non accade. Tutto rimane in sospeso, gli interrogavi si accavallano gli uni sugli altri finché alla fine c'è così tanta confusione che l'interesse per la vicenda si esaurisce.
Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi sono banali e stereotipati. La maggior parte dei personaggi secondari viene solo accennata senza il minimo approfondimento, mentre quelli principali vengono approfonditi sì, ma in maniera molto insoddisfacente. Non sono riuscita infatti a trovare nessuna empatia con la protagonista, che ha un livello di immaturità sconcertante, tenendo presente che è una donna adulta, non una ragazzina. Per non parlare poi di Matthew, il vampiro millenario, che sembra un adolescente alla prima cotta.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Editing e traduzione mi sono sembrati entrambi curati.
voto:
Acquisto consigliato? No, no, no! Non lo consiglio per niente! Giuro che avevo una tentazione grandissima di dargli una valutazione di una sola stellina! Ma devo essere coerente con me stessa: la parte iniziale del libro mi aveva incuriosita e la sufficienza se la meritava, quindi facendo la media tra la parte iniziale (3 stelline) e quella finale (1 stellina) ecco che il mio voto deve essere di 2 stelline. Però io consiglio di starne alla larga, è uno dei libri più deludenti che mi siano capitati negli ultimi anni!