Finalmente ieri sera ho finito Il linguaggio segreto dei fiori.
Per chi non lo conoscesse è quello scritto da Vanessa con il cognome impronunciabile.
Devo ammettere che il titolo non mi ha portato a comprare subito il libro anche se ne avevo letto un gran bene.
Immaginavo una classica storia d'amore con un bel finale a lieto fine.
Mi sono dovuta ricredere.
Non l'ho divorato, come hanno scritto in molti, ma la lettura è stata piacevole e mai banale.
La personalità della protagonista è molto spiccata e devo ammettere che è impossibile non simpatizzare con Lei o riconoscersi nel baby blues post parto.
Piacevole è anche lo stile narrativo con i flashback sull'infanzia della protagonista.
Ho adorato la descrizione del significato dei fiori e mi è presa questa fissa per i fiori tanto che ho implorato il giardiniere di venire prima di Pasqua a sistemarmi il giardino e sto spendendo un capitale dal vivaio.
Adorabile il dizionario messo alla fine del libro.
Il mio fiore preferito?
Per il significato il musco: l'amore materno cresce anche senza radici.
Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.
Piccola chicca: su IBS scaricando l'estratto del libro troverete il dizionario di Victoria