Recensione: Il mio inverno a Zerolandia di Paola Predicatori

Creato il 19 settembre 2015 da Roryone @colorelibri

Prezzo: € 16,50
E-book: € 6,99
Pagine: 240
Editore: Rizzoli
Genere: Romanzo
Alessandra ha 17 anni e da poco un cancro le ha portato via la madre... Per lei ritornare a scuola e ricominciare la sua vita è troppo difficile e così decide di sedersi vicino a Gabriele, che tutti chiamano Zero e che nessuno considera. Alessandra vuole solo chiudere il resto del mondo fuori, ma non sa che quel ragazzo così schivo e silenzioso piano piano si insinuerà nella sua vita e diventerà un'ancora sicura a cui aggrapparsi...

Quando si inizia un nuovo libro si è più o meno sempre consapevoli che si vivranno emozioni più o meno intense e quando ho deciso di leggere Il mio inverno a Zerolandia sapevo benissimo che probabilmente mi sarebbero serviti parecchi fazzoletti, ma non potevo certo immaginare che una volta iniziato sarei stata invasa da emozioni e sentimenti tanto intensi da farmi mancare l'aria!

La storia è raccontata in prima persona da Alessandra come una sorte di diario, che comincia dal primo giorno in cui rientra a scuola dopo la morte della madre...
Alessandra ha visto per due anni la madre lottare contro il cancro a un rene e il dolore e la tristezza accumulati sono troppo forti per lei, che ora guarda il mondo con occhi diversi: non se la sente di ricominciare a vivere come prima, parlando solo di vestiti, ragazzi e frivolezze varie e non riesce nemmeno a sopportare gli scguardi dei compagni o quel volerle a tutti i costi stare accanto, come la sua compagna di banco Sonia... E così alla fine Alessandra decide di sedersi di fianco a Gabriele, soprannominato Zero: lui non da confidenza a nessuno, entra in classe e si fa gli affari suoi ed è il compagno di banco perfetto per Alessandra che vuole chiudere il mondo fuori e vicino a lui lei diventa Zeta...
L'autrice fa mettere ad Alessandra tutte le sue emozioni nero su bianco e le descrive in maniera così profonda che lo stesso lettore riesce a provarle, "sentendo" il rumore del vuoto lasciato dalla morte, percependo quella presenza costante che pesa tra Alessandra e sua nonna e che avvolge i loro cuori: il dolore...
Alessandra è il personaggio meglio caratterizzato di tutto il libro, protagonista indiscussa di questa storia ed è attraverso lei che scopriamo tutti gli altri personaggi, vivendoli come li vive lei, guardandoli solo dal suo insindacabile e indiscusso punto di vista...
La storia narrata si svolge da fine settembre ai primi di agosto, giorno dopo giorno Alessandra scrive come si svolgono le sue giornate e mostra al lettore come si evolve il suo rapporto con Gabriele: da prima distanti e indifferenti l'uno alla'latro, poi piano piano e inconsciamente si avvicinano, riuscendo a fare breccia in quel muro che entrambi hanno eretto per difendersi dalla vita... Si aiutano a vicenda, si scoprono e insieme trovano un motivo per andare avanti, affrontando ognuno le difficoltà a cui sono sottoposti e che sono troppo grandi per due adolescenti...
Gli altri compagni di scuola di Alessandra e Gabriele sono superficiali, egoisti e sanno essere perfidi: mentre leggevo di come i compagni trattavano Alessandra mi sono domandata se anche io a quell'età fossi così, ho cercato di ricordare i miei compagni e in effetti devo ammettere che più o meno in classe c'era sempre quello ritenuto lo sfigato, c'erano le stronzette e c'erano gli idioti patentati, quindi direi che Paola Predicatori è riuscita a ricreare l'ambiente scolastico perfetto...
I personaggi in sè possono apparire forse poco caraterizzati, ma c'è da dire che Il mio inverno a Zerolandia parla soprattutto di emozioni, tratta argomenti difficili come la morte, la perdita, il dolore ed ancora la violenza fisica e psicologica... Ed ogni singolo tema viene affrontato con cura, in maniera profonda e l'autrice ha dimostrato di saper scavare a fondo nel mondo delle emozioni, riuscendo a parole a rendele visibili al lettore, che pagina dopo pagina si sente sopraffatto dal quel turbinio di sentimenti, lacrime e dolore inespesso...
Lo stile è semplice, il linguaggio è quelo tipico degli adolescenti e i capitoli sono brevi, proprio come pagine di un diario... Toccanti i capitoli in cui Alessandra si rivolge direttamente alla madre, quando ricorda i momenti con lei e ancora quando si condanna per tutte le volte che ci ha litigato...
Il mio inverno a Zerolandia è un viaggio dentro il cuore della protagonista: la osserverete annientarsi e azzerarsi, in cerca di qualcosa senza sapere bene cosa davvero stia cercando, proverete la sua disperazione, la sua solitudine e la guardete mentre cerca disperatamente di non affogare in un mare fatto di dolore e lacrime: Alessandra diventerà sotto i vostri occhi più fredda, incapace di provar pena per gli altri e quando toccherà il fondo grazie a Gabriele ricomincerà a risalire... 
Questo è il primo volume della Predicatori, ma personalmente non l'ho trovato affatto acerbo o con una storia poco sviluppata, anzi ho trovato davvero sorprendente il modo in cui riesce a descrivere in maniera così intima e a volte quasi poetica l'"eperienza" di Alessandra.
Una lettura triste, ruvida e graffiante, che non conosce romanticismo e dove l'amore e la felicità sembrano un lusso per pochi! Un libro che consiglio a tutti, soprattutto agli adolescenti, perchè mostra che alla fine anche quando tutto appare perduto si trova sempre qualcosa che aiuta a rinascere e che vale sempre la pena vivere!




Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :