Questo suo nuovo lavoro, Il peso specifico dell’amore, si è rivelato nettamente più ricco e maturo del precedente: vuoi perché comunque il primo era pur sempre un romanzo giovanile (per quanto rimaneggiato e completamente riscritto), vuoi perché Gianluca ha chiuso con una voce energica tutte le parentesi rimaste aperte alla fine di Cassonetti.
Sì, perché Il peso specifico dell’amore è un ideale seguito del primo, pur essendo completamente indipendente e fruibilissimo anche da solo: ritroviamo l’ex studente di psicologia Peter in un momento di violenta crisi del suo amore per la moglie, per l’ amante, per il lavoro, per la famiglia, per il suo passato, per il suo rapporto con la scrittura e soprattutto per se stesso. Seguite la recensione per conoscere Peter e il suo mondo.Un periodo caratterizzato da eventi imprevedibili e decisioni dolorose che l’hanno lasciato dolorante e insicuro: il suo matrimonio fallito con Valentina (la sua fidanzata storica, che compariva già in Cassonetti), la sua problematica relazione con l’amante Vittoria (un legame nato sotto una bruttissima stella ed esploso in passione), i non-detti che getteranno nuova luce sul rapporto con suo padre (morto recentemente con molti segreti nel cuore), un sogno inseguito senza successo (quello della scrittura: i romanzi scritti da Peter hanno gli stessi titoli dei romanzi di Gianluca, per cui il racconto si fa, in questi casi, metaletterario) e il suo cane Paco, il cui amore verso il padrone è assoluto.
Un romanzo che racconta la crisi di una vita e pone l’accento su momenti specifici, su dettagli luminosi che ne mostrano la comica tragicità: sì, perché il marchio di fabbrica di Gianluca Antoni è proprio l’ironia scanzonata che pervade ogni singola pagina, ogni episodio anche i più drammatici (come ad esempio gli ultimi istanti passati in ospedale al capezzale del padre morente). Una storia di tanti misteri, con qualche piccola e interessante sottotrama gialla (faccio riferimento al passato del padre di Peter, che nasconde la fuga da una persecuzione e un amore sepolto, ma mai dimenticato) e con la vita vera che si intreccia alla storia autobiografica delle sfighe editoriali del protagonista (che poi sono quelle dell’autore) in un gioco di specchi metanarrativo (ma sempre comprensibile) in cui si intrecciano Gianluca che scrive di Peter scrittore e Peter scrittore che scrive di Peter personaggio. In definitiva si tratta di un romanzo ricco, leggibile a tanti livelli, una storia di tanti amori diversi (tutti quelli che posso legare una persona alla sua vita e ai suoi affetti) raccontata con il lessico della crisi che incontra il registro dell’ironia e che, pur nella sua serietà, ha tutta l’umiltà e la leggerezza di non prendersi mai troppo sul serio. Una sola domanda resta insoluta, alla fine del libro: quanto di quanto Gianluca c’è veramente in Peter? Lo scoprirò il 16 marzo alle ore 17 nella libreria Legolibri a Torino, quando andrò alla presentazione proprio per fargli questa e altre domande. AUTORE Gianluca Antoni, psicologo psicoterapeuta, vive e lavora a Senigallia. È autore delle guide Trova il tuo lavoro (2012) e Realizza i tuoi sogni (2012) pubblicati da Il Sole24Ore. Nel 2010 il suo primo romanzo Cassonetti (Italic Ed.). Un suo racconto è comparso nell’antologia Marchenoir (Italic, 2012).