RECENSIONE "IL PRINCIPE E IL PECCATO" di Carey Jacqueline

Creato il 28 novembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
"Perchè l'amore ci può spingere tra spine così feroci?"
Cari lettori,
preparatevi ad immergervi nuovamente nella fantastiche ed ammalianti atmosfere di Terre d'Ange perchè dall'11 novembre è in libreria il nuovo romanzo di Carey Jacqueline, celebre autrice della trilogia di Phedre. Presto su queste pagine ci sarà uno specile ricco di contenuti sulla "Kushiel Legacy", sui suoi personaggi con una esclusiva intervista all'autrice e molto altro ancora. Non mancate! Questa volta l'avventurosa e seducente Phedre resterà sullo sfondo impersonando le vesti di una placida madre adottiva mentre Imriel, figlio dell'invisibile traditrice Melisande, avrà una relazione illecita con Sidonie la prima figlia dei due reggenti di Terre d'Ange. Ma Imriel è il promesso sposo della principessa di Alba, Dorelei.
Cosa sceglierà Imriel? Prevarrà il suo senso del dovere per la patria o la passione per Sidonie?
Trama: Dopo essere miracolosamente sopravvissuto all’assedio della città di Lucca, Imriel de La Courcel, teroc in linea di successione al trono di Terre d’Ange, decide di tornare a casa per affondare i suoi doveri si principi, accettando il matrimonio combinato con Dorelei mab Breidaia, principessa di Alba. Non appena arrivato a corte, però, Imriel si innamora perdutamente di Simonie, la legittima erede al trono Angeline, con la quale inizia una relazione clandestina. Per la prima volta nella sua vita il giovane sente di essere davvero felice, ma sarà una felicità di breve durata…
La mia opinione:
Alla giovane età di 18 anni Imriel nò Montreve de la Courcel era stato molte cose. Era stato un orfano, un guardiano di capre e uno schiavo. Era stato un principe scomparso, perduto e ritrovato. Era stato il figlio di una traditrice e il figlio di un'eroina. Era stato uno studente, un amante e un soldato. All'età di 18 anni Imriel deve combattere contro il suo passato oscuro, contro la sua stessa natura che non riesce ad accettare completamente e ora anche contro una passione proibita che rischia di scatenare una guerra in Terre d'Ange. Adesso il pericolo non si cela più dietro un traditore ignoto ma risiede in quel brivido e in quella misteriosa tensione a stento repressa che lui sente crescere per Sidonie. Potrà mai il figlio della traditrice Melidande essere il consorte dell'erede al trono angeline? Impossibile. Ed Imriel ne è pienamente consapevole, sa che non può abbandonarsi al suo desiderio impetuoso, a quella passione ardente che gli scalda il sangue come fuoco liquido nelle vene. Quella ragazzina 17enne, che si nasconde dietro una maschera di freddezza per respingere le maldicenze sulla sua origine mista, non potrà mai essere sua davvero.
"Guardai Sidonie uscire dalla stanza. Non poteva esserci niente tra di noi. Era una sciocca infatuazione, il fascino del proibito. Niente di più. Ma io volevo di più. Molto di più."
Un desiderio che non voleva gli faceva battere il cuore, ma aveva un debito d'onore da rispettare e il peso della sua parola data gravava sulla sua anima, opressa da sentimenti che non si sarebbero mai potuti realizzare, che mai avrebbero potuto essere manifestati apertamente, baciati dai caldi raggi del sole di Terre d'Ange.
"Era un angelo oscuro, ingombro di attrazzature e meravigliosamente intimo. Ci guardammo, lei con la mascera, io senza. Lei aurea ricchezza, io cenciosa miseria. Le presi anche l'altra mano e gliele inchiodai entrambe contro la montagna, femandola lì con il mio corpo. Le nostre dita si intrecciarono. Il sangue mi ruggiva nelle orecchie al ritmo delle pulsazioni nella sua gola. Gli occhi di lei erano ovali neri nella maschera del sole radiante. -Sidonie.- Avevo una voce rosa, irriconoscibile. Lei piegò la testa e le nostre bocche si cercarono. Sbagliato, niente di più sbagliato."
Il genere di amore con cui gli dei avevano avevano benedetto Phedre e Joscelin non era qualcosa di possibile per lui. Ma se non era destino che egli conoscesse la felicità, poteva almeno cercare di essere migliore. Il suo destino ora era in Alba al fianco di Dorelei mab Breidaia. Era suo dovere verso Terre d'Ange e Casa Courcel. Per Imriel inizia così un nuovo capitolo della sua vita come marito di Dorelei e come principe di Alba. Egli però era infelice e quel matrimonio, accettato solo per onore e non per amore, era come una gabbia soffocante in cui lui era entrato volontariamente. Imriel si sentiva in trappola, costretto ad un'intemità forzata, a vivere una vita che non voleva accanto ad una donna che non conosceva minimamente. Ogni giorno lottava contro una spietata amarezza che minacciava di sopraffarlo, si sforzava di far cadere dalle sue labbra parole gentili e premurose per la sua sposa mentre nel suo animo infuriava una dura lotta per non odiarla. Nel suo cuore, nella sua mente e nella sua anima signoreggiava incontrastava Sidonie. Amava lei. Di un amore tormentato, passionale, sconvolgente, proibito e nonostante la distanza che ormai li separa quell'intenso sentimento non si era attenuato. Il suo ricordo era ancora vivo in lui. Quando stavano insieme Imriel e Sidonie formavano un incanto e finalmente tra le braccia della della giavane delfina, Imriel aveva trovato la felicità, che da lungo tempo non ricordava che sapore avesse. Ma tutto è destinato a cambiare perchè ad Alba non tutti sono felici di quest'unione tra una principessa albana e un angeline e Imriel si troverà vittima di un sortilegio e per proteggersi dovrà rinunciare alla cosa che mai avrebbe voluto dimenticare: l'amore per Sidonie.
"Era ancora tutto dentro di me, benché isolato e chiuso. Nulla era cambiato , né sarebbe cambiato mai. Fino all’ultimo giorno di vita , schiavo delle forze insondabili che governano il cuore dei mortali, avrei adorato la mia fredda, altezzosa, divertente, appassionata cugina Sidonie oltre i confini della ragione."
Gli equilibri sono stati sconvolti e il destino non aveva deciso per Imriel un dolce e passionale futuro con Sidonie. Nella sua nuova condizione però Imriel, dimentico dei sentimenti per Sidonie, inizia ad apprezzare quella ragazza cruithne che tanto detestava perchè l'aveva diviso dal suo grande amore. Forse Dorelei era molto di più di quello che si sarebbe aspettato.
"Dorelei rise. Non era la risata che aveva capovolto il mio mondo e creato nel mio cuore uno spazio che nessuno altro poteva riempire; tuttavia era la sua risata, dolce e felice. E, che Elua mi perdoni, c’era affetto in me . Forse non si trattava di amore, ma era una cosa vera e buona."
Quella dolce genuinità e timidezza di Dorelei farà sbocciare in lui un sentimento nuovo, molto diverso dalla trascinante passione per Sidonie. Vero e puro ugualmente, ma... diverso. Il cuore di Imriel è diviso, conteso tra due donne, tra due amori e sentimenti, tra due nazioni lontane. Solo lui potrà decidere chi scegliere. Solo lui potrà decidere il sentiero da intraprendere.
Ma ogni scelta avrà le sue conseguenze.
Se nel primo romanzo Imriel non era stato pienamente convincente ne "Il sangue e il traditore" (prima parte di Kushiel's Justice) il protagonista di questa nuova trilogia della scrittrice americana Jacqueline Carey acquista finalmente gli attributi di un vero protagonista a tutto tondo degno della grande maestria con cui Jacqueline aveva creato anche Phèdre. L'autrice ne delinea perfettamente il profilo psicologico e leggendo il romanzo sembra quasi che il personaggio sia reale, vivo e che non prenda corpo solo nell'immaginario del lettore ma che esista davvero. Non sembra solo finzione. Il personaggio di Imriel è molto complesso e ben strutturato con un difficile passato alle spalle e che lotta quotidianamente contro se stesso per non abbandonarsi allo specchio oscuro presente in tutti gli eredi di Kushiel. Nel suo stesso volto è impresso il marchio del tradimento ma si è ripromesso di essere migliore per riscattarsi dai peccati della madre Melisande. La sua storia a differenza di quella di Phedre si concentra su una sfera più intima e interiore che ruota attorno ai suoi amori e alle ombre del suo passato. Dopo il primi due romanzi (Il trono e la stirpe & Il sangue e il traditore) ne "Il principe e il peccato" il classico stile Carey ritorna prepotentemente, quello stile che tanto avevo amato nell'indimenticabile trilogia di Phedre. Dopo un romanzo abbastanza noioso incentrato sull'assedio di Lucca, finalmente ritroviamo la vera Carey Jacqueline che tra le pieghe sensuali ed avventurose del suo romanzo ci fa conoscere da vicino la terra Albana, il principe perduto Imriel e la giovane delfina Sidonie. Il romanzo è popolato da numerosi personaggi, vecchi e nuovi, e da numerosi intrecci narrrativi decisamente più interessanti dei precedenti. La storia scorre veloce e quasi non ci si accorge della pagine che sembrano volare via meentre si legge... ci sia appassiona a questo Imriel ormai adulto, alle sue intracate questioni di cuore e d'onore e ritrovando quella Terre d'Ange che avevamo lasciato con Phedre non si può far altro che abbandonarsi e lasciarsi cullare da questo meraviglioso mondo immaginario. Ad ogni romanzo mi stupisco di come tanta bellezza possa essere contenuta in un romanzo, di come questo possa conquistarmi irrimediabilmente e farmi schiava di quel mondo narrato tra le sue pagine. Non sono una fan di nessuna serie ma la Kushiel's Legacy è l'eccezione. Amo i personaggi, le atmosfere, lo stile, quel mondo parallelo creato dall'immaginazione dell'autrice. Amo tutto di questa serie e dopo questa perla unica che ho trovato ne "Il principe e il peccato" non posso far altro che attendere con ansia crescente febbraio 2011 per l'uscita de "La sposa e il peccato" la seconda parte di Kushiel's Justice.
L'AUTRICE:
Jacqueline Carey è nata nel 1964. Dopo essersi laureata in Psicologia e in Letteratura inglese presso il Lake Forest College, ha viaggiato a lungo e, successivamente, ha deciso di diventare una scrittrice, pubblicando numerosi racconti, varie opere di saggistica e infine la trilogia di romanzi incentrata su Phèdre - Il dardo e la rosa (Nord, 2005), La prescelta e l’erede (Nord, 2006) e La maschera e le tenebre (Nord, 2007)-, che ha suscitato l’entusiasmo del pubblico e della critica americani, tanto da rimanere nella classifica del New York Times per più di un mese. Il sangue e il traditore prosegue l’avventura iniziata con Il trono e la stirpe (Nord, 2009), primo episodio della nuova saga ambientata nel magico regno di Terre D’Ange.
Sito dell'autrice: QUI

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