
I protagonisti maschili che imparerete a conoscere ed amare sono Carpaziani, uomini straordinariamente belli e forti, la cui razza corre il pericolo di estinzione. Dopo secoli di matrimoni tra consanguinei e appartenenti a gruppi ristretti, la riproduzione è diventata un evento raro, che regala ai genitori, solo figli maschi che raramente superano il primo anno di vita. Le femmine rimaste sono pochissime e l’ultima è nata da ormai 500 anni. Ma non è solo per generare figli e far sopravvivere la specie che queste donne sono importanti, senza la propria “Compagna per la Vita”, gli uomini Carpaziani perdono la capacità di vedere i colori e di provare sensazioni ed emozioni.
Una vita piatta, che logora dall’interno e che è destinata a far impazzire l’uomo. Due sono le soluzioni possibili per chi non è riuscito trovare la propria compagna: la morte o la trasformazione in vampiro. Un vampiro che uccide senza scrupoli e senza sentimento, che vive per provare almeno alcune delle emozioni che per tanto tempo gli erano state negate: l’ebrezza della caccia, l’eccitazione, l’odio, la furia.
Ecco che si spiega l’importanza del sesso femminile in questo mondo di uomini forti, che con il loro umore condizionano il tempo, curano le proprie ferite con la terra purificatrice delle loro montagne, volano tra le correnti come gufi e corrono ululando coi lupi. Ecco che le donne diventano un bene raro e prezioso, da difendere e da contendersi, per la salvezza della specie ma anche per la salvezza di se stessi.
Per chi non l’avesse letto riporto la trama ed una mini recensione de “Il principe Vampiro. Attrazione Fatale”. IL PRINCIPE VAMPIRO. ATTRAZIONE FATALE
Qualche parola in più:Il mondo di vampiri creato dalla Feheean è molto bello ed originale, considerando che questa serie è nata nel 1999, in tempi lontani dalle mode e dagli influssi post-Twilight. L’idea di questi uomini così forti e dalle molteplici capacità che però perdono se stessi senza la propria compagna per la vita, è straordinaria, rendendo l’amore vero, chiave unica per risvegliare sensi ed emozioni.
Queste poche parole cambieranno per sempre la vita di Mikhail e il destino del suo popolo. Purtroppo, a mio parere, il grosso problema di questo libro è il ritmo: l’intreccio, nonostante sia ben congegnato, scorre lento e zoppicante, impedendo al lettore di appassionarsi come si devw alle vicende della coppia. Molti dei comprimari presentati sono ben delineati e si capisce che per loro c’è in serbo una storia più ampia e articolata, ma la carne al fuoco è molta, e non tutto è sviluppato come dovrebbe.
“Il guaio in realtà non è essere soli, è il sentirsi tali. Ci si può sentire soli anche in mezzo ad una folla, non credi?”Fattori attenuanti sono però il fatto che questo sia il primo libro di una serie, in cui si deve presentare molto e spiegare ancora di più, e, il fatto che questo sia il primo libro in assoluto che l’autrice ha scritto. A “Dark Prince” (questo il titolo originale), sono stati conferiti numerosi premi e, sono stati pubblicati successivamente 21 ( a settembre 22) capitoli di questa saga con protagonisti i Carpaziani. Questi, sono quindi i motivi che mi hanno spinto a dare una seconda possibilità a “Il principe Vampiro”, nonostante le due stelline che gli ho dato sullo scaffale di Anobii.IL PRINCIPE VAMPIRO. DESIDERIO
«Sesso e vampiri (vietato ai minori).»
-Vanity Fair
«Dopo Bram Stoker, Anne Rice e Joss Whedon (il creatore di Buffy l’ammazzavampiri), l’unica autrice su cui valga la pena scommettere è Christine Feehan.»
-Time
(La traduzione di questo estratto, è stata fatta da me appositamente per Diario di Pensieri Persi)
Quello che avete appena letto, è il commento dell’autrice (che potete trovare sul suo blog ufficiale) su “Dark Desire”, da noi intitolato “Il Principe Vampiro. Desiderio”. L’ho riportato, perché introduce uno spunto del quale volevo parlare, per caratterizzare questo libro: l’inizio.
Come avete potuto leggere, l’inizio è stata la parte che ha richiesto più tempo ed impegno di tutto il resto, ed oserei dire con ottimi risultati.“Questo è stato probabilmente il libro più difficile da scrivere perché, dovevo stabilire un equilibrio con il protagonista, un individuo tormentato, potente e ai limiti della follia. Ho sentito che la protagonista doveva essere estremamente coraggiosa anche nelle circostanze più difficili. Dark Desire ( in Italia “Il Principe Vampiro. Desiderio” ) è ambientato sulle montagne dei Carpazi e alcuni dei personaggi già noti compaiono nuovamente. Normalmente inizio a scrivere un libro ed istantaneamente la trama si delinea di fronte ai miei occhi, ma, questa volta, non sono stata soddisfatta dell’inizio della storia per molto, molto tempo. Infatti, ho praticamente lavorato sull’inizio, più a lungo che sul resto del libro! Alla fine però ero molto soddisfatta e non vedo l’ora che leggiate il libro e che amiate i personaggi quanto li ho amati io.”
La scena d’apertura infatti, ci catapulta in un momento di dolore e tensione, l’occhio del narratore è puntato sul protagonista Jacques, che viene torturato dagli umani che lo credono un mostro. Chi ha letto “Il principe Vampiro. Attrazione Fatale” si ricorderà di lui come il fratello minore di Mikahil,che come altri maschi della sua razza si stava pericolosamente avvicinando alla follia di chi, non ha più la forza di combattere per trovare una Compagna per la Vita. Ora, solo e schiacciato dal dolore, Jacques protende la sua mente alla disperata ricerca di aiuto, un grido che attraverserà montagne ed oceani, invadendo la mente di Shea.Ma come credere che quelle immagini siano vere, che quel volto sconosciuto che la chiama e la tormenta non sia solo un brutto sogno?
In questo secondo capitolo, lo stile si fa più scorrevole e non si corre il rischio di essere subissati d’informazioni. Il mondo Carpaziano, viene ripresentato alla memoria del lettore, senza soffocarlo come in precedenza, rendendo la lettura più agile e leggera. La storia presentata non è particolarmente ricca di intrecci e si segue facilmente. I protagonisti purtroppo non mi sono piaciuti particolarmente, ma forse è solo una questione di gusti personali.
La storia di Jacques è costellata di dolore ed abusi che lo hanno segnato per sempre, ma la sua prepotenza e il suo maschilismo, rasentano l’assurdo. Shea viene presentata come una donna fortemente indipendente, ma accetta praticamente tutto ciò che il bel Carpaziano le fa o le impone, inscenando una debole resistenza.
Leggendo la presentazione del suo personaggio nelle prime pagine, mi è saltato alla mente un'altra protagonista femminile molto simile: dottoressa (anzi chirurgo), intelligente, forte, indipendente. Vi dice nulla il nome Jane Whitcomb? Ci riprovo, magari nominando il suo compagno... V, o meglio Vishous? Ultima possibilità, con il nome dell’autrice non potrete non capire. J.R Ward! In Lover Unbound, di cui i due sono protagonisti, si presenta più o meno la stessa situazione di contrasto caratteriale, con un lui abituato a dominare e con un passato di doloroso alle spalle e una lei con una carriera e un’indipendenza a cui tengono e una mancata predisposizione a sottomettersi.
Raven e Mikahil saranno presenti e avranno ruoli attivi nella storia, non saranno quindi solo dei nomi o semplici comparse, ma daranno al lettore l’opportunità di vedere cos’è successo dopo la conclusione del primo libro. Giudizio quindi positivo che dalle due stelline di Anobii del precedente passa a tre e mezzo, lasciandoci con la prospettiva di ulteriori miglioramenti futuri.
“THE DARK SERIES”
L'AUTRICE: