Recensione: Il protocollo ombra di Kazuaki Takano

Creato il 07 luglio 2015 da Roryone @colorelibri
"A Kento balenò un pensiero. La fune sospesa sul precipizio che era riuscito a percorrere per un soffio era di nuovo davanti a lui. Doveva rischiare ancora, come del resto faceva dall'istante in cui era scappato, a fatica, dal balcone di casa."

Prezzo: €16,80Pagine: 580Editore: GarzantiGenere: ThrillerData di pubblicazione: 18 Giugno 2015
Nello Studio Ovale la luce attraversa a malapena i vetri alle spalle dell'uomo seduto alla scrivania, il capo chino. Il presidente Burns deve fronteggiare la più grave crisi nella storia degli Stati Uniti d'America. A diecimila chilometri di distanza, nel profondo della giungla congolese, un antropologo tiene per mano la causa di quella crisi. È solo un bambino. Si chiama Akili. Ha tre anni.
Akili è una forma di vita evoluta con un'intelligenza di gran lunga superiore a quella dell'Homo sapiens. È il primo della sua specie e può rappresentare il futuro della razza umana. Ma rischia di essere l'ultimo. Le capacità di analisi della sua mente gli permettono di decifrare ogni protocollo di comunicazione, di prevedere ogni operazione militare, di vanificare qualsiasi strategia. Per questo è un pericolo, e deve essere eliminato. La delicata missione, nome in codice «Nemesis», viene affidata a un team di mercenari, capeggiati dall'ex operativo delle forze speciali Jonathan Yaeger. Eppure quando quest'ultimo giunge in Congo, ed entra per la prima volta in contatto con il proprio obiettivo, capisce che forse gli ordini che ha ricevuto questa volta non devono essere eseguiti. Che quel bambino può rappresentare non un pericolo ma la speranza in un mondo, in un'umanità migliori. Che proprio da Akili può venire la cura per la rara patologia che ha colpito la persona che Jonathan ama di più. Ma schierarsi in difesa di Akili è pericoloso. Perché significa inimicarsi la maggiore potenza del pianeta.
Il protocollo ombra è il folgorante debutto di Kazuaki Takano, venduto in più di venti paesi, che ha subito raccolto il consenso entusiasta dei lettori di tutto il mondo. Intelligente e originale, in un serrato inseguirsi di presente e futuro, scienza e intrigo politico, questo thriller adrenalinico si inserisce a pieno titolo nel solco dei bestseller più amati di Michael Crichton. 
Partendo dal presupposto che il thriller è il genere che preferisco, probabilmente in assoluto, bisogna anche ammettere che non sempre i libri appartenenti a questa categoria sono all'altezza della denominazione: come si può chiamare tale un libro che non rivela un minimo di suspance e di mistero, che non abbia almeno un'azione concitata e tutte le caratteristiche che vi possono venire in mente al riguardo? La risposta è molto semplice: non si può, e sulla base di questi presupposti è facile distinguere due categorie di thriller, quelli veri e quelli che ne hanno solo il nome, sotto al quale si cela un romanzo del tutto differente. Il protocollo ombra appartiene sicuramente al primo gruppo: Kazuaki Takano ha creato un thriller in grado di tenere il lettore sempre all'erta, attento ai minimi particolari, incollato alle pagine pronto a scoprire il succedersi degli eventi dopo ogni singolo colpo di scena.Il libro si suddivide in tre parti, "Il rapporto Heisman", "Nemesis" e "Via dall'Africa", e l'autore si occupa di tre storie contemporaneamente ambientati in luoghi differenti destinate, ad insaputa di alcuni dei protagonisti, ad intrecciarsi: le vite di Yeager, soldato mosso dall'amore nei confronti di suo figlio e disposto a fare di tutto per la sua famiglia, dei soldati che lo accompagnano, ognuno con una personalità differente, della potente Casa Bianca, a cui capo c'è un uomo senza scrupoli, e di Kento, un ragazzo giapponese brillante dedito alla ricerca, dipenderanno le une dalle altre, scoperte sensazionali li metteranno inevitabilmente in contatto facendo nascere rapporti umani non indifferenti. In questo punto non voglio svelare altre particolarità sui personaggi o sulla storia per paura di svelarvi le innumerevoli sorprese e i tanti colpi di scena che il libro riserva, sarebbe come svelare l'assassino in un giallo!Durante la lettura ci si accorge che nel libro vengono affrontate tematiche differenti che vengono analizzate con grande sensibilità e precisione, portando il lettore  a riflettere su ognuna di essa: subito salta all'occhio la guerra che viene esaminata sotto due punti di vista, da un lato abbiamo la parte spregevole e brutale, che porta a cambiare le anime dei soldati che si trovano inevitabilmente a procurare la morte di alcune persone, e dall'altro, l'aspetto umano fatto di compassione e comprensione che porta a prendere decisione che a volte vanno contro ogni tipo di razionalità; un campo particolare è poi quello scientifico e farmacologico nei suoi minimi dettagli: vengono infatti descritti nello specifico  procedimenti settoriali che ho dovuto leggere più volte per comprenderli, seppur non appieno, questo però non rende la storia confusionaria ed incomprensibile, al contrario la rende sicuramente più interessante e diventa l'occasione per apprendere qualcosa di nuovo; un altro aspetto su cui è bene soffermarci è composto dalle relazioni umane, che vengono esaminate in ogni singola sfumatura: dal rapporto d'amore che lega un uomo ed una donna a quello che lega, invece, i genitori ai proprio figli, dal rapporto di amicizia che nasce quasi inaspettato a quello di riconoscenza per le azioni buone e caritatevoli fatte, dal rapporto innaturale e bruto, di assoggettamento, che lega l'essere umano al potere e che lo porta a volerne ancora di più, al filo sottile che divide l'intelligenza al suo abuso per scopi tutt'altro che civili; infine, un'altra tematica affrontata è quella apocalittica e sono rimasta piacevolmente sorpresa nel constatare che non è il classico evento naturale di proporzioni mai viste prima che viene trattato, oppure la più volte citata guerra nucleare, ma è qualcosa di completamente differente: in questo caso la razza umana è minacciata da una nuova creatura, umana anch'essa, terribilmente intelligente in grado di surclassare la mente di qualsiasi uomo.Tutto questo è contenuto in poco meno di seicento pagine, ognuna delle quali, ed in maniera diversa, si rivela essere un pugno nello stomaco del lettore: ogni vicenda, ogni frase, ogni pensiero spinge a considerazioni importanti e più volte, in casi particolari, mi sono soffermata a riflettere su quella che è effettivamente la condizione umana ponendomi però altri mille interrogativi."Solo chi ha soddisfatto i propri bisogni alimentari e sessuali si interessa di pace nel mondo. Se metti la gente in una situazione in cui patisce la fame, mostrerà la sua vera identità nascosta. Come affermava Xunzi, filosofo cinese nel III secolo a.C., gli essere umani combatteranno tutte le volte in cui mancherà loro qualcosa"
L'alternanza delle scene crude e particolareggiate a quelle commoventi ed intense concorre a rendere il tutto più reale, quasi percepibile con mano.La costruzione della storia  e lo stile dell'autore fanno intravedere l'impronta da sceneggiatore cinematografico, che altro non è che la sua reale professione, che non pregiudica in alcun modo la bellezza della storia e la scorrevolezza della stile, che si adatta ad ogni scena: diventa incalzante nel descrivere le azioni più concitate, dolce nel descrivere le sensazioni e le scene traboccanti di sentimenti, deciso quando la risolutezza ne è la protagonista.Il libro è un mix esplosivo di strategia, intelligence, sotterfugi, forza di volontà e forza d'animo che lo rendono, nel complesso, un ottimo scritto ed un ottimo esordio per Kazuaki Takano, di cui non vedo l'ora di leggere altre bellissime storie."Gli essere umani non riescono a capire che le varie razze appartengono alla stessa specie. Si distinguono in base al colore della pelle, alla nazionalità, alla religione o su basi ancora ristrette, locali o familiari, e costruiscono la loro identità su queste caratteristiche. Gli individui di gruppi diversi sono visti con ostilità, come se appartenessero a una specie diversa. Non è una posizione razionale, bensì un trattato biologico. Il cervello umano distingue esseri diversi e li vede come un pericolo. Per me è una prova sufficiente della crudeltà degli esseri umani."


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