Pubblicato da Vittoria L.A
Cari lettori, a volte capita di giudicare un libro dalla sua copertina (e dalla trama riportata sulla quarta), di lavorare di fantasia e aspettarsi qualcosa che nella lettura non trova riscontro. Personalmente credevo che, ne Il Segno del Destino di Robin LaFevers, avrei trovato uno Young Adult ricco di magia, ambientato in un’epoca simil medievaleggiante. Quello che invece mi aspettava, era un romanzo storico ricco e ben curato nei dettagli, al quale l’autrice ha aggiunto sapienti tocchi di delicato romanticismo ed elementi fantastici misti a credenze popolari. Un libro che mi ha piacevolmente sorpresa e che sembra essere arrivato in Italia un po' in sordina, ma che vale la pena portare alla ribalta.
Il Segno del Destino, nasce in patria come Grave Mercy e fa parte della His Fair Assasin Trilogy, giunta in America al secondo capitolo dal titolo Dark Triumph. Cercando aneddoti e informazioni sul sito ufficiale dell’autrice, ho scoperto che ha regalato ai suoi lettori diverse scene inedite, che per diversi motivi, sono state tagliate nell’editing finale.
Io ne ho scelte due che, abilmente tradotte da Irene Sorrentino e Marina Albamonte, potrete leggere scaricando il pdf.
RECENSIONE
Bretagna, 1485 Ho una macchia rosso scuro che mi scende dalla spalla sinistra giù fino al fianco destro, una traccia del veleno della fattucchiera che mia madre prese per cercare di abortire quando era incinta di me. Il fatto che sia sopravvissuta, secondo la fattucchiera, non è un miracolo, ma il segno che sono stata generata dal dio della morte in persona.
E così comincia il mio viaggio attraverso la Bretagna. Vengo contrabbandata come un carico proibito, nascosta tra rape o fieno nel retro dei calessi, svegliata da voci furtive e mani maldestre mentre passo dal prete itinerante alla fattucchiera, una catena oscura composta da gente che vive in armonia con gli antichi santi ed è determinata a nascondermi alla Chiesa.
Nell’abbazia di Saint Mortain per la protagonista c’è finalmente un approdo sicuro, un posto in cui spogliarsi del passato e delle proprie paure, dove crescere ed imparare ad essere donna. Non una donna qualsiasi, ma una donna potente, dotata di ogni possibile arte per conquistare e irretire le proprie vittime, con un bagaglio sulle arti del combattimento, sull’uso dei veleni e su ogni modo immaginabile di uccidere. Un’assassina, un’ancella della morte.
Il nostro compito, in questo convento, è istruire coloro che sono state generate dal Dio della Morte. Insegniamo loro a eseguire i propri doveri velocemente e con efficienza. Di solito scopriamo che Mortain ha concesso alle sue figlie alcuni talenti speciali o abilità. Abilità che vi aiuteranno a portare a termine la sua opera.
Dopo tre anni di addestramento, Ismae sarà destinata alla corte della giovane Anne di Bretagna, sulle cui spalle grava il peso di un regno lasciato orfano del re da poco morto. Una duchessa ancora bambina, la cui mano è stata promessa a più di un pretendente per favorire accordi e siglare una pace precaria, che adesso minaccia di infrangersi. Sarà compito della novella assassina sciogliere le intricate trame di corte e scoprire chi cela il volto da cospiratore dietro una maschera di educata gentilezza. La missione però le riserverà inaspettati risvolti ed incontri che metteranno la sua fede e le sue certezze a dura prova.
L’autrice è stata formidabile nell’intrecciare la sua fantasia alla realtà, inserendo solo alcuni personaggi: naturalmente la nostra Ismae ed il convento si Saint Mortain, ma anche Gavrie Duval, che non rientra nella “cerchia familiare” della duchessa. Un’altra libertà che la scrittrice dichiara di aver preso, è quella di aver inserito il personaggio di Madame Hivern nella storia nonostante nella realtà fosse morta alcuni anni prima della data di inizio del romanzo. Per chi volesse, è possibile approfondire l’argomento sulla storia ed i fatti che hanno portato alla scrittura del romanzo QUI. Interessante si è rivelato il pantheon dei nove antichi dei, abile risultato di commistione tra fantastici e lontani echi delle divinità celtiche e romane. Saint Mortain, Saint Camulos, Saint Amourna, sono solo alcuni dei nomi che troverete. Divinità che come nella realtà sono state pian piano assorbite dalla religione cattolica, che ha edificato sulle pietre dei vecchi altari per i riti pagani le proprie chiese. Potete trovare sul sito dell’autrice uno specchietto con i nomi dei nove antichi dei e il legame con le divinità di origine celta e romana che li hanno ispirati QUI.
Unico neo, nonostante l’abile penna dell’autrice, sta nel sex appeal di Duval. Malgrado ci si affezioni a lui e, naturalmente si inizi a tifare per un lieto fine per la storia d’amore, il Duval uomo manca di un po' di pepe,che lo renderebbe infinitamente più “appetibile” agli occhi delle lettrici. Nulla da dire invece, sul personaggio di Ismae, vera più che mai:con i suoi dubbi, le sue paure e la sua voglia di riscatto.
Sono un' ancella della morte. Cammino nella sua ombra oscura e compio il suo volere. Servirla è la mia unica ragione di vita, e ho consentito all 'irritazione di allontanare quel dovere dalla mia mente. Non accadrà di nuovo.
Un libro che, come ormai avrete capito, mi è piaciuto molto e che considero ben fatto sotto tutti i punti di vista. Un appunto, prima di chiudere, è per la copertina scelta per l’edizione italiana; priva di impatto e leggermente fuorviante, perché da l’impressione di un libro per ragazzini.
Potete leggere un estratto del libro sul sito Fanucci QUI
LA SERIE- HIS FAIR ASSASSIN (TRILOGIA): 1. Grave Mercy - Il Segno del Destino (Fanucci 2013) 2. Dark Triumph (appena pubblicato in America) 3. Mortal Heart (Pubblicazione prevista per il 2014)
Grazie al lavoro delle nostre traduttrici Irene Sorrentino e Marina Albamonte, potrete leggere due scene tagliate nella fase di editing de Il segno del destino.
La prima, curata da Irene, riguarda il periodo di addestramento di Ismae nel convento di Saint Mortain.
La seconda, quella di Marina, è invece un finale alternativo della storia. Il mio consiglio, è quello di leggerli dopo aver finito il libro, sia per non rovinarvi la sorpresa sia per inserirli nella corretta cronologia ideale della storia. Il finale alternativo risulterà, spero, particolarmente interessante e gradito, poiché vi darà uno sguardo su alcuni eventi e soluzioni che apriranno il secondo capitolo, Dark Triumph, e vi farà tirare un sospiro di sollievo sul destino di un personaggio al quale, non potete non esservi affezionati.
Per leggerle potete andare QUI